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13 Dicembre 2024
Foggia Calcio

Il Foggia Calcio fa suo lo scontro salvezza. Battuta 1-0 la Juventus Next Gen

Il duello tra squadre disperate lo vince il Foggia. I rossoneri si impongono 1-0 allo Zaccheria nello scontro diretto per la salvezza con la Juventus Next Gen, allontanando l’ultimo posto della classifica, occupato proprio dai bianconeri, di 6 lunghezze. A rendere vittorioso l’esordio del neo tecnico Luciano Zauri è stato l’esterno Orlando, bravo e fortunato nel poter segnare a porta sguarnita dopo un macroscopico errore del portiere Daffara: palla respinta goffamente e facile tap in per l’ex Taranto. Per Millico e compagni si tratta della terza vittoria in campionato, la più attesa di tutte, dopo una Serie nera di 3 sconfitte consecutive. Una vittoria ottenuta in emergenza, senza ben tre titolari in difesa e artigliata al termine di una partita brutta, tra due squadre evidentemente in grossa difficoltà. Ma tra le due è il Foggia a non cadere nel baratro.

FORMAZIONE – Zauri conferma il 4-3-3 ma stravolge la squadra. De Lucia, Tascone, Emmausso e Murano partono dalla panchina, rilevati da Perina, Da Riva, Orlando e Sarr. Out Salines, Silvestro e Felicioli per infortunio, il tecnico rivede completamente le corsie difensive. A sinistra gioca Vezzoni, l’unico esterno a sua disposizione, mentre Zunno si adatta nel ruolo di terzino destro. A centrocampo confermato titolare il baby Pazienza.

PRIMO TEMPO – La partita si apre con un botta e risposta. Al 2’ la Juventus impegna Perina alla parata in due tempi su tiro dalla distanza di Palumbo. Un minuto dopo risponde il Foggia: Orlando arriva sul fondo e serve al centro un cross delizioso per Mazzocco che si inserisce bene ma impatta centralmente di testa. Il portiere para. La partita rallenta e per vivere emozioni bisogna aspettare il 18’ quando si apre una voragine nella difesa del Foggia. Guerra serve al centro da destra un radente per Semedo. L’attaccante è solo all’altezza del dischetto ma viene anticipato al momento della conclusione da Zunno. Un intervento che vale quanto un gol. Il Foggia prova a reagire. Al 22’ nessuno riesce a deviare una velenosissima punizione di Millico che attraversa tutta l’area di rigore senza trovare il tocco decisivo. Per il gol serve un errore della Juventus, che arriva al 28’. Cross a rientrare di Millico, il portiere Daffara esce e smanaccia goffamente sui piedi di Orlando. Per l’esterno il gol è servito su un piatto d’argento. Spinge la palla in porta e libera l’esultanza del silente Zaccheria. Uno a zero. I rossoneri sembrano magicamente sbloccarsi. Al 35’ un ispirato Millico prova il tiro a giro dal limite, ma un difensore respinge. La palla arriva a Orlando che mette nuovamente al centro per l’ennesima incursione di Mazzocco, anticipato al momento del colpo di testa vincente.

SECONDO TEMPO – Dopo l’intervallo la Juventus sembra determinata a riscattarsi. Al 52’ Semedo ci prova con un tiro dalla distanza. Perina è attento e respinge allungandosi alla sua destra. Al 58’ Guerra ci prova in semirovesciata su invito dalla destra, ma ancora una volta il portiere rossonero si salva in angolo. Il Foggia cambia. Esce Pazienza, tra gli applausi, ed entra Tascone. I rossoneri prendono nuovamente metri. Al 61’ Vezzoni mette al centro da sinistra, Sarr prolunga la traiettoria di testa e Orlando prova la girata al volo, ma il tiro è debole e centrale. Il portiere para. Ben più pericoloso è il tentativo di Millico, che calcia al volo una sponda un po’ fortuita di Vezzoni (colpisce più col collo che con la testa): sinistro al volo da posizione defilata e palla che lambisce l’incrocio dei pali. Altri cambi al 71’. Escono Millico e Sarr per Murano ed Emmausso. Poi all’ 84’ ecco Carillo al posto di Orlando, con un conseguente cambio modulo. Si passa al 3-5-2. Nel finale solo Emmausso sporca il taccuino dei cronisti con una conclusione angolata e tesa che meritava fortuna diversa. Palla di poco a lato. Ma non importa. L’unica cosa che conta sono i tre punti. Il Foggia fa pace con la vittoria e con lo Zaccheria. Zauri fa il suo esordio da vincente e adesso, mattone, dopo mattone, si può provare a ricostruire una stagione fino ad oggi avara di soddisfazioni.

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