La montagna da scalare di Eziolino Capuano al Foggia Calcio: modulo, morale e risultati
Il Foggia Calcio ha cinque trequartisti in rosa. Il tecnico pensa al 3-4-2-1 per provare a riportare risultati e morale in una piazza entrata in contestazione con la squadra
Ecco Eziolino Capuano. E’ lui il nuovo tecnico del Foggia Calcio, chiamato a rilevare Massimo Brambilla e a invertirne il pericoloso tred denotato nelle prime sei giornate di campionato. I numeri sono impietosi. Una vittoria in sei gare, dodici gol subiti (la catastrofica media di due a partita), morale finito sotto i tacchi e una piazza andata in aperta contestazione con la squadra. Il presidente Nicola Canonico e il d.s. Domenico Roma, per imprimere una svolta, hanno effettuato un’inversione di rotta completa. Da Brambilla, un giovane allenatore, cultore del gioco offensivo e praticante della difesa a quattro, il club di via Gioberti è passato a un esperto condottiero di Serie C, amante del calcio pragmatico, tutto grinta e cuore, e fautore della difesa a tre.
SUBITO AL LAVORO – Il segnale è chiaro: bisogna intraprendere una strada completamente nuova per rimettere in linea di galleggiamento una barca che fa acqua da tutte le parti. Capuano, ben consapevole del suo gravoso compito, avrà numerose difficoltà da affrontare in queste prime battute di lavoro. Ci sarà certamente da ricostruire il morale del gruppo, finito sotto i tacchi. Il primo a capo dell’ordine del giorno è chiaro: bisognerà porre un freno all’emorragia di gol subiti. Ci sarà da ridare fiducia in sé stessi ai calciatori e avere la capacità di inculcare nella loro mente una nuova filosofia di gioco, con il passaggio alla difesa a tre.
TANTI TREQUARTISTI – Ma qui vengono i nodi al pettine. Già, perché tra le difficoltà che dovrà affrontare Eziolino, ci sarà anche un organico non costruito da lui e infarcito di ruoli che nel suo 3-5-2 canonico non troverebbero spazio. Il riferimento è all’ampia pattuglia di trequartisti, composta da Millico, Emmausso, Zunno, Orlando e Ascione. Come risolvere il problema? Sembra chiaro che Capuano non potrà far a meno di ragionare sull’opportunità di mettere momentaneamente da parte il suo credo e adattarsi all’organico che da ieri ha a sua disposizione. Due sono le possibili soluzioni: 3-4-2-1 o 3-4-1-2. E non è detto che non possano essere utilizzate entrambe, magari a partita in corso, vista la facile intercambiabilità dei moduli.
DIFESA – Con il portiere Perina che al momento sembra aver strappato il posto da titolare a De Lucia, le incognite maggiori della fase difensiva sono tutte nella linea dei tre marcatori. Il ruolo più delicato è quello di perno centrale del terzetto. Per caratteristiche tecniche e mentali, quello potrebbe essere il ruolo ideale di Carillo, uno dei leader dello spogliatoio, anche se poco utilizzato con Brambilla, perché al rientro da un grave infortunio. Camigliano ed Ercolani (squalificato ad Avellino) potrebbero essere i “braccetti” di sinistra, Parodi e Salines quelli di destra. Proprio Salines potrebbe essere un jolly, utilizzabile anche sulla corsia di destra di centrocampo. E Marzupio, al momento fuori squadra, scalpita per rientrare e rimpolpare un reparto che avrebbe con il nuovo modulo una carenza di interpreti.
CENTROCAMPO – Anche tra i mediani c’è grande abbondanza. Al centro sono in sei a giocarsi due posti. Tascone e Gargiulo sembrano poter essere i riferimenti titolari, con Danzi, Da Riva (infortunato) e Mazzocco pronti a subentrare. Il giovane Pazienza proverà a ritagliarsi il suo spazio quando si creeranno le occasioni. Sugli esterni potrebbe arrivare la svolta per il giovane Silvestro, che risultava il più sacrificato nel 4-2-3-1. Più propenso all’attacco che alla difesa, l’ex Inter ha sofferto l’arretramento in terza linea e per giunta sul lato opposto a quello da lui preferito. I tempi di inserimento e la forza nelle gambe, potrebbero far diventare Silvestro diventare un attaccante aggiunto a disposizione di Capuano, ma dovrà contendersi il posto con Salines (sempre se quest’ultimo non sarà dirottato in difesa). A sinistra c’è la propensione offensiva di Felicioli e la corsa di Vezzoni.
ATTACCO – Il tridente, come dicevamo, potrebbe essere la soluzione migliore per valorizzare l’organico e i singoli a disposizione di Capuano. Due trequartisti alle spalle di una sola punta, a fungere da riferimento centrale per inserimenti e giocate. Emmausso e Millico, rispettivamente bomber e capitano della squadra, sembrano essere i più vicini a una maglia da titolare. Potrebbero essere loro le due mezzepunte alle spalle dell’unica punta Murano (o in alternativa Santaniello e Sarr). In panchina siederebbero Zunno, Orlando e Ascione. Ma si parlava di possibile intercambiabilità del modulo. In caso di necessità, infatti, potrebbe essere titolare solo uno dei due trequartisti, con uno tra Santaniello e Sarr a fare da partner a Murano.
SFIDA – C’è poco da dire. Per Capuano sarà una vera sfida, tanto dal punto di vista tattico, quanto dal punto di vista mentale. C’è da sovvertire un mondo. L’unica cosa sicura è che Capuano avrà sicuramente un impatto. E’ così per la natura e la veemenza del tecnico. Resta da capire se lo shock che imprimerà sarà positivo o negativo. Servirà un miracolo contro un Avellino disastrato proprio come il Foggia. Due squadre all’ultima spiaggia, è solo una delle due si salverà dall’oblio.