Beffardo, maligno, giustissimo. Il pallone che sfugge al portiere s’infila in porta a pochi minuti dal termine è il minimo sindacabile per un Foggia più determinato e volitivo di una Virtus Entella attenta e rocciosa in difesa. La sblocca Curcio, emerso tra i flutti di un Giove Pluvio mai visto e che, con il suo gol, fa esplodere gli ottomila dello Zaccheria, indemoniati da sembrarne 30.000. Il ruggito del vecchio Zac si è fatto sentire ed ha trascinato viva forza i rossoneri, belli e precisi fino al limite dell’area, a causa di passaggi fuori misura e errori. A complicare le cose si è messo di mezzo l’acquazzone che ha messo a mollo Foggia da ieri.
PRIMO TEMPO – Il Foggia è un gruppo di trottolini tra i fisici statuari degli avversari. Furore. Furore agonistico e voglia sono le abilità messe sul terreno di gioco dal Foggia. Quello di Petermann, che al 7′ prova il tiro dalla distanza, ma il portiere respinge. Difesa e contrattacco è la tattica della Virtus Entella che al 18′ sostituisce l’infortunato Chiosa con Sadiki. Lo stesso Sadiki al 21′ manda di poco a lato di testa sugli sviluppi di un angolo. Ma è quasi sempre il Foggia ad essere pericoloso. Al 27′ una palla scodellata in area da Petermann viene messa di testa al centro da Curcio per Di Pasquale, che sempre con un colpo di testa non inquadra lo specchio della porta. Poco dopo, sul ribaltamento di fronte, Dessena di testa da buona posizione manda a lato. Al 30′ su cross di Rizzo per poco Barlocco non mette a segno un autogol. Il piatto passa accanto al legno mentre la difesa degli avversari elenca Santi a cui votarsi. Al 44′ uno spiovente viene colpito furbescamente di testa da Curcio, il portiere è in uscita ma si salva con un po’ di fortuna ritrovandosi il pallone sulla mano. Curcio ci prova anche nel recupero ma il tiro dal limite è fuori misura.
SECONDO TEMPO – Attacco nel primo tempo. Attacco anche nella seconda parte di partita, anche se il primo brivido è della Virtus Entella. Al 5′ s.t. Schenetti mette in area un cross tagliato sul quale Merkaj in spaccata non arriva. Una questione di soli centimetri, come quando al 6′, su pallonetto di Petermann, Merola interviene in un tentativo di rovesciata togliendo il facile piattone in porta a Rocca. Un minuto dopo Curcio prova la conclusione da posizione defilata ma il portiere para. Grandina sulla porta sotto la Curva Nord. All’8’s.t. Il portiere deve uscire a respingere a pugni uniti in cross da sinistra. Al 9′ s.t. un cross di Martino colpito di testa da Ferrante viene salvato in angolo dal portiere. L’assedio viene alleggerito al 18′ s.t. quando il neo entrato Morosini calcia di destro a lato da posizione invidiabile. Un intermezzo, poi di nuovo Foggia. Al 20′ s.t. Merola prova il tiro al volo ma il portiere si oppone di istinto. Al 41′ s.t. il portiere prima deve respingere su tiro di Garofalo, poi Rizzo colpisce la traversa con un cross deviato da un difensore a portiere battuto. Porta stregata. Sì. Anzi no, perché al 45′ s.t. il Foggia sblocca la partita. Cross da sinistra, palla controllata di petto e poi in rete. Nel recupero Girasole di testa manda a lato mentre lo Zaccheria aveva già visto la rete. Giovedì il match di ritorno.