Gioco di prima. Triangolazioni. Velocità. Palla che corre più degli uomini in campo. Gol a grappoli. Applausi. Sorrisi. Serenità. C’è tutto questo nella vittoria del Foggia Calcio con il Palermo. Il 4-1 è lo specchio di settanta minuti formato “Zemanlandia”, in cui lo Zaccheria torna a gustare sapori antichi dal profumo di Serie A. Il difficile sarà continuare su certi standard, cosa che ai rossoneri non è ancora riuscita in campionato, ma se queste sono le premesse, la sensazione è che l’inversno zemaniano sia al suo epilogo. Segna Di Paolantonio, pareggia con giallo Brunori (il portiere del Foggia era a terra infortunato), poi Merola, Garofalo e Curcio chiudono la partita.
CHE INIZO – L’inizio di gara è solo rossonero e al 4′ il Foggia è in vantaggio. Nicolao crossa al centro per Di Paolantonio, che di piatto, sul secondo palo, appoggia la palla in rete. Briglie sciolte e corsa a perdifiato sul terreno di gioco. Folla felice sugli spalti. Al 10′ Ferrante recupera palla e calcia dal limite, mala sfera esce a lato.
PARI E PROTESTE – In campo c’è solo il Foggia ma un episodio rimette in carreggiata inaspettatamente i rosanero. Al 25′, su un’azione di rimessa, una palla lunga serve Brunori sull’out destra. L’attaccante alza la testa e trova la porta completamente vuota, perché Volpe è a terra, infortunato (problemi muscolari). L’attaccante calcia e segna. Proteste per i rossoneri e per i tifosi presenti allo stadio. Uno a uno. Volpe esce claudicante e al suo posto fa il suo esordio in rossonero e in Lega Pro il giovane argentino Dalmasso.
DI NUOVO IN VANTAGGIO – La sberla in pieno volto non scalfisce i satanelli che al 36′ tornano in vantaggio: lancio lungo proprio di Dalmasso, subentrato a Volpe, Curcio recupera e difende palla, poi apre sulla destra per Merola, che supera il portiere con un diagonale. Stadio contento e animi rasserenati.
FOGGIA “ON FIRE” – Nella ripresa il Palermo attacca con più costanza e precisione. Molta foga, pochi pericoli. E all’11’ s.t. è il Foggia a triplicare: cross da sinistra di Curcio e piatto al volo di Garofalo che lascia di sale il portiere. Tre a uno. Cambi per i rossoneri: entrano Girasole e Vitali in luogo di Di Pasquale (infortunato) e Merola. Non mutano, però, gli equilibri.
CURCIO “ON FIRE” – Il quarto gol arriva al 22′ s.t. Su percussione laterale di Nicolao: cross rasoterra per Curcio che prima conclude e sulla respinta del portiere segna di testa. Un minuto dopo Dalmasso con i piedi salva un rigore in movimento di Brunori, bravo a bucare la linea difensiva e a presentarsi solo davanti al portiere. Tre minuti dopo lo stesso Curcio da distanza siderale impegna il portiere alla respinta con i pugni. Sempre Curcio ci prova anche al 30′ s.t. Con un destro di precisione ma il portiere si allunga e respinge la palla. Nel finale gli ospiti gestiscono la palla e creano diverse azioni senza però impensierire la retroguardia rossonera. Al fischio finale restano gli applausi e i cori di uno Zaccheria di nuovo in festa.