Una sconfitta indolore nell’economia del cammino salvezza, ma che ha denotato scarsa brillantezza offensiva e qualche svarione di troppo in difesa. Il Foggia Calcio perde 2-1 a Catania e interrompe la striscia di sette risultati utili. A decidere la partita (per larghi tratti equilibrata e brutta) è stata la qualità del reparto d’attacco siciliano, con Piccolo sempre decisivo, tanto in fase di costruzione quanto in fase di realizzazione. Tra i rossoneri pochi lampi e poche idee in costruzione delle azioni.
FORMAZIONE – Marchionni cambia e nell’undici titolare inserisce l’esordiente Cardamone al posto di Di Jenno e Galeotafiore al posto dell’infortunato del Prete in difesa. In attacco Dell’Agnello, reduce dal gol contro la Juve Stabia, rileva D’Andrea. Quest’ultimo sarà l’unico delle “new entry” a lasciare il segno sulla partita.
PRIMO TEMPO – Il Catania parte forte e aggredisce il Foggia, subito in difficoltà nel riuscire a gestire la palla. Al 7′, su punizione, Silvestri gira al volo da posizione defilata, centrando l’esterno della rete. Il vantaggio è un lampo e arriva al 15′ su un’azione impostata da Piccolo (ex del match, rossonero nel 2007-2008). La punta verticalizza, Sarao fa sponda e Dall’Oglio infila la porta. Passato in vantaggio il Catania tira i remi in barca e l’unica nota sul taccuino dei cronisti è l’infortunio (pesante) di Rocca, sostituito da D’Andrea. Il club siciliano si fa pericoloso solo al 36′, su cross dalla sinistra di Zanchi con seguente incornata di Calapai, sulla quale respinge Fumagalli con i pugni. Poi, allo scadere del primo tempo, il Foggia la riequilibra su angolo di Curcio Dell’Agnello svetta di testa e pareggia.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa Marchionni rileva Cardamone e Galeotafiore e fa entrare Di Jenno e Germinio. I rossoneri partono con l’intenzione di giocare più alti e aggredire ma al 51′ Piccolo riporta in vantaggio il Catania: taglia la difesa del Foggia, riceve il passaggio di Russotto, incrocia il sinistro e batte Fumagalli. I padroni di casa sembrano avere un interruttore. Si accendono, creano un’azione pericolosa e poi si spengono. La partita, dopo il raddoppio, diventa nuovamente equilibrata. Al 57′ Piccolo su punizione impegna il portiere alla respinta in angolo. Al 62′ Curcio ci prova con una conclusione dalla distanza, che il portiere respinge. All’80 ci prova con il destro al volo di Calapai, che da posizione angolata sfila di un metro a lato della porta.