[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]R[/dropcap]ientrato dopo oltre due mesi, Stefano Salvi è stato una delle colonne del Foggia con il Nardò.
Queste le sue parole dopo il match: “La squadra aveva fatto altre grosse prestazioni anche senza di me, però sono contento del mio rientro. Dovevamo riscattare la prestazione di Casarano, però non siamo il Real Madrid dopo questa vittoria come non eravamo scarsi dopo la sconfitta. Siamo solo un gruppo abituato a lavorare tanto. Questa vittoria ci dà la possibilità di arrivare carichi alla prossima partita: se non la vinci vanifichi il successo di oggi.
Abbiamo fatto un inizio di gara importante, eravamo corti a metà campo, sempre sulla seconda palla. Fatto poi il gol, come spesso è accaduto, se gli avversari non spingono, noi ci adagiamo sul loro ritmo. Siamo scesi in campo con un atteggiamento tattico un po’ diverso: infatti, oltre al gol abbiamo avuto nel secondo tempo diverse occasioni, ci sono state decisioni arbitrali discutibili ma questo non conta. Siamo contenti di aver riscattato la partita di Casarano. Siamo tutti allineati sul nostro obiettivo. Siamo una squadra camaleontica, con una rosa ampia che si adatta a più soluzioni.
La maglia n° 17 non porta bene? Non è un problema di maglia, il 17 sono nati i miei gemelli e mia madre. Ho avuto un problema all’adduttore contro il Casarano all’andata con una ricaduta a dicembre. La squadra però ha tenuto botto: siamo pronti per il rush finale più carichi che mai. Oggi si può dire che sia stata una giornata pro Foggia ma i tre punti presi devono essere resi solidi con il Grumentum.
Il campionato? La serie D che feci con Corda al Como 12/13 anni fa era diversa: questa di adesso la trovo più difficile. Con noi, poi, tutti danno il 200% e noi dobbiamo lavorare per ottenere ogni domenica il massimo. Sono rientrato prima del previsto visto il tipo di infortunio, lavorando grazie allo staff medico e al mio impegno di tutti i giorni dalle sette di mattina alle sette di sera. Ho lavorato per farmi trovare pronto.
Lo Zaccheria è importante per noi ma chi vuole vincere deve sforzarci di andare in trasferta e imporsi senza «se» e «ma». Con il Grumentum ci attende l’ennesima battaglia.”