[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]C[/dropcap]onferenza stampa pre Gravina per il tecnico del Foggia Ninni Corda.
Queste le sue dichiarazioni. Un girone fa… Rispetto alla partita di andata siamo cambiati molto, prendemmo tre gol, da lì in poi – a parte la parentesi con il Sorrento – ne abbiamo subiti pochissimi. Abbiamo imparato tanto da quella lezione: avevamo sottovalutato il Gravina, eravamo troppo molli, adesso però non corriamo il rischio di sottovalutarli, anche perché quando si gioca contro di noi nessuno è in crisi, tutti trovano le energie per fare bene. Basta vedere quello che il Fasano ha fatto con noi e quello che ha fatto con il Bitonto.
Contro di noi ogni squadra dà tutto a prescindere dal momento di difficoltà. Faranno una grande partita. Oggi però noi siamo più consapevoli dei nostri mezzi, ci alleniamo con più continuità, siamo migliorati nelle palle inattive, in fase di difesa come in fase d’attacco, anche se in quella partita Anelli fece due gol proprio su palla ferma.
L’avversario e la partita. Dobbiamo vincerla con il cervello e con la cattiveria agonistica. Giochiamo su un campo sintetico e dobbiamo essere pronti a tutto. Loro hanno giocato le ultime due partite con il 3-5-2, anche se il modulo classico del loro tecnico è il 4-3-3. A Sorrento hanno giocato una buona gara e non meritavano di perdere.
Santoro è un giocatore completo, ma non è solo lui il problema. Mbida e Coulibaly sono bravi, anche gli altri attaccanti sono buoni giocatori, come il giovane nuovo Ranieri che è andato in gol domenica. Hanno ottime qualità e possono metterci in difficoltà. Noi dobbiamo avere forza e volontà senza “forse” e senza “ma”.
La squadra. Come indicazioni voglio stare un po’ più abbottonato, visto che gli altri non dicono nulla, comunque Gentile non sta benissimo, ma sarà tra i convocati così come Allegretti che non ha una forma eccezionale ma si è allenato in settimana con noi. Mbaba non ci sarà perché ha subito una distorsione al ginocchio. Mancheranno Tedesco e Salvi.
Salvi, ed anche io, ci siamo un po’ risentiti di alcuni articoli su cui si ipotizzava che Stefano potesse essere tagliato. Stefano è un ragazzo meraviglioso che per recuperare si allena quattro ore al giorno, noi lo seguiamo in tutto e contiamo su di lui per il finale di torneo. Vediamo poi se è il caso di prendere un altro giocatore sul mercato, ci sono ancora cinque giorni per la fine della finestra di serie C. Alba si sta allenando con noi. Vediamo nei prossimi giorni.
I nuovi e gli Under. Sull’inserimento dei nuovi c’è stata in questa settimana un’accelerazione, Bruno e Allegretti si sono messi a disposizione e questa è una notizia positiva. Poi è chiaro che i nostri carichi di lavoro sono pesanti per loro, Bruno dopo la doppia di mercoledì era mentalmente molto stanco ma giovedì faceva ghiaccio. È positivo che i nuovi entrino nella nostra mentalità, se si parte così è già un punto positivo. Con gli Under stiamo tornando quelli di prima di Natale.
Il torneo. Sarà una giornata fondamentale per chi sta dietro, vedremo se Casarano e Taranto potranno ancora rientrare. Vedendo il calendario non ci sono sfide scontate, potrà succedere di tutto, tranne ad Agropoli dove credo che il Bitonto avrà vita facile, perché l’Agropoli non avrà i suoi migliori giocatori, o perché sono andati via oppure perché sono infortunati.
Lì noi facemmo una partita orrenda, loro disputarono la gara della vita; il Bitonto però con loro ha già perso all’andata e non credo che perda di nuovo punti. Il campionato è aperto perché ci tanti scontri diretti, l’anno scorso con il Como ho superato il Mantova proprio nello scontro diretto.
Da qui in poi… Ci vorrà ancora più volontà da parte di tutti, li voglio ancora di più sul pezzo, con una rosa oramai lunga, bastano pochi respiri per farmi cambiare idea. Saranno 26 i convocati, di questi sei andranno in tribuna, due o tre di questi la tribuna non la meritano per come si sono allenati con la squadra. Ma la presenza di tanti giocatori aumenta la competitività e aiuta. Si deve fare bene in allenamento, i conti poi si fanno a maggio. Conta la mentalità e il lavoro: i risultati confortano sempre il lavoro. A Como, quando sono arrivato secondo perdendo la C all’ultima giornata, non meritavamo di salire.
Siamo noi che decidiamo il nostro destino: occorre lavorare sempre con costanza e determinazione anche se ci dovessero essere momenti meno belli.