[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]V[/dropcap]igilia di Bitonto-Foggia e conferenza stampa di mister Corda che parla del match contro i neroverdi: “Gli scontri diretti sono importanti ma non fondamentali e chi è più forte tra noi e loro lo vedremo il 3 maggio, prima non lo sapremo.”
L’arbitro sarà di Roma 1 come Ubaldi (direttore di gara di Foggia-Sorrento nda)… “Peggio di lui non può fare nessuno, detto questo sulla buona fede degli arbitri sono sereno, certo che poi ho visto lo stesso arbitro della nostra partita con l’Altamura (nella quale ci ha concesso un rigore sacrosanto) dare un penalty inesistente mercoledì al Bitonto con il Grumentum. Ma il calcio va un po’ così.”
“Noi dobbiamo crescere e migliorare ancora, domani sarà un bel big-match, importante ma non decisivo, che però viene nel momento giusto, alle porte del mercato, per vedere chi è da Foggia o meno. Rispetto alla settimana prima dell’Altamura, ho visto la squadra cresciuta ma aspetto poi di vedere il campo.”
In settimana è stato diffuso dalla società un video motivazionale: argomento la paura. “La paura non ci deve ma accompagnare: chi lavora come noi non ci deve avere paura di nessuno”, ha commentato il mister che poi ha parlato degli indisponibili: “Non ci sarà Anelli, con lui non vogliamo accelerare i tempi, ha un infortunio che per una persona normale porterebbe via quaranta giorni, dopo dieci lui è già in fase di risoluzione, ha uno spirito incredibile, si sarebbe voluto anche allenare con la squadra ma io l’ho fermato. È presto e gli ho detto di andare per gradi, non possiamo perdere gente come lui. Sarà fuori anche Salines, che ha avuto il riacutizzarsi del problema alla caviglia, oltre al solito Gemmi. Poi gli squalificati Gerbaudo e Campagna.”
Focus sul Bitonto: “È una squadra che ci assomiglia molto, anche se loro vogliono far credere di essere come il Real Madrid, sono simili a noi in senso positivo. Hanno preso un solo gol in 8 partite, sono bravi, completi il ogni reparto, con Patierno che sta facendo la differenza, ma sono tutti bravi. Davanti sono generosi, Lattanzio fa segnare Patierno, Patierno fa segnare gli altri.
È una compagine tignosa, determinata, ci sarà un ambiente caldo come piace a noi. Hanno la migliore difesa d’Italia, so cosa vuol dire perché l’anno scorso l’ho avuta io a Como, sarà difficile che ci concedano qualcosa, dobbiamo cercare di creare di più ma anche sfruttare quel poco che ti concedono. Dobbiamo stare attenti a non perdere palla, ma da questo punto di vista da Cerignola in poi siamo migliorati e quando perdiamo palla siamo diventati più aggressivi.”
Sarà una settimana importante, prima il Bitonto e poi il Fasano nei quarti di Coppa Italia: “La settimana dirà tanto per la Coppa Italia”, ha commentato il tecnico rossonero, “lì dobbiamo essere pronti al dentro o fuori; il campionato invece è ancora lungo, mancano 21 partite, può succedere di tutto. Domani dovrà essere una festa dello sport e già che vengono i nostri tifosi è una cosa positiva. Noi non andremo lì per il pareggio, non è nel nostro dna, cercheremo di vincere, di fare la nostra partita aggredendo, stando alti, giocando partite modello Cerignola e Andria.”
Dilemma: fare più gol o prenderne ancora di meno? “Potevamo fare meglio in alcune partite in difesa, ad esempio con il Sorrento, ma lì la colpa è stata dell’arbitro o con il Gravina dove è stata invece tutta colpa nostra. Però comunque dobbiamo essere bravi, come ad Andria, a portare a casa anche partite nelle quali subiamo un gol.”
Si è infine aperto il capitolo mercato con l’arrivo di Carboni: “Non è pronto per giocare dal primo minuto, ieri al terzo allenamento con noi era molto stanco ma ci sta. È un giocatore importante che ci darà una grossa mano. Ha carattere, è discreto tecnicamente, è abbastanza aggressivo, ha vinto due campionati in serie D e lo scudetto con la Primavera della Roma. È sicuramente interessante.”
Ma di mercato Corda ha parlato poi con valutazioni più generali, legate anche alla vicenda Santoro: “Deve essere un piacere per tutti venire a Foggia. Non dobbiamo avere fretta di prendere giocatori, ma dobbiamo capire sin da subito chi vuole stare nella “parrocchia” e chi no. Abbiamo le idee chiare: chi viene deve sposare la mia filosofia.”
E su questo nessuno può avere dei dubbi…