[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]S[/dropcap]embrava destinato allo 0-0 il derby con il Taranto: zero occasioni per i rossoneri per 94’ malgrado gli ionici avessero giocato tutto il secondo tempo in 10 per l’espulsione di Manzo durante l’intervallo. Poi però al 95’ un errore di Matute ha liberato Tortori che ha superato Sposito mandando in visibilio il pubblico meraviglioso dello Zaccheria
PRIMO TEMPO – Il tecnico del Foggia Corda si affida subito al neotesserato Gibilterra con il capitano Gentile, reduce da una settimana travagliata, che va inizialmente in panchina, così come il bomber di giornata a Cerignola Campagna. In campo gli «Under» Di Masi e Kourfalidis. Conferma per Salvi a centrocampo. Ragno, tecnico del Taranto, deve rinunciare all’argentino Guaita e lo sostituisce con Benvenga. Genchi e Favetta costituiscono la coppia d’attacco. Lunga fase di studio movimentata intorno al 18’ appena da un colpo di testa innocuo di Iadaresta e dall’esterno sinistro di Genchi controllato da Fumagalli su errore in fase d’uscita del Foggia. Poi il Taranto cresce in avanti e ancora Genchi ci prova al volo ma il suo shoot mancino finisce a lato, mentre due minuti dopo Ferrara si accentra e spara a giro lontanissimo dal montante della porta rossonera. L’occasione più importante della prima frazione capita sui piedi di Matute che conquista palla dopo un rimpallo e cerca di beffare Fumagalli dal limite, ma il tiro risulta fiacco (l’ex Avellino avrebbe potuto avanzare in solitudine verso l’area). Nella porzione finale di tempo i satanelli si riaffacciano dalle parti di Sposito, prima con Iadaresta che tenta la girata dopo un pasticcio proprio del numero uno ospite e poi con uno spiovente su punizione dalla trequarti di Cittadino che – deviato – s’impenna in angolo. Si chiude dopo un minuto di recupero una frazione molto tattica e deludente dal punto di vista tecnico.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre senza il centrale Luigi Manzo del Taranto e l’allenatore del Foggia Ninni Corda espulsi nell’intervento e con Gentile e Campagna per Cittadino e Gibilterra. Dopo due minuti Salvi perde palla a metà campo e Genchi cerca di sorprendere Fumagalli con un sinistro sul primo palo senza troppa fortuna. Al 53’ destro senza pretese di Kourfalidis dai 20 metri. Il Foggia prova ad aprire di più sulle fasce in particolare a sinistra con Di Masi e Gentile, con il «35» rossonero molto attivo e in grado di guadagnarsi diverse punizioni che però non sortiscono effetti. Al 72’ doppio cambio con Di Jenno e Gerbaudo per Cadili e Salvi con Di Masi che cambia settore e Campagna che va a fare l’esterno mancino. Più tardi entra anche Cannas per Kourfalidis per l’ultimo avvicendamento rossonero. Si va avanti stancamante con il Foggia che non riesce a creare palle gol e il Taranto che si difende con i denti. Si arriva così al recupero di cinque minuti quando esplode lo Zaccheria all’ultimo fiato: rilancio in avanti, Matute sbaglia l’intervento e Tortori si trova da solo davanti a Sposito e lo fredda. Si chiude così una partita non bella ma che il Foggia porta a casa. E chi vince alla fine ha sempre ragione.
FOGGIA – TARANTO 1-0
MARCATORI – 95’ Tortori (F)
FOGGIA (3-5-2) – Fumagalli; Anelli, Viscomi, Cadili (72’ Di Jenno); Kourfalidis (81’ Cannas), Cittadino (46’ Gentile), Salvi (72’ Gerbaudo), Gibilterra (46’ Campagna), Di Masi; Iadaresta, Tortori. A disp.: Di Stasio, Russo, Staiano, Delli Carri. All. Ninni Corda
TARANTO (3-5-2) – Sposito; De Caro, Manzo L., Allegrini (17’ Oggiano, 94’ Pelliccia); Benvenga, Cuccurullo (84’ Marino), Manzo S., Matute, Ferrara; Genchi (73’ Croce), Favetta (61’ Galdean). A disp.: Giappone, Riccio, Ouattara, D’Agostino. All. Nicola Ragno
ARBITRO – Andrea Calzavara della Sezione di Varese
ASSISTENTI – Michele Rispoli di Locri e Marco Matteo Barberis di Collegno
AMMONITI – 8’ Cadili (F), 16’ De Caro (T), 29’ Viscomi (F), 41’ Tortori (F), 60’ Cuccurullo (T), 61’ Favetta (T), 89’ Di Jenno (F)
ESPULSI – Manzo Luigi (T) e il tecnico del Foggia Corda negli spogliatoi
ANGOLI – 4/ 2
RECUPERO – 1’ / 5’
NOTE – È stato osservato un minuto di silenzio in onore dell’ex preparatore atletico rossonero Sergio Mascheroni e del patron del Sassuolo Giorgio Squinzi, scomparsi in settimana