[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]C[/dropcap]onferenza pre-partita per il tecnico Corda che interviene su diversi temi ad ampio spettro.
La partita con il Nardò. Sarà un match durissimo: non guardo le prime cinque partite del Nardò perché aveva delle difficoltà, guardo le ultime tre nelle quali ha superato il Cerignola, perso fuori casa e pareggiato con il Brindisi. Il vero Nardò è questo, una squadra con nuovi Under che stanno giocando, due attaccanti fortissimi sia nel venire incontro e sia nel dare profondità. Il campo è impresentabile come pochi in Italia, la Lega dovrebbe vigilare meglio: è una partita da fare non rischiando nulla. Loro sono un’ottima squadra, con giocatori d’esperienza, con un allenatore caparbio che fa giocare bene le sue squadre: non meritano la classifica che hanno.
È un club che a livello dirigenziale va avanti da anni e anche l’Amministratore Unico che si è dimesso magari lo riporteranno dentro. Non ci sarà certo un clima da «tarallucci e vino», ma noi possiamo giocare da Sud a Nord che tutti giocheranno sempre con il coltello tra i denti, per tutti giocare con noi è come fare una finale di Champions League.
L’importanza della gara. Sarà fondamentale tornare a vincere: io non riesco a vedere il bicchiere mezzo pieno quando si pareggia soprattutto in casa. È fondamentale mettere più punti possibili in cascina da qui a dicembre e per come lavoriamo noi siamo pronti per vincere tutte le partite. Dobbiamo migliorare nella fase difensiva e sulle palle inattive. Siamo un po’ in difficoltà come infortunati ma questo non deve essere un alibi. I campionati si vincono in queste partite dove devono fare la differenza la voglia, il gruppo e lo spirito. Giocheremo contro una squadra competitiva, su un campo difficile, con un pubblico difficile: dobbiamo sapere che sarà durissima sino alla fine.
Un pizzico di… Casarano. Sono avvelenato perché è vero che nel primo tempo abbiamo fatto male ma alla fine noi abbiamo creato otto palle gol limpide, loro appena cinque. Sono arrabbiato per i gol presi: dobbiamo essere più cattivi nel chiudere le partite e nel non prendere gol. Da questo punto di vista Brindisi e Casarano sono state due situazioni differenti: a Brindisi avevamo venticinque minuti e dovevamo fare il secondo gol, con il Casarano siamo andati in vantaggio a dieci dalla fine e dovevamo gestire e non prendere gol. La palla doveva finire “in braccio al sindaco”, in tribuna. Sono due letture diverse.
La situazione infortunati. A parte gli storici, Maccarrone e Notaristefano, che peraltro non potremo aspettare all’infinito, saranno out Salvi (ha un problema all’adduttore, speriamo di recuperarlo per la prossima partita o al più tardi per quella successiva) e Kourfalidis che ha un piccolo risentimento. Oltre a loro mancheranno Anelli e Gemmi. Tortori ha ripreso a metà settimana e sta abbastanza bene, Salines sta meglio.
Campagna non si era allenato con continuità nella scorsa settimana per questo non è partito dall’inizio con il Casarano. Lui è un ragazzo che – mi dicevano anche a Cesena – ha un difetto: dopo una grande prestazione tende a mollare un pochino. Per questo dobbiamo lavorarci anche per renderlo un giocatore per il Foggia futuro, perché è vero che lui è in prestito dal Cesena ma noi abbiamo il diritto di riscatto e possiamo prenderlo. La differenza tra serie A e B e le categorie come serie C e D sta nella mentalità. Tutti i giocatori soprattutto di A si allenano con una certa mentalità: in quest’ottica i giovani devono dare di più se vogliono arrivare a categorie superiori.
La conferma delle squalifiche. Mi spiace non esserci a Nardò, così come pesa l’assenza di Anelli. Era prevedibile peraltro che i ricorsi fossero rigettati perché ciò che aveva scritto il rappresentante della Procura Federale non era confutabile. È sempre il solito discorso: in Italia si fa i forti con i deboli e i deboli con i forti. Non faremo più ricorso e sconsigliamo a chi ha i nostri problemi di non fare ricorsi contro le squalifiche perché tanto sono solo soldi persi. Noi paghiamo a livello di tifoseria, con la Procura, ma non abbiamo problemi con gli arbitri con cui c’è stato un confronto positivo (sono arbitri comunque giovani), né con la Lega o la Federazione. Ci sono certi componenti forse un po’ contro di noi.
Il girone. Il girone è il più difficile d’Italia, ci sono tanti derby sentiti, c’è qualità ma campi pessimi, sarà un girone nel quale difficilmente si arriverà a 75 per vincere.