[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]V[/dropcap]igilia di Audace Cerignola–Foggia e consueta conferenza stampa del tecnico rossonero Corda. Queste le sue dichiarazioni.
La squadra – “La squadra è in crescita, siamo pronti ad affrontare qualsiasi partita. Abbiamo avuto la concentrazione e la determinazione solita. Stiamo migliorando, rispetto al Gravina già mercoledì in coppa Italia si erano visti miglioramenti. Ma l’arbitro della settimana è sempre la domenica: è lì che si raccoglie quanto si è seminato in settimana. Vedo il gruppo compatto che segue chi lo guida con spirito positivo. Chi è arrivato da una settimana certo non è pronto ma Gerbaudo per esempio ci darà una grande mano in stagione. Rispetto all’idea che avevo, dopo l’allenamento di oggi è cambiato un undicesimo. La mia filosofia è questa: non mi faccio condizionare dalle partite come può essere stata quella con il Gravina: per me chi merita gioca e questo per la crescita del gruppo. Il transfer di Delli Carri è arrivato, Salines non è convocato per un problema alla caviglia, anche Notaristefano è fuori.”
Il derby – “Va affrontato come le altre partite, non lo carico più o meno. Io non condivido il pensiero che alcune partite si caricano da sole, la carica va sempre data. Un derby è più sentito dal pubblico, dall’ambiente ma a livello di preparazione è una gara come le altre, vale tre punti. È chiaro che il nostro obiettivo è vincere, dovremmo fare 95’ a livello mentale, fisico e di motivazioni al 300%. Non sarà però decisivo né in caso di vittoria e nemmeno in caso di sconfitta. Il mio obiettivo è vincere la guerra non la battaglia singola. ”
Il Cerignola – “Sarà una partita difficile perché loro sono il club che spende di più e hanno costruito una grande squadra che ha tante individualità importanti e un buon collettivo, hanno un bravo allenatore, una società seria, meritano tutto il nostro rispetto. Possibile che se recuperano Rosania Coletti si sposti a centrocampo, comunque è una squadra che gioca la palla ovunque, che ha qualità in avanti con gente come Marotta e Loiodice, ma tutti gli attaccanti sono molto bravi, così come i centrocampisti, hanno ottimi giovani, due bravi portieri come Tricarico del 2002 e Cappa del 2000. La squadra è fatta bene e allenata bene. Meritavano di essere in serie C ma questo non toglie che quest’anno in «C» vogliamo andare noi.”
L’assenza dei tifosi – “Siamo in Italia, il paese dove l’Osservatorio non viene preso in considerazione per la definizione del girone (e non capisco con quali criteri ci abbiano mandati nel girone H), ma le sue informative vengono considerate per vietare le trasferte. Una cosa che succede solo in Italia.”