[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]C[/dropcap]onferenza doppia in casa Foggia. Vigilia del match con il Gravina e dunque il tecnico Corda ha risposto alle domande dei cronisti.
Nuovo arrivo tra i rossoneri, Matteo Gerbaudo e presentazione dell’Amministratore Delegato Davide Pelusi che così ha parlato del neoacquisto: “È un classe ’95, di scuola Juventus, l’anno scorso ha vinto il campionato di serie D con l’Avellino, ha già giocato con Gentile ed ora lo aspettiamo velocemente in campo. È quasi pronto, presto lo vedremo a disposizione.”
Queste le prime parole da “satanello” del mediano: “Sono un centrocampista duttile, nasco come mezzala, ma ho interpretato tutti i ruoli di centrocampo, dal trequartisti al mediano davanti alla difesa. Quello che il mister mi chiede lo farò dando la mia disponibilità assoluta. Sono stato chiamato a Foggia per occupare un ruolo che abbini quantità e qualità.
In carriera ha fatto tanta serie C, poi la stagione scorsa ho deciso di scendere in «D»: l’inizio ad Avellino è stato difficile perché avevo perso i miei riferimenti in campo e fuori, poi mi sono adattato ed è andata molto bene, anche le statistiche e le presenze lo hanno dimostrato. Abbiamo vinto un campionato in 13/14/15 giocatori con una rimonta eccezionale.
Quest’estate ho atteso una chiamata dall’Avellino che non è arrivata, due giorni fa sono stato contattato da Federico Gentile e non potevo perdere questo treno. Foggia è una piazza importante, ho visto dei video che mettono i brividi e che mi hanno caricato mentre venivo qui. Voglio dare il mio contributo per riportare il Foggia in altre categorie. Cerco continuità, vengo per proseguire un cammino di crescita e sono sicuro che con il mister faremo un grande passo in avanti.
La mia storia? Ho fatto tutta la trafila dai 6 ai 19 anni con la Juventus: sono arrivato anche a fare una panchina in serie A con la Juve a Catania. Mi sarebbe piaciuto esordire, per un ragazzo di Torino sarebbe stato il massimo, ma c’erano tanti grandi campioni. Il mio punto di riferimento era Marchisio: quando è esploso l’ho seguito, mi allenavo con lui e cercavo di vedere le cosa che faceva. La sua caratteristica, quella della duttilità, è anche la mia e penso che nel calcio di oggi sia molto importante essere duttili.”
Dopo Gerbaudo, è stata la volta dell’allenatore Corda che è partito proprio dal mercato: “Il Foggia è sempre attento, se mettiamo altri “fuoriquota” è meglio. Purtroppo Gemmi ne avrà per 30/40 gg e quindi è arrivato Gerbaudo perché voglio competitività negli allenamenti e con uno in più questa cresce. Lui ha qualità e quantità. In generale se arriva un giocatore è per farci fare un salto di qualità.”.
Fuori causa ancora Notaristefano e Maccarrone (oltre al già citato Gemmi) per infortunio e Delli Carri per assenza del transfer, non è stato convocato Di Jenno: “Non ha fatto una buona partita a Nocera e in settimana aveva la testa altrove. Si allenerà in vista della Coppa Italia. Domani giocheranno altri.”
Capitolo Gravina: “È una squadra che ha fatto bene, ha vinto le due in casa e perso fuori immeritatamente. È una formazione caratteriale, diversa dall’Agropoli perché il suo allenatore è caratteriale, è uno che chiede tantissimo ai suoi giocatori. Ha giocatori di qualità davanti, a centrocampo e dietro ha uomini d’esperienza. Sarà un confronto durissimo.
Tutte le partite sono fondamentali: dobbiamo solo pensare a macinare e a fare punti. Dobbiamo fare un salto di qualità come determinazione e voglia di portare a casa i tre punti. Domani giocheranno quelli che ho visto bene in settimana. Gioca chi sta meglio. Gli attaccanti stanno tutti bene, sarà in campo chi sta un po’ meglio degli altri.”
Sarà una partita importante alla vigilia di un trittico di campionato duro con Cerignola, Taranto e Brindisi (prima, mercoledì, ci sarà la Coppa Italia di categoria contro il Vastogirardi): “Sarà fondamentale calamitare entusiasmo. Ho vissuto la settimana come se fosse una finale di Coppa Campioni, ho chiesto un miglioramento su tutto. Con la Nocerina abbiamo fatto tanti errori tecnici e tattici: dobbiamo crescere su tante cose: attenzione, personalità, palle inattive. Lavoriamo su tutti questi aspetti, singolarmente e come gruppo. Stiamo migliorando, ma guarderò la classifica solo a fine girone di andata.”
Una battuta conclusiva è dedicata ai singoli: “Campagna era troppo euforico martedì, da giovedì è cresciuto parecchio. Il livello dei 2000 e 2001 sta crescendo. Voglio però sempre il massimo. Oggi un giocatore che doveva essere titolare ha sbagliato diverse «virgole» e non partirà titolare. Con me funziona così.”