La reazione della politica sulla situazione del Foggia alla luce della decisione del Consiglio di Serie B
La politica foggiana si stringe attorno alla squadra ed ha manifestato il suo disappunto sulla decisione assunta ieri dal Consiglio direttivo di Serie B. Di seguito il pensiero dell’onorevole, originario di Manfredonia, Michele Bordo e del Movimento 5 Stelle riportato da Tuttocalciopuglia.com.
ONOREVOLE BORDO – “La decisione di annullare i playout in serie B inaccettabile. Non si possono cambiare le regole del campionato a seconda della convenienza del momento o delle squadre coinvolte. Il Foggia sarebbe ingiustamente penalizzato. Presenterò un’interrogazione parlamentare”.
NOTA MOVIMENTO 5 STELLE – «Non ci piace sfruttare la passione dei tifosi del Foggia Calcio in campagna elettorale per tentare di prendere qualche voto in più ma quello che è successo ieri va al di là di ogni immaginazione, è un insulto alla certezza delle regole e del diritto, uno tsunami sulla ragionevolezza ed equilibrio che devono avere tutte le decisioni, siano esse sentenze o delibere e, pertanto, riteniamo necessaria una nostra presa di posizione pubblica. Come è noto, è stata emessa la sentenza di primo grado del Tribunale Federale Nazionale, che ha decretato la retrocessione diretta del Palermo e, dopo pochi minuti e in pendenza del preannunciato appello dei siciliani, si è riunito il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Professionisti Serie B che ha deciso, all’unanimità, il cambiamento in corsa delle regole, ossia l’abolizione dei play out e la disputa (già sabato prossimo!) dei play off. L’effetto di tali decisioni è che il Perugia viene ripescato nei play off per la promozione in serie A mentre in coda alla classifica al Foggia viene impedito la disputa del play out. Infatti, con la retrocessione del Palermo, il Foggia sarebbe dovuto diventare quartultimo e, quindi, avrebbe dovuto disputare il play out con la Salernitana (per individuare l’ultima squadra retrocessa in C), in caso di conferma della retrocessione del Palermo sino all’ultimo grado di giudizio. A nostro avviso, il Consiglio Direttivo di Lega B non ha alcun potere per modificare i criteri di retrocessione o di promozione né la disputa o meno di play out o play off, potere che spetta alla FIGC, non alle Leghe Professionisti. E’ appena il caso di sottolineare che alcuni componenti del Consiglio Direttivo ieri si trovavano in una situazione di potenziale conflitto di interessi con la decisione presa (che favorisce, di fatto, le rispettive squadre) ma, in ogni caso, non accettiamo che le regole vengano stravolte in corso d’opera. Chiediamo che questa assurda decisione venga annullata e che prevalgano il rispetto delle regole e la certezza del diritto».
ASSESSORE PIEMONTESE – Il foggiano assessore regionale allo sport Raffaele Piemontese ha inviato una lettera al presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, al presidente del CONI, Giovanni Malagò, e al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti per esprimere l’amarezza per la decisione assunta ieri dal Consiglio direttivo di Serie B. Di seguito il contenuto della missiva riportato da “Il Mattino di Foggia”: “Gravissimo che la decisione del Consiglio direttivo della Lega B sia stata assunta favorendo palesemente interessi e vantaggi diretti imputabili a dirigenti di vertice della Lega B e della FIGC, identificabili con i proprietari della Salernitana Marco Mezzaroma e Claudio Lotito. In caso di mancata revisione di questa decisione irresponsabile, chiederò all’Avvocatura regionale di valutare gli estremi di un intervento adesivo rispetto all’azione di tutela giurisdizionale civile che potrà essere intrapresa dalla Foggia Calcio S.r.l. per i danni subiti da una decisione così clamorosamente lesiva di ogni elementare norma regolante le competizioni sportive”.
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