Foggia, 15 dicembre 2018. Ennesimo disco rosso per la Diamond Foggia che esce sconfitta dal derby con l’Angel Manfredonia (69-97). Con la decima sconfitta su undici gare va in archivio il girone d’andata e con esso l’anno 2018, con la speranza che il 2019 possa riservare alla compagine foggiana un rendimento migliore e la permanenza nel campionato attuale. Di sicuro col Manfredonia la Diamond non ha disputato una buona prova. Vuoi perché il Manfredonia s’è confermato un osso particolarmente duro. Vuoi perché i “nostri” non hanno avuto un rendimento all’altezza della situazione. Di conseguenza, si è perso nettamente. Gli ospiti sono partiti con la marcia più alta ed hanno messo subito in cassaforte vittoria e i due punti. Eloquente la supremazia dei sipontini nei primi 10’ (8-26) e gara praticamente chiusa. La Diamond evidenzia lacune in termini di precisione e l’Angel, invece, … vola. I primi punti di marca nero arancione arrivano dopo ben 3’e 30” dai tiri liberi di Kraljic, che, nonostante in giornata non del tutto positiva, risulterà il miglior realizzatore del match (29). Nel secondo parziale le cose non vanno inizialmente meglio. L’Angel, sfruttando la possente stazza di Sarukas (24 punti e miglior marcatore tra i suoi), va facilmente a canestro. La Diamond, al contrario, usa il contagocce e lo score resta spesso bloccato. Con Kraljic quasi ancora a secco, ci prova Mecci a tentare di dare la scossa. A mezzo periodo il Manfredonia (17-41) è già fuori dalla portata della compagine foggiana. Lo 0-10 messo a segno in poco più di 2’ è devastante. Solo sul -26 la Diamond ha una reazione. Kraljic ne fa 9. Padalino e Dinoia danno il loro contributo e Digiorgio conferma la buona giornata anche dalla linea dei 6,75. Sotto i tabelloni, nonostante l’impegno e la forza d’animo di Zagni e Dinoia, la lotta è impari e il lituano dell’Angel ha la meglio. Digiorgio prova ad “illuminare” il gioco della Diamond ma il pressing “asfissiante” degli ospiti è tollerato e l’impresa dei diamondini diventa ancora più difficile da realizzare. Gli ulteriori 10’ prima del ritorno negli spogliatoi per il riposo sono equilibrati (23 pari) ma non basta a riportare in partita la Diamond. Al ritorno in campo il Manfredonia riprende a spingere ed inanella una serie di piccoli break che fanno ancor più la differenza, soprattutto a causa delle frequenti “pause” dei padroni di casa in termine di punti. Così il divario cresce ancor di più e, a mettere il sigillo definitivo sulle sorti del match, manca solo l’ultima frazione. Dove riparte benino la Diamond che in poco più di 2’ riduce il distacco e invia qualche segnale confortante di ripresa (55-75). Ma il trend positivo dura poco e si ricade negli stessi errori. Il Manfredonia riprende la marcia vincente che ha caratterizzato il derby. Al 4’ il punteggio è fissato sul 55-85 e non bastano le due triple consecutive del croato Kraljic, oltre a quelle di Digiorgio e la giocata di Padalino con tiro supplementare, a rendere meno amara l’ultima gara del 2018. Il 69-97 finale è pesante e racchiude tutte le difficoltà incontrate da una squadra molto giovane costretta a misurarsi contro vere e proprie corazzate, costituite da un mix di esperienza e qualità, necessarie per farsi largo in questa categoria.
Diamond Foggia – Angel Manfredonia 69 – 97 (8-26; 31-49; 48-73)
Diamond Foggia: A. Digiorgio 9, S. Clori, A. Kraljic 29, L. Vigilante, A. Padalino 7, A. Dinoia 9, D. Ajuka 7, A. Muscio, C. Zagni, V. Mecci 8. Coach: G. Rubino.
Angel Manfredonia: F. Ndiaye 8, M. Grasso 2, A. Ferraretti 4, I. Ba, U. Gramazio 14, A. Bedirhanoglu 16, A. Prete 13, K. Sarukas 24, W. Alvisi 12, A. Virgilio 4. Coach: R. De Florio.
Arbitri: Giuseppe Russo di Taranto e Marco Sanzo di Pulsano.
Andrea Digiorgio, nella foto di Paolo Giuva
A cura Area Comunicazione Asd Diamond Basket Foggia