[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]C[/dropcap]ome da tradizione che oramai dura da sei anni, il Foggia calcio ha fatto visita ieri pomeriggio alla struttura dell’UAL, l’Unione Amici di Lourdes, una delle realtà solidali più fulgide della nostra città.
Un appuntamento che – anche nel 2018 – è arrivato in un momento particolare dei satanelli, ai quali l’incontro con gli ospiti dell’UOL ha sempre trasmesso una carica speciale tradottasi poi in campo in una ripresa agonistica e tecnica importante.
A fare gli onori di casa, c’erano il presidente dell’UAL, la dottoressa Cavaliere, che ha portato i saluti ufficiali dell’Unione, e il cappellano don Luigi Nardella, l’anima di questo progetto così lodevole; mentre la delegazione rossonera era capitanata oltre che dal Direttore Sportivo Luca Nember, in rappresentanza di una proprietà sempre sensibile alle problematiche del territorio, anche dal neo allenatore Padalino (fresco di presentazione ufficiale allo Zaccheria), uno dei protagonisti agli albori di questa iniziativa (nata nel 2013), ai tempi della sua prima esperienza sulla panchina del Foggia.
È stato un incontro all’insegna dell’allegria, della spontaneità, con l’abbraccio caloroso di tifosi speciali ai giocatori, dal capitano Agnelli, il più acclamato, all’oramai foggiano d’adozione Beppe Loiacono, dai giovani Carraro, Boldor e Ranieri ai più esperti Rubin e Gerbo. Tutti partecipi di un momento di solidarietà che ha riempito il cuore dei presenti.
Le parole lasciano il tempo che trovano: sono gli occhi irrorati di sentimento, gli sguardi, i sorrisi che dipingono le emozioni e rendono ancora più importante – al di là dei risultati sportivi – la “mission” di un club come quello rossonero profondamente radicato nel tessuto sociale di Capitanata e sinceramente amato da tutti i cittadini foggiani.
Anche, e forse soprattutto, da quelli meno fortunati e a volte un po’ dimenticati. Che proprio grazie al Foggia calcio hanno avuto la possibilità di trascorrere alcuni momenti di gioia e partecipazione. La stessa che portano con entusiasmo allo Zaccheria quando sostengono con un vigore per molti insospettabile i colori rossoneri, da veri e propri “sponsor morali della squadra” come li ha definiti Don Luigi nel suo intervento sempre ricco di spunti riflessioni.