Foggia Calcio, ora insisti e correggi. Riecco “Lupin-Mazzeo”
Foggiasport24.com analizza il pareggio del Foggia Calcio a La Spezia.Traballa la difesa sugli esterni ma c’è qualcosa su cui costruire.
[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]C[/dropcap]orreggere e insistere. Questa, in estrema sintesi, è l’analisi del pareggio di ieri a La Spezia. Uno zero a zero che ha lasciato anche l’amaro in bocca. Il Foggia Calcio non ha certo giocato la sua miglior partita, svagato in difesa sulle corsie laterali, impreciso in fase d’impostazione con i centrali e poco reattivo a centrocampo, ma nonostante questo è andato due volte concretamente a rete, colpendo due legni e registrando quindi le occasioni più pericolose dell’incontro. Poi non ha sofferto più di tanto nell’assalto finale della formazione di Pasquale Marino. www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
Dato ancora più importante è che non ha subito gol per la prima volta in questa stagione. Non accadeva in partite ufficiali dallo scorso 12 maggio, nella vittoria 1-0 sulla Salernitana, mentre lo zero a zero mancava da Foggia-Catania del 6 novembre 2016. www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
INSISTERE – Ecco, materiale per essere speranzosi c’è (l’importante è crescere in fretta), soprattutto se si pensa che al Picco è andata in scena la prima assoluta della difesa a quattro e di conseguenza del 4-3-1-2. Bisogna adesso insistere, non farsi fermare dalle difficoltà che più avanti analizzeremo in questo stesso articolo. www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
Passare a un quarto modulo nel corso di questa stagione creerebbe solo confusione (il Foggia ha iniziato con il 3-4-2-1, poi è passato al 3-5-2 e adesso il 4-3-1-2). Proprio il centrale Michele Camporese, nel corso delle ultime conferenze, ha dichiarato: “bisogna prendere una strada ed esserne tutti convinti”. www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
COSE POSITIVE – Di sicuro ci sono stati benefici nel nuovo approccio tattico visto al Picco di La Spezia. Il primo a beneficiarne è stato il centravanti Fabio Mazzeo. Con un trequartista che si abbassa sulla linea dei centrocampisti al suo posto e con il quale può giocare di sponda (come piace a lui) invitando l’altro partner offensivo ad attaccare la profondità, Fabio si è sentito a suo agio come mai in questa stagione.
E’ stato illuminante per il gioco offensivo dei rossoneri ed è entrato prepotentemente in tutte le azioni offensive con le sue movenze intelligenti e furbe, che in passato gli sono valse il nomignolo di “Lupin” affibbiatogli proprio dalla redazione di Foggiasport24.com. Ha preso una clamorosa traversa ed ha propiziato il palo di Chiaretti con una sponda da applausi. Il suo marchio di fabbrica. Con il gol sarebbe stato il delitto perfetto. Peccato. www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
Che sia nella difesa a tre o a quattro, invece, Luca Ranieri dimostra che quando si conoscono i fondamentali e c’è il giusto livello di attenzione, i moduli contano relativamente. Dal 7 in pagella nelle gare contro Lecce e Brescia al 7 di La Spezia cambia poco. www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
Il ruolo di trequartista, invece, sembra calzare a pennello su Chiaretti che però ha faticato a trovare il guizzo giusto in una difesa che, giustamente, Marino ha blindato nelle corsie centrali creando grande densità. Forse, proprio per questo, sarebbe stato utile un fantasista molto più mobile in orizzontale, in modo da cercare il dialogo non solo con le punte ma anche con le mezzeali che portavano palla. www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
Da premiare, oltre alle prestazioni di Bizzarri e Busellato, anche la capacità della squadra di non disunirsi al momento dell’espulsione, mantenendo su dettami del tecnico un razionale 4-3-2.
COSE DA MIGLIORARE – Ed ora arriviamo alle note dolenti. Si parte dalla difesa, che se è vero che non ha subito gol, ha sbandato in diversi frangenti di gara, soprattutto sugli esterni, dove al di là dell’abnegazione e dello spirito di sacrificio encomiabili, Gerbo e Kragl sono tutto fuorché terzini. Per di più non adeguatamente coperti dal centrocampo. www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
In quella posizione in tedesco è lontano dalla porta e limita il suo sinistro a cross tesissimi dalla tre quarti, di quelli che sarebbero preda di ogni difesa, ma che lui con la sua forza e qualità riesce comunque a far diventare motivo di panico nell’area avversaria. Va però in difficoltà sul passo rapido delle ali offensive e in tal senso, forse, lo Spezia di Pasquale Marino era il peggior cliente che potesse capitare. www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
Stesso discorso per Gerbo dall’altro lato, costretto a tenere a bada l’indemoniato Bidaoui, che va a ritmi talmente alti e frenetici da mandare anche se stesso in tilt al momento del tiro, quasi sempre fuori misura (per fortuna del Foggia Calcio). Il rientro di Zambelli potrebbe garantire un terzino destro di ruolo e avversari che giocano senza ali offensive permetterebbero al tedesco di poter pensare più ad attaccare che a difendere. www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
Sempre in difesa, traballa la fase d’impostazione. Troppe palle perse in uscita e una che grida vendetta persa da Martinellli che ha anche rischiato di rimediare il rosso a metà della prima frazione per un intervento su Galabinov lanciato a rete. Una situazione che il rientro di Camporese e Tonucci non può certo migliorare. Da qui si passa al centrocampo. www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
I muscoli e la corsa erano necessari per dare equilibrio ma Agnelli non è un play mentre Rizzo non è ancora riuscito a trovare la giusta brillantezza fisica (ma se giocasse lui davanti alla difesa come è successo negli ultimi minuti di gara?). Ultimo, ma non per questo meno importante dato positivo… si può solo migliorare. E vi sembra poco? L’importante è farlo in fretta perché questo mese è decisivo. Altrimenti… www.Foggiasport24.com – Facebook metti MI PIACE QUI
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