[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]I[/dropcap]l Lecce esce indenne dopo una partita ben giocata, indirizzata dagli episodi.
Almeno questo l’approccio al commento del tecnico salentino Liverani che esordisce proprio dicendo: “Credo che gli episodi, come sempre, indirizzino le partite. Il primo tempo è stato aperto, giocate bene, abbiamo avuto anche un’occasione con La Mantia. Poi è arrivato il gol, che è stato un gran dispiacere perché mancavano quindici secondi alla fine e abbiamo regalato la palla in uscita”.
Un episodio che unito al raddoppio di Tonucci poteva decidere la gara: “All’inzio del secondo tempo abbiamo subito anche il secondo gol, gran merito di Tonucci con qualche piccola disattenzione del mio attaccante. Aver preso gol all’ultimo nel primo tempo e a inizio ripresa avrebbe messo ko chiunque, però la squadra non ha perso la testa e il gol di Mancosu è arrivato nel momento giusto. Poi dopo il pari abbiamo rischiato anche di vincerla con la palla di La Mantia, che ha calciato troppo bene, per segnare avrebbe dovuto calciare sporco”.
“Il pareggio è però giusto”, ha sottilineato il mister giallorosso, “a livello fisico noi abbiamo finito meglio però ci prendiamo questo punto sapendo che il campionato è difficile in ogni sua partita”.
Decisivo è parso il cambio di Palombi e il passaggio al 4-3-3: “L’avevamo un po’ pensata così: Pettinari si era allenato poco ultimamente, era uscito dal minutaggio e nell’arco di queste tre gare settimanali doveva mettere su minuti. Lo abbiamo recuperato perché contiamo su di lui come su tutti. Oggi poter mettere Palombi, ma anche Venuti e Tabanelli che aveva fatto benissimo con il Palermo, è stato importante. C’è bisogno di tutti: è sulla squadra nella sua globalità che noi puntiamo. Noi non abbiamo il singolo che vince da solo, è il gruppo che esalta il singolo”.
Sulle difficoltà di un altro entrato per l’occasione, il capitano Lepore, Liverani ha così ponderato: “Lepore aveva il cliente più difficile, ma lui si allena sempre al massimo e meritava in ottica “turn over” di giocare. Andava però supportato meglio di là e credo che alla fine abbia sofferto il giusto considerando che c’erano dalla sua parte Kragl e Deli”.
È stato comunque un bel derby, dentro il campo e sugli spalti. Questo il pensiero finale del tecnico salentino: “Faccio i complimenti a tutti, alla gente, all’ospitalità del Foggia. La categoria ha innalzato anche il livello d’intelligenza. Abbiamo ricevuta un’ospitalità grandiosa, c’è stato un gran pubblico da entrambe le parti, i giocatori si sono comportati in maniera professionale, è stata davvero una bella festa. Come deve essere sempre una partita di calcio”.