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Foggia
21 Gennaio 2025
Foggia Calcio

Focus sul Foggia calcio: almeno una rete incassata in ogni partita. Diamo uno sguardo anche ad altri tornei…

[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]“P[/dropcap]arole, parole, parole”, cantava Mina… Parole che si porta via il vento. Come i fumogeni che hanno colorato il derby con il Lecce. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, pareggio giusto o occasione persa, tredici punti virtuali o cinque reali.

Tutto è opinabile, la qualità del gioco e le scelte del tecnico in particolare, ciò che però non può essere messa in discussione è la voce della statistica, il feroce giudizio dei numeri, che inducono – a qualunque latitudine – alla riflessione. E così ci fermiano ad annotare cifre che ruotano attorno al problema più evidente di questa prima parte di stagione del Foggia, ovvero i gol subiti.

La premessa positiva è d’obbligo, però: i rossoneri hanno incassato molto, è vero, ma hanno realizzato anche 16 reti e vantano il miglior attacco del torneo cadetto, assieme a Brescia, Lecce e Benevento, con la Strega che ha dalla sua una media gol per partita (2.00 centri) superiore a quella delle altre tre avendo giocato una gara in meno (i ragazzi di Bucchi hanno riposato alla 2ª giornata). In più c’è da dire che Grassadonia ha mandato in rete già 9 giocatori, tra cui Loiacono (1), Camporese (2) e Tonucci (2), cioè tre dei quattro difensori (il solo Martinelli è ancora a secco) schierati abitualmente (Ranieri è stato titolare solo nel derby, mentre Boldor ha spizzicato minutaggio qua e là).

Dunque 5 gol su 16 (oltre il 31%) dei satanelli sono arrivati grazie alla retroguardia, che però non è stata altrettanto efficace quando si è trattato di “blindare la cassaforte”. Lungi da noi voler colpevolizzare il solo pacchetto arretrato (“Si attacca e si difende in undici”, predica il football 2.0) ma resta il fatto che il piatto – difensivamente parlando – piange.

Agnelli e compagni, infatti, hanno al passivo 17 reti in 9 partite (media 1.88) e nell’ultimo turno hanno staccato Padova (0-0 con lo Spezia) fermo a quota 15 e il Carpi (che ha riposato) a 14. Se si considerasse anche il match di Coppa Italia con il Catania del 5 agosto scorso, si salirebbe a 20 gol subiti in 10 incontri, con una perfetta media di 2.0 a confronto.

Cifre che inchiodano come una sentenza. Così come inappellabile appare anche la “cattiva” distribuzione delle reti: due con il Carpi, quattro a Crotone, due con il Palermo, una a Pescara, una con il Padova, una a Benevento, due con l’Ascoli, due a Cosenza e due con il Lecce. In sintesi, il Foggia ha subito almeno un gol in ognuna delle partite giocate.

Sino a ieri, in sua compagnia – in questa “sgradevole” classifica – c’erano pure Brescia e Livorno, che però nell’ultima giornata hanno vinto 1-0 rispettivamente contro Cosenza (che dal canto suo ha mantenuto la propria porta inviolata solo contro i satanelli) e Ascoli. Per completezza d’informazione, c’è da sottolineare come anche il Verona sul campo abbia sempre incassato almeno un gol, ma gli scaligeri hanno ottenuto un successo a tavolino 3-0 a Cosenza.

Allargando un po’ gli orizzonti, siamo andati a sbirciare in serie A e all’estero per capire il peso di questo dato negativo del Foggia. Ebbene, in serie A c’è una sola formazione che ha preso sempre gol sinora e non è il “disastrato” Chievo (che con le due marcature di oggi a Cagliari è giunto alla poco invidiabile quota di 26 reti al passivo) o il Frosinone, fermo a 24: è invece il Milan di Gattuso, che pure nella partita interna con la Sampdoria ha subito gol.

Analizzando invece le seconde divisioni dei quattro campionati maggiori continentali oltre a quello italiano, è venuto fuori che nella Championship inglese dopo 15 turni solo lo Sheffield Wednesday (15° su 24 squadre) ha sempre subito gol, con 26 reti incassate e una media di 1.73 a partita. Nella Liga Adelante spagnola, con questo “primato” c’è l’Extremadura a cui manca comunque il match interno con l’Albacete per completare l’11ª giornata: nelle prima 10 ha avuto al passivo 15 reti, con una media di 1.5 a gara.

Dopo 12 turni di Ligue2 francese, invece, tutte le venti formazioni in lizza sono riuscite almeno una volta a mantenere la propria porta inviolata, diversamente da quanto accaduto nella ZweiteLiga tedesca dove sia il Duisburg penultimo (20 gol incassati in 11 match) sia l’Ingolstadt ultimo (24 in 11, alla pessima media di 2.18 a partita) hanno subito gol in ogni incontro.

Dunque, il Foggia ha pochi compagni in questo suo “scomodo” viaggio, un viaggio che speriamo venga interrotto già a Cittadella perché – come ha detto una volta il mister di Foggiasport24, Alessandro Sciarappa – “(…) gli attacchi vincono le partite, ma sono le difese che vincono i campionati”. Come dargli torto: del resto la storia e i numeri questo raccontano da decenni. E come non fidarsi di loro?

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