Allo Zaccheria è “Epic Ranieri”, come Brozo, ma senza la stessa fortuna…
[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]D[/dropcap]a Epic Brozo a Epic Ranieri il passo è breve. Giusto uno scatto, tanto quanto basta a buttarsi a terra, distendersi alle spalle della barriera in occasione di un calcio di punizione e tentare di chiudere ulteriormente lo specchio della porta all’avversario.
E’ successo in Chempions League nella partita tra Barcellona e Inter; si è ripetuto in Serie B italiana nel match tra Foggia e Lecce dell’ultima giornata. Da una parte il centrocampista croato dei nerazzurri, che con la sua intuizione vincente respinge la furbata di Suarez, intenzionato a infilare la palla sotto la barriera in elevazione; dall’altra il tentativo del centrale rossonero Luca Ranieri, al suo esordio da titolare nel Foggia in un derby da 12.500 e più spettatori. Il risultato però è diverso. Sulla punizione di Mancosu la palla affetta la barriera e beffa Bizzarri, rendendo di fatto inutile il gesto di Ranieri che repentinamente si allunga alle spalle dei compagni di squadra ma non sorprende l’avversario.
Il Lecce segna, accorcia e dà il via alla remuntada (per restare in tema Barca). Resta, però, la prestazione sontuosa del centrale ex Primavera della Fiorentina, il migliore in campo dei rossoneri. Non era facile per un esordiente giocare dinanzi a un simile stadio e con quelle pressioni. Luca non solo dimostra sicurezza ma salva anche su due incursioni. In una è addirittura miracoloso: chiedere a La Mantia, pronto ad appoggiare la sfera in rete. Per lui la strada è quella giusta. La maturità c’è, la furbizia anche…