Kragl-Cicerelli e il Foggia Calcio ribalta il Padova. Allo Zaccheria è 2-1
[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]I[/dropcap]l Foggia ribalta il Padova e conquista un’importante vittoria che porta i rossoneri a quota -2 in classifica (si partiva da -8). Un’iniezione di morale opportuna dopo le tre sconfitte consecutive patite contro Crotone, Palermo e Pescara. Allo Zaccheria finisce 2-1. Al vantaggio lampo di Mazzocco nel primo tempo, rispondono i rossoneri con le reti di Kragl e Cicerelli nella ripresa. Nel secondo dei tre impegni in otto giorni (domenica si va a Benevento) il tecnico Grassadonia opera un leggero turnover con Agnelli e Zambelli in panchina in favore di Gerbo e Galano, all’esordio da titolare (e allo Zaccheria) con la maglia del Foggia.
PRIMO TEMPO – I rossoneri partono forte e al 5′ colpiscono la base del palo con un radente su punizione di Kragl. Due minuti più tardi, uno scambio al limite tra Galano e Deli manda quest’ultimo al tiro, ma il sinistro è centrale ed il portiere para. Il Foggia spinge per il gol. Il Padova passa alla prima azione: Contessa crossa da sinistra, Bizarri ha un attimo di titubanza, rimane sulla linea di porta e Mazzocco appoggia in rete con un comodo colpo di testa. La reazione dei padroni di casa è immediata e al 12′ Mazzeo va in gol, spingendo in rete il tentativo di conclusione di Deli (deviato da un difensore), ma l’arbitro ravvede il fuorigioco. Il Foggia insiste. Al 19′ Busellato crossa per Kragl che sfodera un sinistro al volo potente e preciso che però trova sulla traiettoria il portiere Merelli, che para in due tempi. Il Padova spezza l’assedio al 23′ con un contropiede orchestrato dall’ex Sarno: palla in profondità per Mazzocco che dal fondo mette al centro un rasoterra arretrato che taglia fuori gli attaccanti ma trova il sinistro di Contessa, di poco a lato. Un minuto più tardi lo Zaccheria grida al gol: Cross di Busellato per Kragl, libero da marcature, tutto solo davanti alla porta. Il colpo di testa è potente ma centrale ed esalta i riflessi di Merelli che respinge. Al 29′ è di Kragl il cross, ma Mazzeo arriva scoordinato alla deviazione aerea e non inquadra la porta. Dieci minuti dopo è ancora il tedesco a provare ad incrociare il sinistro, ma la sfera esce di poco a lato. Poi un nuovo brivido. Al 41′ Bizzarri su un retropassaggio inciampa sul pallonee innesca Capello. Per evitare il gol a porta vuota il portiere argentino afferra il pallone con le mani e l’arbitro assegna una punizione indiretta in area. Il piazzato di Sarno sbatte sulla barriera appostata sulla linea di porta e termina in corner.
SECONDO TEMPO – La sensazione è quella di trovarsi davanti a un avversario non di certo irresistibile e nella ripresa il Foggia prova a spingere alla ricerca del pareggio. Al 14’st riesce anche ad andare in gol, con un tocco sotto porta di Camporese su punizione da sinistra di Kragl, ma anche in questo caso viene segnalata posizione di fuorigioco. Il pareggio, quello vero, arriva al 18’st: punizione di Kragl dai venticinque metri, la palla sfugge al portiere e s’infila in porta. Tre minuti più tardi il Foggia sfiora anche il vantaggio. Un rimpallo in area manda Mazzeo davanti al portiere, bravissimo nel chiudere lo specchio e respingere a mano aperta. Al 26′ nuovo break del Padova. La punizione di Clemenza non trova la deviazione vincente di ben tre compagni di squadra. Poi di nuovo i rossoneri ad attaccare. Al 32′ il destro al volo di Kragl sfiora il palo della porta padovana. Poi tocca a Martinelli mandare alto a porta vuota un assist di Kragl, smorzato dal portiere. Si tratta del preludio al gol che arriva al 40′ con un gran destro al volo dai venti metri di Cicerelli. La palla s’infila nell’angolino basso della porta avversaria. Nel frattempo il centrocampista Rizzo, subentrato a Deli, fa il suo esordio con la maglia del Foggia, dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per diverse settimane. Un quarto d’ora di gioco per lui, con qualche lampo di tecnica. A fine gara applausi dello Zaccheria ai protagonisti. Domenica si torna in campo per la trasferta di Benevento.
FONTE: Corriere del Mezzogiorno