22 Marzo 2025
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Foggia Calcio, a Crotone si spegne la luce (non solo quella del faro). Su Bizzarri e Tonucci…

Foggia Calcio, a Crotone si spegne la luce (non solo quella del faro). Su Bizzarri e Tonucci…

[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]R[/dropcap]iparte oggi il blog “Tatticamente” per Foggiasport24.com, a pochi giorni dall’inizio della mia avventura sulla panchina del Real Bisaccia. La prima coincide con una sorta di passaggio di testimone tra l’analisi fatta nello scorso anno sulla squadra di Stroppa a quella di Grassadonia. In Crotone – Foggia Calcio 4-1 sono tanti, troppi, gli errori da matita blu dei rossoneri, che dimostrano ancora una volta diversi limiti difensivi, sia in fase di tattica collettiva che individuale. Da rimarcare anche gravi errori di tecnica individuale. Ma passiamo ad analizzare i singoli episodi tratti dal video che potrete vedere in alto in questo articolo.

Minuto 0.49 – Una giocata tipica del credo tattico di Giovanni Stroppa con l’azione che passa anche tra i piedi del portiere. Sampirisi, il centrale di difesa del Crotone, scarica palla sul portiere Cordaz e si sposta in una posizione definita “zona luce”. Cordaz, con estrema sufficienza, tenta di appoggiare nuovamente allo stesso centrale ma il passaggio è debole ed è facilmente intercettato da Cicerelli che va in pressione su di lui occupando il cono di luce, cercato da Sampirisi, con una marcatura indiretta. Cicerelli non ha la freddezza di mettere in mezzo il pallone per Chiaretti che è appostato tutto solo sul dischetto del calcio di rigore. Cordaz respingerà la sua conclusione, mentre Sampirisi murerà quella successiva di Mazzeo.

Minuto 1.04 – Il Crotone fa le prove generali del gol. Nalini mette al centro da sinistra un cross per Budimir, unico calciatore crotonese al centro dell’area. Il Foggia non scala nelle marcature, al punto da lasciare liberi due uomini sul secondo palo (e da questa stessa situazione nascerà il gol del vantaggio, anche se con maggiore ampiezza). Inoltre non esiste la marcatura sul centravanti croato, che passa nel buco tra Camporese e Martinelli per poi saltare indisturbato e colpire di testa. La palla, per fortuna del Foggia, termina alta. Totale è l’assenza di contatto tra i difensori e l’attaccante, uno dei cardini della marcatura, che sia a zona o a uomo (perché anche nella zona, bisogna marcare l’uomo più vicino. E se l’uomo si muove lo si accompagna fino alla zona del compagno successivo).

Minuto 1.20 – Dalla prova generale al gol. Questa volta Nalini non crossa al centro dell’area ma piazza la sfera sull’out opposto. La difesa del Foggia si fa trovare fuori posizione. La squadra scivola troppo verso il primo palo, con addirittura sette uomini. Nessuno fa la diagonale per coprire sul secondo palo, movimento in questo caso di competenza in prima battuta di Kragl, però che stringe troppo verso il centro (con Camporese fuori posizione, in ritardo sull’attaccante, e Martinelli che non scala sull’altra punta) e di Carraro che in qualità di centrocampista di zona non legge la situazione e non va a coprire l’arrivo di Faraoni. L’esterno arriva a calciare al volo di destro. Non impeccabile il portiere Bizzarri che sul cross si sposta lentamente verso l’altro palo, rimanendo in posizione eretta col busto e dimostrando scarsa reattività al momento del tiro che passa sotto le sue gambe. Va giù con molta lentezza.

Minuto 2.03 – Budimir prende palla a centrocampo e imposta l’azione, trovando Agnelli in una posizione ibrida, di non marcatura indiretta. Scatta la cosiddetta “situazione di emergenza” per il Foggia, con Firenze che percorre venticinque metri palla al piede, indisturbato. La difesa del Foggia “scappa” verso la propria porta ma lo fa in modo eccessivo. Prima del limite dell’area uno dei difensori, in questo caso Tonucci, avrebbe dovuto avanzare a chiudere su Firenze mentre Camporese e Loiacono avrebbero dovuto stringersi e chiudere le diagonali di passaggio. Invece, la difesa rimane larga e quasi in linea, al punto che Martella, l’esterno sinistro, avrebbe anche potuto tagliare verso il centro con un contromovimento per suggerire il passaggio al compagno e presentarsi solo davanti al portiere. Firenze, invece, approfitta dell’eccessivo indietreggiamento della difesa, ed in particolar modo di Tonucci, per piazzare indisturbato il pallone sul secondo palo. Da rimarcare la pessima postura del corpo dello stesso Tonucci, che al momento del tiro si trova quasi di spalle all’avversario al punto da tentare di intervenire col tacco. Il centrale affronta Firenze con l’obiettivo di portarlo verso l’esterno ma sbaglia anche in questo caso la postura, andando dritto per dritto e lasciando libero il cono visivo verso la porta. Errore da matita blu.

Minuto 2.45 – Rodhen dà palla a Nalini e attacca lo spazio aperto lasciato da Martinelli. Carraro prova ad inseguire lo stesso Rodhen che però ha un passo totalmente diverso rispetto a lui. Camporese chiude in ritardo la diagonale cercando di disturbare lo svedese anche se in maniera un po’ troppo “soft”. Rodhen calcia trovando Bizzarri ancora una volta poco coordinato e lento nei riflessi, con un movimento delle braccia quasi innaturale con il gomito più in alto rispetto alle mani.

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