[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]I[/dropcap]l gong al mercato è arrivato, la coda sarà solo legata ai trasferimenti degli svincolati e alle cessioni in Lega Pro. Proviamo allora a dare i voti alle 19 squadre di serie B che si sono mosse beneficiando anche del “saccheggio” dei giocatori di Cesena, Avellino e Bari, società scomparse dalla mappa della cadetteria.
Voto 9
Hellas Verona: sfruttando l’opulenza del paracadute per le retrocesse dalla serie A, gli scaligeri hanno piazzato colpi sostanziosi, da Di Carmine a Laribi, da Ragusa a Gustafson, da Henderson a Balkovec, da Colombatto a Crescenzi. Decisiva anche la conferma di Pazzini I gialloblù si sono affidati a Grosso, il punto d’incognita di questo mercato.
Foggia: chapeau al DS Luca Nember e non solo per aver messo a disposizione di mister Grassadonia (all’appuntamento più importante della sua giovane carriera da tecnico) un tridente spaziale con Galano, Iemmello e Mazzeo ma anche per avere lavorato benissimo con gli esuberi e aver intessuto relazioni proficue con club importanti di serie A.
Voto 8
Benevento: un “fantino” affidabile, Bucchi, che in B aveva fatto benissimo con il Perugia, e una serie di cavalli di razza da condurre verso la serie A. L’esperienza di Maggio e Nocerino, la gioventù di Roberto Insigne, Tello e Ricci, l’elettricità di Improta: ecco la campagna della Strega. Occhio ai confermati Viola e Coda.
Voto 7.5
Brescia: il primo mercato di Cellino si è aperto con il botto Donnarumma e si è chiuso con il difensore Romagnoli. In mezzo ciliegine come Tremolada, Sabelli e Morosini. Anche per la Leonessa, a nostro avviso, c’è però l’incognita allenatore con David Suazo alla prima esperienza su una panchina così scomoda.
Cremonese: una vera rivoluzione quella dei grigiorossi, dopo l’annata passata in versione double face (5° posto a fine andata; rischio playout nel ritorno). Tanti acquisti di personalità, la coppia di registi migliori del torneo (Greco e Castagnetti, il geometra dell’Empoli di Andreazzoli). C’è comunque tanta pressione sul tecnico Mandorlini.
Salernitana: la sinergia con la Lazio del co-patron Lotito, ha regalato ai granata giocatori di spessore come Di Gennaro e Djavan Anderson (arrivati al fotofinish) che hanno irrobustito un’intelaiatura che sarà rafforzata anche da Migliorini, svincolato dall’Avellino e prossimo alla firma. Attenzione anche al gambiano Jallow e a Djuric.
Voto 7
Ascoli: il cambio di proprietà del club marchigiano ha prodotto un mercato ambizioso e interessante. Si è partiti dalla voglia di rivincita di mister Vivarini dopo l’esonero di Empoli e si è arrivati agli ingaggi di Cavion, Ninkovic e soprattutto Ardemagni. Ad Ascoli è approdato anche Beretta, in cerca di minutaggio dopo le panchine di Foggia.
Lecce: per essere una neopromossa, la formazione salentina è stata protagonista del mercato con l’arrivo di elementi come Pettinari, La Mantia, Scavone, Meccariello, Falco, Calderoni, Bovo e Vigorito che collocano l’undici diretto da Liverani nel lotto delle possibili sorprese del campionato 2018/19.
Spezia: quella vecchia volpe di Angelozzi si è assicurato Pasquale Marino per la panchina mettendogli a disposizione il gioiello Galabinov, oltre a un portiere affidabile come La Manna, a un centrocampista concreto come Bartolomei (ex Cittadella) e al talentuoso esterno liberatosi dall’Avellino Bidaoui. Potrebbe arrivare anche Da Cruz.
Voto 6.5
Crotone: da una compagine scesa dalla serie A ci si attendeva forse qualche “botto” in più, però arrivi come quelli di Molina e Firenze sono una certezza per la categoria. Suscitano curiosità il serbo Golemic e soprattutto l’attaccante argentino Spinelli arrivato dal Genoa. L’obiettivo è la serie A: una sfida difficile per Giovanni Stroppa.
Livorno: mercato da 6 se non fosse per Alino Diamanti, che appena lo scorso anno ha dispensato classe e numeri di categoria superiore con il Perugia. In Toscana sono approdati anche il centrale Dainelli (cercato pure da Nember) così come gli attaccanti Kozak e Giannetti a caccia di rivincite. Un altro figliol prodigo è in panchina: Cristiano Lucarelli.
Voto 6
Cittadella: chiariamo che il voto è riferito esclusivamente a un mercato “light”, con qualche giocatore importante (da Salvi a Chiaretti per finire a Bartolomei) ceduto e alcuni altri di discreto livello (Cancellotti e Finotto) acquisiti. La garanzia per il Cittadella è però in panchina e si chiama Roberto Venturato, forse il miglior tecnico della serie B.
Cosenza: con Piero Braglia alla guida ha centrato un’inattesa promozione e si è trovato catapultato in una categoria importante da provare a difendere. Il Maniero di Novara si era perso, chissà che l’aria del Sud non lo riporti agli antichi fasti. Sarà un campionato decisivo per Garritano e per Matteo Di Piazza. Il «6» è di stima.
Palermo: Coronado era il giocatore che faceva la differenza nella passata stagione ed è stato ceduto così come il talento La Gumina e l’elegante Gnahoré. Da valutare Falletti dopo un’annata difficile, Puscas ha l’occasione per esplodere ma resta una scommessa, così come il giovane Lo Faso. In panchina è tornato Tedino. Quanto durerà?
Perugia: ha confermato in panchina Alessandro Nesta, malgrado la secca sconfitta nel playoff di Venezia, ed ha fatto un mercato di rincorsa dopo aver perso subito Cerri, Di Carmine e Diamanti. È tornato il coreano Han, ok il portiere Gabriel e il centrale Gyomber. Non sarà facile però confermare le ambizioni della tifoseria del Grifo.
Pescara: acciuffata la salvezza, Pillon si è guadagnato la conferma e guiderà una formazione che ha riportato in riva all’Adriatico l’ex capitano Memushaj oltre a Monachello, in perenne ricerca della consacrazione. Matteo Ciofani e Crecco regalano una sufficienza che non esalta la piazza pescarese.
Voto 5.5
Carpi: il patron Bonacini ha dato vita ad una vera e propria rivoluzione con tanti giocatori “emigrati” (su tutti Mbakogu e Melchiorri) e tanti arrivati (per un’analisi più approfondita vi rimandiamo all’appuntamento con “Attenti a quei due” di venerdì prossimo). Un volto nuovo anche in panchina: l’ex Castelfranco e Savona Chezzi.
Venezia: alcuni giovani di prospettiva e la conferma della maggior parte dei protagonista della positiva passata stagione: il club di Tacopina non ha certo brillato per operosità sul mercato. Alla guida dei lagunari ci sarà Vecchi reduce da due scudetti Primavera con l’Inter.
Voto 5
Padova: non basta l’arrivo dell’ultima ora di Clemenza a far definire accettabile il mercato di un Padova di nuovo in cadetteria ma che forse non si è adeguato alla nuova categoria. Soprattutto in attacco la squadra di Bisoli appare incompleta numericamente. Si punta tutto sull’esplosione dell’ex Sampdoria (e Inter) Bonazzoli.