Foggia Calcio, Nember racconta il mercato: «Accelererà nel finale. Servono 3 over ma occhio ai giovani. E la penalizzazione…»
Lunga intervista al d.s. del Foggia Calcio Luca Nember che parla del mercato. Pazzini, Firenze, Somma, Deli, Kragl e tanti altri.
[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]A[/dropcap] metà del guado del ritiro di Ronzone (Trento), con una settimana di lavoro alle spalle e un’altra che servirà a cementare il gruppo che affronterà il prossimo campionato. L’occasione è ghiotta per fare il punto della situazione con Luca Nember, direttore sportivo del Foggia Calcio. Una lunga intervista rilasciata a Foggiasport24.com che potrete seguire in video anche qui e sulla pagina Facebook di Foggiasport24 (metti mi piace per seguirci).
Una settimana di ritiro, due amichevoli. Qual è il bilancio di questo inizio di stagione del direttore Nember?
«Il mio bilancio va di pari passo con quello dell’allenatore. Abbiamo scelto di portare in ritiro una base della squadra dell’anno scorso su cui lavorare. La settimana prossima, dopo aver valutato correttamente il materiale a disposizione e inserito i giovani da poco arrivati, ai quali si potrebbe aggiungere un altro under, avremo la possibilità negli ultimi quindici giorni di mercato di fare quelle tre scelte che ci possano dare esperienza. E magari prendere un nome che possa dare “effervescenza” alla piazza. So bene che anche se abbiamo preso dei calciatori forti a qualcuno interessano i nomi, però bisogna capire che non è il tempo di mercato per questo tipo di operazioni. Ci sono dei ragazzi molto richiesti che stiamo tenendo in organico. Poi il gruppo è solido, l’anno scorso ha fatto un campionato in crescendo ed abbiamo fatto acquisti mirati. Inoltre stiamo cercando di risolvere la situazione di 15-16 ragazzi che non abbiamo portato in ritiro per snellire i carichi della società. Non rientrano nel progetto tecnico ed è giusto che possano trovare maggior spazio altrove».
Intuiamo che i calciatori richiesti siano Deli e Kragl. Sono confermati?
«Sì. È ovvio che potremmo prendere in considerazione offerte importanti (servirà offerta economica rilevante nda) che ma non farebbero altro che darci la possibilità di intervenire per trovare altri profili adatti. Ma non li daremo via negli ultimi giorni di mercato. Possono ancora crescere, soprattutto Deli che è più giovane. Hanno voglia e spirito di sacrificio per arrivare a certi livelli».
Lei ha il polso della situazione. Le chiedo, quanto ha inciso fino ad oggi (e quanto incide) la penalizzazione (-15 punti e poi -8) sul mercato?
«Sulle società che hanno deciso di prestarci i giovani non ha inciso e non incide. Questo vuole dire che c’è fiducia in quello che stiamo facendo. Purtroppo i giocatori che devono scendere di categoria… un pensiero lo fanno. -15 erano tanti, -8 per qualcuno potrebbero essere ancora tanti. Spero in un miglioramento nel terzo ed ultimo grado di giudizio. Ci potrebbe aiutare negli ultimi giorni di mercato a convincere qualche calciatore, che ad oggi è in qualche rosa importante di Serie A, a scendere e darci una mano».
Sono quattro gli acquisti ufficializzati: Bizzarri, Gori, Ranieri e Carraro. Ce li presenta?
«Bizzarri non ha bisogno di essere presentato. Ha vinto tanto e ha giocato 31 partite l’anno scorso con l’Udinese in A. Carraro ha grandi qualità, è un talento e molto presto si farà valere anche in Serie A. Ma dall’anno prossimo… perché in questa stagione è con noi. È un regista con fisicità, visione di gioco, un sinistro importante, ha grande personalità e può mettersi in mostra immediatamente. Gori, e penso che lo dimostri anche il gol nell’ultima amichevole, ha tutte le qualità e i mezzi per mettersi in mostra in Serie A. Sono convinto che sarà anche lui tra i protagonisti della prossima stagione. Per quando riguarda Ranieri, parlando anche con Pioli che lo ha allenato l’anno scorso, da terzo di sinistra in difesa è perfetto. È rapido, sa giocar palla e tatticamente è intelligente, anche lui può darci una mano».
Alcuni tifosi avrebbero auspicato acquisti di maggior esperienza…
«A parte la Cremonese, che è partita a spron battuto, il mercato di B inizia solo adesso a muoversi. Però a noi interessano giocatori di categoria superiore e al momento nessun giocatore di categoria superiore è sceso in B. Sono i tempi che dettano il mercato. Nel frattempo abbiamo preso alcuni giovani importanti che per caratteristiche potevano darci una mano».
Capitolo acquisti. Dopo una settimana di ritiro le idee, qualora fosse necessario, sono ancora più chiare. Cosa serve ancora a questa squadra per essere completa?
«Mancano almeno 3-4 elementi. Uno difensore, uno centrocampista, un attaccante e un jolly tra centrocampo e attacco».
Quali sono i profili o l’identikit? Saranno “esperti”?
«Esperti e non. Possono essere anche giovani che figurano in organici di Serie A, Ma è chiaro che due o tre elementi di esperienza andranno inseriti».
Capitolo difesa. Si aggregherà Somma, ex Bari?
«No.. Abbiamo parlato con lui, era un profilo che abbiamo preso in esame, ma abbiamo fatto una scelta diversa».
Cosa potrebbe succedere nella prossima settimana?
«Potrei inserire un under nei tre di difesa».
Ha detto che è alla ricerca di un jolly offensivo. Questo prelude anche a un passaggio al tridente in attacco?
«3-5-2 e magari 3-4-3. Vorrei dare al mister quante più soluzioni dal punto di vista tattico. Anche da utilizzare a partita in corso. Cercheremo di aprirci anche ai tre davanti».
Quando sarà pronto al 100% il Foggia di Luca Nember?
«Il 17 agosto (sorride, parlando della data di chiusura del mercato nda). Io il Foggia che vorrei l’avrei in testa da Maggio, ma bisogna avere pazienza. I tempi di mercato e le notizie su di noi ci fanno rallentare ma non ci fanno mancare la voglia di portare a Foggia i nomi che ci interessano. Se mettiamo dentro tre tasselli la squadra è finita. Le scelte vanno centellinate».
Anche perché ci sono le regole relative agli under. Le ricordiamo?
«Servono 18 over, 2 bandiera e infiniti under (nati dopo il 1995). Ho tre quattro posti per i vecchietti. La piazza deve stare tranquilla (sorride nda)»
Qualche nome dobbiamo farlo. È circolato quello di Firenze, ex allievo di Grassadonia e Paganie e Vercelli.
«Firenze è un calciatore che interessava a me e a Stroppa. Adesso lui ce l’ha, perché si allena con lui. È un ragazzo duttile, un nome che stuzzica il mister perché l’ha avuto e può ricoprire più ruoli».
E il roboante nome di Pazzini?
«Fare questi nomi oggi fa solo male perché non ci prendono neanche in considerazione oggi. Ma nell’ultima settimana di mercato soventemente le cose cambiano…»
In una sola parola o aggettivo. Che Foggia spera di vedere dopo la chiusura del mercato?
«Effervescente. Spero di vedere un Foggia Effervescente. Ha concetti che possono dare qualcosa di diverso a una squadra che già con Stroppa l’anno scorso giocava uno dei miglior calcio della Serie B e non a detta mia ma di tutti gli addetti ai lavori. Possiamo fare un ulteriore passo in avanti di qualità. È chiaro che il mio compito è scegliere le caratteristiche giuste. Spero di sbagliare meno possibile…».
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