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3 Ottobre 2023
Foggia Calcio

Cellini : “Foggia Calcio, Gori e Ranieri hanno la testa giusta. E possono giocare…”

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Cellini : “Foggia Calcio, Gori e Ranieri hanno la testa giusta. E possono giocare…”

[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]D[/dropcap]opo Iemmello, il Foggia Calcio torna a fare affari con la Fiorentina. Oggi (o al più tardi domani) saranno ufficializzati gli arrivi in prestito di Gabriele Gori e Luca Ranieri, stelle della formazione Primavera della “Viola” allenata da Emiliano Bigica. Qualche anno fa Foggiasport24.com chiese un identikit del bomber al collega e amico Luca Cellini dell’agenzia ItalPress, ma spesso al seguito della Nazionale Italiana e profondo conoscitore della “cantera” fiorentina.

Gori e Ranieri al Foggia Calcio. Qual è stato il tuo primo pensiero?
“Appeno ho saputo dell’arrivo sia di Gabriele Gori che di Luca Ranieri al Foggia il primo pensiero è andato inevitabilmente a Pietro Iemmello, ex bomber della formazione Primavera viola, che si è consacrato qualche anno fa con la maglia rossonera della squadra pugliese. In particolare la storia calcistica fin qui vissuta da Gabriele Gori ricorda molto quella di Iemmello di qualche anno fa, anche se fino ad oggi l’attaccante fiorentino è vissuto e cresciuto nella sua città e adesso fa il grande salto in una piazza che ovviamente per quanto le è accaduto negli ultimi mesi, ha bisogno di risalire la china in classifica, a prescindere dalla penalizzazione, e trovare nuovo entusiasmo. Il secondo pensiero è andato al procuratore dei due, Giocondo Martorelli, uno degli agenti di calcio piu’ professionali mai incontrati nella mia vita professionale. Martorelli, fra l’altro scopritore di gente come Gigio Donnarumma e Giacomo Bonaventura, è nativo di Sapri, località dove passa anche le sue estati, e quindi ci mettera’ molto poco a parlare ai suoi assistiti del calore di una delle tifoserie del Sud piu’ passionali e viscerali intorno alla propria squadra, avendo fra i suoi amici anche quel Ciccio Baiano che a Foggia è stato un autentico re”.
In quale ruolo preferiscono giocare i due? Quali sono le loro caratteristiche? 
“Gabriele Gori è stato indubbiamente uno dei giocatori che ha fatto meglio nella Fiorentina Primavera che ha chiuso l’ultima stagione con due finali ahime’ perse contro l’Inter, nel torneo di Viareggio prima ed in campionato poi. Classica prima punta di movimento, che pero’ ha come caratteristica principale quella di aiutare moltissimo la squadra sia in fase offensiva che difensiva, negli ultimi 12 mesi ha saputo affinare la sua tecnica tanto da aver segnato dei gol di eccellente fattura (se vi capita cercate su You tube quel del momentaneo 1 a 0 al Milan nello scorso campionato Primavera). Professionista impeccabile, al netto delle voci di gossip che lo vedono fidanzato con la figlia di Beppe Bergomi, Sara, è riuscito sempre a scindere in maniera esemplare la sua vita privata, ovviamente sotto i riflettori, e quella pubblica. Ha la testa del calciatore vero, avendo alle spalle una famiglia che lo ha aiutato, e soprattutto un nonno che è un suo grandissimo tifoso.
Luca Ranieri invece nasce calcisticamente esterno sinistro difensivo ma sia in Primavera che in prima squadra, negli allenamenti che ha spesso svolto con la rosa guidata da Stefano Pioli, nella passata stagione, ha ricoperto anche il ruolo di centrale. Secondo proprio Stefano Pioli, Ranieri sarebbe perfetto da utilizzare come difensore sinistro in una linea a tre davanti al portiere, ma ha di fatto quasi sempre giocato a quattro, unendo inesauribile capacità di corsa, a buona dote nei cross. Anche lui eccellente professionista e grande volontà di apprendere, ha lo spirito giusto e determinato per misurarsi finalmente in un campionato come quello di serie B”.
Pensi siano pronti per la Serie B?
“Il dislivello fra campionato Primavera ed il torneo cadetto è ancora molto ampio. Il cosiddetto torneo delle seconde squadre dovrebbe servire in futuro proprio per evitare ‘traumi’ tecnici per chi passa dal giocare fra coetanei a chi lo fa con i più grandi. Ambedue pero’, come già detto, hanno il cervello giusto e hanno messo su, soprattutto nei 12 mesi appena trascorsi, un fisico che sta elevandosi ad un campionato come quello di serie B sempre molto fisico, ma allo stesso tempo che ha visto crescere l’utilizzo di calciatori tecnici. Gori mi sembra come mentalità un pizzico più avanti in termini di malizia per il secondo campionato italiano, pero’ Ranieri ha fame, e sono sicuro che saprà crescere di giornata in giornata, soprattutto se gli verrà data continuità di impiego. Ovvio che il primo consiglio che do’ ai tifosi del Foggia è di non bocciarli alle prime eventuali 3-4 partite non su altissimi livelli, perché i giocatori ci sono, sia mentalmente che fisicamente per far fare alla squadra il salto di qualità”.
Foggia è una piazza difficile, ancor di più con una penalizzazione di -15. Servirà Carattere…
“Gori e Ranieri hanno dimostrato carattere sia due anni fa quando erano appena sbarcati dagli Allievi in Primavera, che l’anno scorso, quando la prima squadra del settore giovanile viola fu pesantemente rivoluzionata e ha comunque conquistato due finali di categoria. Inoltre entrambi si sono forgiati nell’allenarsi costantemente con la rosa guidata da Stefano Pioli fin dalla scorsa estate e quindi sanno cosa significhino le pressioni, e a cosa andare incontro quando ogni gara è una sorta di finale. Infine, particolare a mio avviso non secondario, Gori e Ranieri sono tifosi viola e non hanno dimenticato quando la Fiorentina nel campionato post Calciopoli risalì la china dopo aver iniziato il torneo con 15 punti di penalizzazione, arrivando a sfiorare una qualificazione Champions. Non sono due da mollare facilmente quindi i due neo arrivati a Foggia, anzi, ma ovviamente sono giovani ed andranno dal club e dallo staff tecnico, cresciuti, difesi e soprattutto fatti maturare, seppur in un contesto iniziale di partenza non facile”.
Si può ripetere la storia di Iemmello? Vedi un nuovo…”Re”?
“A me piacerebbe che Gori e Ranieri scrivessero a Foggia una loro storia diversa da quella scritta da Iemmello, primo perché non  è giusto che su di loro venga posata la pressione di chi li ha preceduti, e poi perché loro hanno una storia diversa ed arrivano in un Foggia diversa. Penso che il club pugliese abbia acquistato due dei migliori prospetti dell’ultimo campionato Primavera, e dei ragazzi che stanno diventato degli atleti veri. Serviranno tutta una serie di componenti perché possano sfondare, ma la base in loro c’è, la cultura familiare e calcistica in cui sono cresciuti, è molto buona, ma servirà tutta Foggia e tutto il Foggia e renderli speciali nei prossimi 12 mesi. Io non posso che far loro il mio più  grande ‘in bocca al lupo’ perché sono due storie calcistiche che meritano, e due che tutta Firenze sarebbe felice di vederli ‘sfondare’ nel contesto dello ‘Zaccheria’, per poi magari tornare in maglia viola fra qualche anno dopo aver realizzato un’impresa che sarebbe negli annali in caso di salvezza per i diavoli rossoneri”.

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