La lettera aperta di Bucci sulle dichiarazioni di Cani e la risposta del direttore di Foggiasport24.com
[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]R[/dropcap]icordate l’intervista rilasciata da Edgar Cani circa la finale playoff tra Foggia Calcio e Pisa di due anni fa? (LEGGI QUI) Ebbene, dopo le aspre parole usate dall’attaccante ex Pisa è arrivata la risposta di un tifoso doc, attraverso una lettera aperta inviata alla nostra redazione e ad altri organi di stampa. A scriverla è stato Romano Bucci, scrupoloso medico e affezionatissimo tifoso del Foggia da decenni. Foggiasport24, copo aver dato spazio alle dichiarazioni del calciatore, riportate in prima battuta dal sito Tuttopisa.it, ha deciso di dare spazio anche alla risposta del dott. Bucci, riservandosi una risposta nella parte finale dell’articolo.
Caro Direttore,
ho letto con sorpresa e con rabbia l’intervista a Edgar Cani, ex centravanti del Pisa, che mi dici di aver ripreso da un sito pisano. L’intervista contiene affermazioni gravi, calunniose insieme ad offese gratuite a tutti noi foggiani. Esemplare la correttezza dell’intervistatore che non ha sentito il dovere di ascoltare una fonte diversa o di operare un confronto su siffatte affermazioni, ma al tempo stesso devo rilevare la mancanza di qualunque commento anche sulla tua testata.
Non sono in grado di confutare le affermazioni di questo novello “Arbiter elegantiae”, che attualmente è tornato ad assaporare la raffinata educazione dei tifosi del suo paese di origine; tuttavia, ricordo bene l’atteggiamento provocatorio tenuto dal suo allenatore, il fine dicitore Rino Gattuso, fin dal riscaldamento prepartita quando buttò per aria un tabellone pubblicitario posizionato in campo. Soprattutto, però, ricordo l’accoglienza che ebbe la nostra squadra, la nostra dirigenza e il nostro Sindaco in quel di Pisa, dove perfino i giornalisti al seguito furono osteggiati al ritiro degli accrediti. Durante la notte precedente alla partita tifosi pisani operarono all’esterno dell’albergo per disturbare il sonno dei nostri calciatori; all’arrivo allo stadio il pullman della squadra fu aggredito con bastoni, pietre e pugni. Non so cosa possa essere successo negli spogliatoi della vetusta arena Garibaldi, ma sappiamo tutti quello che avvenne in tribuna dove la nostra dirigenza, con il presidente Fares in testa, le mogli al seguito e il Sindaco di Foggia furono letteralmente aggrediti con insulti e sputi dal civilissimo pubblico locale e costretti a spostarsi nella curva a noi riservata. Il tutto documentato da filmati che girarono sui vari social. La squadra in campo non ricevette di certo petali di rosa e peana di lode, ma nessuno se li aspettava. Quello che non mi aspettavo, però, è stata l’arroganza e la mancanza del minimo senso delle istituzioni mostrati dal Sindaco pisano e dal suo assessore allo Sport Salvatore Sanzo, ex campione del mondo di scherma. Costoro non solo non si sono scusati con Landella, Fares e tutti noi foggiani, ma anzi usarono toni sprezzanti e offensivi nei giorni successivi prendendo spunto dal controverso “caso Gerbo”. Evidentemente si può essere grandi atleti e piccoli, ma proprio piccoli, uomini. A loro, nonostante tutto, al ritorno fu doverosamente riservata la massima ospitalità in città ed in tribuna, come a tutta la dirigenza toscana. La partita andò come tutti sappiamo, le intemperanze del pubblico le abbiamo pagate duramente, mentre niente pagò il Pisa per quanto avvenuto all’andata. Pisa che non sarebbe dovuto nemmeno essere iscritto a quel campionato, avendo presentato documentazioni economiche non in regola, per dirla con un eufemismo; ma dietro i toscani si diceva allora che ci fosse la potentissima longa manus di un ex Presidente del Consiglio. Le protezioni e le ingiustizie, però, non possono arrestare il corso della storia ed il tempo ha rapidamente ristabilito i giusti ruoli per entrambe le squadre e le rispettive società e tifoserie. Oggi ci tocca ancora ricevere gli insulti e le offese di un mediocre calciatore, rimasto giustamente disoccupato e rientrato a giocare nella sua Albania. Le sue “coraggiose” affermazioni, a distanza di tempo e senza contradditorio, ad una testata pisana confermano che dopo sette secoli quella città era e rimane “vituperio delle genti” !
Romano Bucci
RISPOSTA
Carissimo Romano,
innanzitutto grazie per avermi scritto. Parlare con te è sempre un piacere e lo sai, per la stima che nutro nei tuoi confronti. L’intervista in questione, presente su Tuttopisa.it, non poteva essere omessa, nonostante i contenuti fossero aspri o poco condivisibili da buona parte della tifoseria Foggiana. Non vederla sarebbe stato come voler mettere la testa nella sabbia, alla stregua degli struzzi. Altre testate l’hanno riportata allo stesso modo. Ti confesso, come ti avevo già anticipato via telefono, che avrei provveduto a scrivere delle righe di commento ma solo qualche ora dopo aver pubblicato questa notizia. Un editoriale non è uguale a una breve notizia di rassegna stampa, va differenziato, soprattutto su una testata giornalistica online che non ha la grafica di un quotidiano e la possibilità di far valere un corsivo rispetto a un testo normale.
Ma nel momento in cui ieri ci siamo parlati, ho creduto opportuno lasciare a te, in prima battuta, queste parole. Soprattutto perché tu eri lì, nel settore ospiti della vecchia Arena Garibaldi – Anconetani di Pisa. Chi meglio di te avrebbe potuto raccontare quello che è successo? Da qui la tua lettera che poi ho appreso essere “aperta” anche ad altre testate locali che ne hanno dato ampia diffusione. Chiarito nuovamente – spero – il motivo di una mancanza di commento abbinato a una notizia di rassegna stampa e premettendo che mi distacco dalla visione dantesca dell’intera città di Pisa, mi distacco e non entrerò nel merito della considerazione “dantesca” esternata sull’intera città di Pisa, dell’iscrizione dei nerazzurri nell’anno in questione e delle presunte amicizie politiche, perché non amo parlare di cose che non conosco nel dettaglio e di cui non posso essere sicuro, permettimi di sottolineare l’equilibrio che hai avuto nel commentare l’episodio, con particolare riferimento alle intemperanze dello Zaccheria. Ci sono state, deprecabili, e sono state pagate, a caro prezzo. Così come andava sottolineato il comportamento subito dai tifosi rossoneri a Pisa. Intemperanze di cui hai parlato tu con la consueta precisione. Se mi permetti, è stata una brutta parentesi di calcio, da parte di tutti, protagonisti in campo e non. Una parentesi che le dichiarazioni di Cani hanno tirato fuori con una tempistica bizzarra, ma che, quantomeno Foggia (è l’unica realtà che conosco e di cui mi sento di parlare), ha dimostrato di aver percepito come una lezione. Una lezione dalla quale ha tirato fuori due stagioni (soprattutto l’ultima) quasi esemplari sotto il profilo della correttezza e del calore del tifo. Le recenti classifiche delle tifoserie lo testimoniano e del calore della piazza ne ha parlato tutta l’Italia. Questo è il calcio che ci piace.
Con stima
Domenico Carella
Direttore di Foggiasport24.com