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16 Gennaio 2025
Foggia Calcio

Foggia calcio, Mazzeo: “Potevamo arrivare ai playoff. Il mio campionato? Molto positivo, il migliore in «B»”

[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]N[/dropcap]el pomeriggio c’è stata la conferenza stampa di Fabio Mazzeo. Con il bomber si è commentata la sua stagione e quella del Foggia. Dal punto di vista personale, è stato il miglior anno in B con 18 reti: “Delle soddisfazioni me ne sono tolte anche in Lega Pro ma questo è certamente il miglior torneo di «B». Da tanto ci provavo.

Fare un campionato così dopo tanti anni che mancavo dalla «B» è una bella cosa. A livello personale è stato un anno molto positivo. In passato c’erano state chiamate dalla «B» ma erano un po’ così, non credevano tanto in me, non c’è mai stata una vera occasione. A me piace vincere e quindi ho sempre scelto di andare a vincere in Lega Pro. Un po’ di rammarico da parte mia c’è ma va alla fine va benissimo così, qui sto bene e voglio continuare. Sono legato al Foggia per altri tre anni, sarei orgoglioso di rimanere: la mia testa è qui a Foggia”.

Il «19» di Stroppa ha poi dato un giudizio sulla stagione della squadra: “Abbiamo raggiunto l’obiettivo della salvezza, credo però che potessimo fare di più. Abbiamo perso secondo me una decina di punti e con quelli avremmo fatto i playoff. Molti punti li abbiamo persi per mancanza di esperienza. Nel ritorno abbiamo fatto punti più con la testa che con il solo gioco. Potevamo arrivare ai playoff ma per come era iniziata e per come eravamo a fine girone di andata il bilancio è positivo.

La base che abbiamo è forte, sono deluso per il mancato playoff perché credo che con il nostro gioco potevamo fare qualcosa in più ma l’obiettivo era quello della salvezza. Per il futuro abbiamo tanti ottimi punti di partenza. Poi sarà la società a programmarlo. In generale bisogna lottare per migliorarsi sempre”.

Malgrado il Foggia non abbia più obiettivi si gioca ancora; da Salerno – la vittoria casalinga firmata proprio da Mazzeo – al Frosinone, a cui serve una vittoria per andare in «A»: “Rispetto alla Salernitana”, ha detto il centravanti rossonero, “mi sarebbe piaciuto esultare di più, ma ho un grande rispetto per la mia città ed è l’unica squadra a cui ho segnato e non ho esultato. Il Frosinone lo stiamo preparando come le altre partite: non ci sono obiettivi diretti ma c’è l’orgoglio, ci sono gli obiettivi personali, c’è la nostra mentalità che è quella di non mollare mai. Sappiamo cosa ci aspetta ma noi andremo a fare la nostra partita. Ci sarà da divertirsi, noi cercheremo di giocarla bene e di fare risultato”.

Uno sguardo anche alle questioni societarie: “All’inizio è stato difficile soprattutto per le tante voci, poi però abbiamo parlato un paio di volte e si è capito che per noi non era un vero problema, abbiamo capito cosa dovevamo fare noi e sapevamo che alla fine non avremmo avuto problemi. Questa vicenda ci ha dato anche un po’ di carica in più. Sul futuro posso dire che mi piacerebbe rimanere in un progetto come questo e spero che quella del Foggia sia la mia ultima maglia, ma per ora non voglio pensare a come andrà. Sino a che mi sento pronto a giocare sarò felice di restare qua”.

Alcune battute sono state poi dedicate anche al campionato di «B» (“È sempre il solito “pazzo” torneo di «B», un campionato lungo e imprevedibile, prova ne sia che all’ultima giornata ancora non è deciso. Può succedere sempre di tutto. Tra le sorprese inserirei il Venezia, non mi aspettavo fosse così solido”), così come a qualche momento particolare del torneo: (“Per me la vittoria con il Cesena è quella che ci ha dato uno slancio importante, è stato il successo “scacciapensieri” e quello al 95’ con i bianconeri è il gol che ricordo con più piacere. Vorrei rigiocare le due partite con Avellino e Pescara, perché mai avevo perso così, 1-5. Noi abbiamo giocato bene diverse partite, non ce n’è una in particolare, anche quelle che magari non abbiamo vinto o abbiamo perso ma in campo giocavamo e ci divertivamo”).

Scontato ma sentito da parte di Fabio è stato il ringraziamento a mister e compagni: “C’è tanto del mister e dei compagni nella mia stagione: il nostro modo di giocare ci porta a creare tanto, quindi dico “bravi” a mister e compagni. Del resto l’ho detto anche altre volte: quando hai compagni forti è più facile giocare e segnare. I miei colleghi d’attacco? Ognuno ha le sue caratteristiche, Nicastro e Duhamel sono più fisici, Floriano va meglio negli spazi ma il nostro modo di giocare non è mai cambiato”.

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