IL BLOG DEL MISTER: Foggia Calcio, equilibrio al tiro, intelligenza e … Gigi Riva
[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]D[/dropcap]alla polvere all’altare in cinque giorni. Il Foggia scaccia i venti di polemica susseguiti alla netta sconfitta casalinga del lunedì dell’Angelo con l’Empoli, passeggiando sui resti di una Cremonese ormai in caduta libera. Tre punti che segnano quasi certamente l’ultimo traguardo del Gran Premio della Montagna chiamata “Salvezza” e portano gli uomini di Stroppa ad un nuovo difficile obiettivo. Lo sguardo è rivolto all’insù, verso mete ad oggi inesplorate, ma che possono stuzzicare le menti di un gruppo dato ormai per spacciato al termine del girone di andata. Ma da allora sembra passato un secolo. Una rivoluzione di mentalità e di uomini all’interno di una squadra che, dalla tappa di Cremona, inizia a scrivere la pagina di un nuovo libro di avventura. Il Blog “Tatticamente” di Foggiasport24.com analizza i passi in avanti fatti da Kragl e soci, al cospetto di una Cremonese a malapena sorellastra di quella formazione che ben aveva impressionato a Foggia qualche mese fa.
EQUILIBRIO KRAGL – L’azione parte dal lato destro offensivo del Foggia con Zambelli che prova per due volte il cross al centro. Al secondo tentativo, con il piede debole, la palla giunge in mezzo lenta e prevedibile ma, nonostante ci siano ben sette uomini della Cremonese all’interno dell’area, la sfera viene colpita da Agazzi che prolunga per Nicastro. Bravo l’attaccante rossonero a protegger palla ed a servire Kragl con la difesa di casa estremamente lenta nello scivolare verso il proprio lato destro di difesa. Il tedesco ha tutto il tempo per prendere la mira e calciare con la solita potenza e precisione. Braccia che garantiscono il perfetto equilibrio del corpo, piede di appoggio in posizione parallela alla sfera e calcio radente. Il Foggia passa e, come spesso accade, si affida all’uomo simbolo della rinascita nel girone di ritorno.
INTELLIGENTE MAZZEO – E’ ancora Kragl l’ago della bilancia del Foggia. La manovra, in questa circostanza, passa dal lato sinistro offensivo dei rossoneri con la palla che giunge al calciatore tedesco, in un’insolita posizione arretrata rispetto a quella solita per il cross al centro. Kragl alza la testa e vede il possibile inserimento di Zambelli sulla destra. L’esterno ex Brescia si inserisce attaccando alle spalle Renzetti che, in cattiva postura del corpo, viene meno ad uno dei principi fondamentali della marcatura: la visione dell’uomo. Il difensore della Cremonese vede partire il cross, osserva la sfera e la porta ma perde completamente il suo diretto avversario che gli passa con facilità alle spalle. L’abilità e l’intelligenza di Mazzeo fanno il resto con l’attaccante del Foggia che, al momento del servizio di Kragl, effettua un perfetto movimento a mezzaluna, quasi a percepire la possibilità di ricevere un eventuale assist sul secondo palo. Detto, fatto e gol per il numero 19.
INSERIMENTO GRECO – Mazzeo arriva facilmente al cross ed ha tutta la possibilità di scegliere dove indirizzare la sfera. Sul secondo palo c’è Greco che sfugge completamente alla marcatura del suo diretto avversario, incapace di sentire il contatto con il centrocampista rossonero. Greco è lesto ed abile a capire la pessima lettura del difensore grigiorosso per andare ad attaccare la zona scoperta. Due calciatori di casa si lasciano attrarre dal pallone che giunge preciso a Greco che, però, ha la pecca di andare troppo tenero e convinto sulla sfera. Conclusione fuori e giustificabile solo perchè giunta con la gara ampiamente in ghiaccio.
COME GIGI RIVA – Rimessa laterale in zona d’attacco per il Foggia. Kragl vede il movimento ad attaccare la parallela di Nicastro che, in un’azione simile a quella di Riva nel gol del 4-3 con la Germania nel 1970 (con le dovute proporzioni), supera il diretto avversario e corre via verso l’out di sinistra. Cross preciso al centro per l’accorrente Zambelli che beffa nuovamente alle spalle Renzetti esattamente come nel secondo gol. Il terzino della Cremonese, esattamente come nel primo tempo, mette in evidenza le proprie lacune in fase difensiva con una marcatura totalmente sbagliata. Postura del corpo errata e Zambelli si ritrova fronte allo specchio della porta senza alcuna pressione. Il giusto premio per un calciatore che, forte anche di un risultato ormai acquisito e con la mente sgombra da prestazioni passate non proprio di qualità eccelsa, decide di provare una bella conclusione al volo. Da Brescia a Cremona, il passo è breve.
ERRORE BIS – Sarebbe troppo semplice indicare in un “vedi Foggia – Empoli” l’ennesimo errore in disimpegno di Guarna. Rinvio dal fondo per il portiere rossonero che appoggia ancora centralmente verso un proprio compagno, attaccato da due avversari. Pessima lettura di Guarna che mette in difficoltà il calciatore rossonero e sfera recuperata in pressione da Camara che arriva sin dentro l’area di rigore e calcia verso la porta. Bravo, stavolta, l’estremo difensore del Foggia a bloccare a terra la palla. Ribadisco un mio pensiero: alle volte, il buon vecchio rilancio lungo del portiere non è reato se ci si trova di fronte ad un’evidente impossibilità di giocare la palla direttamente dalla difesa.