[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]U[/dropcap]no Stroppa deciso e diretto si presenta in sala stampa dopo l’1-1 con il Bari e comincia a parlare del gol subito dal Bari su errore di Guarna: “Mi assumo tutte le responsabilità sul gol del Bari”, ha esordito, “ma noi giochiamo così e continueremo a giocare così perché se abbiamo fatto sinora 51 punti è perché giochiamo e il gioco comincia da dietro, da Guarna. Se un giocatore fa un errore tecnico è colpa mia perché sono io che gli chiedo di giocare la palla al centro e lo faccio perché so che lì c’è spazio”.
Sui fischi del pubblico al suo portiere, il mister ha poi aggiunto: “Mi piacerebbe, ma so di essere un romantico, di sentire un applauso dopo un errore e questo lo dico non per il singolo episodio. Non ho mai visto un pubblico del genere, un pubblico che sostiene così la squadra. Nel momento che c’è l’errore mi piacerebbe che ci fosse un applauso ma capisco e il disappunto ci può stare. Il problema è che continuare a fischiare dà poi una pressione negativa e non a caso dopo l’episodio non abbiamo più giocato nel primo tempo. Mi piacerebbero gli applausi come quelli che poi sono arrivati a inizio secondo tempo quando infatti Guarna ha ricominciato a giocare”.
Ancora un pensiero ai tifosi Stroppa lo ha dedicato: “Credo che la gente debba essere orgogliosa di questi ragazzi come noi siamo orgogliosi di loro, di come ci sostengono sugli spalti. C’è un’atmosfera che va oltre anche la serie A, è di Champions League. So che il derby mancava da 21 anni, oggi ha sbagliato un ragazzo ma un applauso era meritato. Questi ragazzi hanno fatto un torneo strepitoso”.
Questa invece l’analisi del tecnico rossonero sulla gara: “Abbiamo fatto una partita importante contro una squadra strepitosa: nel primo tempo potevamo chiuderla, c’è stata la possibilità di farlo; nel secondo tempo abbiamo avuto una buona pressione. La prestazione è da considerarsi positiva. Giocando tre partite in una settimana, con i viaggi, due partite di sera e questa di pomeriggio con 28 gradi. Il dispendio dal punto di vista fisico è stato importante, io parlo soprattutto della mia squadra e noi siamo una formazione di corsa, che “consuma” energie e probabilmente nel secondo tempo siamo calati.
Ho fatto i complimenti ai miei, a caldo posso dire che i ragazzi mi sono piaciuti per quanto dato, cioè tutto. Potevamo fare di più nel secondo tempo, loro si erano rintanati dietro e non c’erano troppi spazi. Abbiamo rischiato in qualche ripartenza, ma mi piace ciò che la squadra ha proposto, ha cercato di fare gioco, ha sofferto senza subire occasioni importanti. Ci sta anche guardando il valore degli avversari. All’inizio è mancato il palleggio, loro sono stati bravi a chiudere le nostre traiettorie, nel 2° tempo meglio da questo punto di vista ma non avevamo più le forze per fare male negli ultimi 30 metri. Loro hanno avuto un’ottima fase difensiva, ma quando ci hanno concesso un pertugio lo abbiamo fatto bene.
Giocando così abbiamo il dovere di lavorare così. Cercheremo ora di vincere a Cittadella, è la nostra filosofia. Il voler andare a vincere con chiunque nasce dal gioco e se noi non giochiamo non facciamo punti. Abbiamo ottenuto una salvezza difficile se ripensiamo al percorso, a come abbiamo cominciato, a come eravamo a dicembre. Ora vogliamo perseguire l’obiettivo playoff con convinzione. Se gli altri davanti continuano a vincere non so, ma sono convinto di quello che stiamo facendo. A fine torneo tireremo le somme”.