Foggia Calcio ,Stroppa: “La mia richiesta era quella di difendersi in attacco ma… Obiettivo 50 punti”
[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]I[/dropcap]l tecnico del Foggia Calcio Giovanni Stroppa ha parlato ai microfoni del giornalisti in sala stampa al Tardini di Parma. Queste le sue dichiarazioni:
In undici contro undici sarebbe cambiato qualcosa?
«Con i se e con i ma… non posso ipotizzare una partita diversa. Considero il fatto che abbiamo sicuramente fatto un’ottima partita in senso di sacrificio e personalità, anche in un uomo in meno non abbiamo rischiato niente. Con la traversa di Kragl siamo arrivati vicini al 2-0 con un uomo in meno. Alcune occasioni da palla da fermo potevano darci un risultato importante in inferiorità numerica. Ma era davvero difficile fare un altro tempo in inferiorità numerica. La mia richiesta era quella di andare avanti a difenderci ma con ii cambi e con la gente fresca il Parma ha avanzato il baricentro e ci ha messo in difficoltà, pur non concedendo palle gol nitide. I gol sono arrivati con tiri da fuori. Poi nel finale ho messo Floriano per provare a recuperare e ci siamo sbilanciati. Mi dispiace per l’episodio dell’espulsione. Potevamo lavorare molto ma molto meglio».
E sui 4 mila tifosi al seguito?
«E’ bellissimo. Lo diciamo sempre, sia alla vigilia che nel post partita. La soddisfazione di spostare così tanta gente è uno spot per il calcio. Siamo orgogliosi di vestire questa maglia ed essere rappresentati da così tanta gente negli stadi d’Italia».
Si allontanano i playoff?
«Dispiace ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Ci sono stati degli errori e bisogna lavorare su questi. Il mio pensiero sono sempre i 50 punti. E’ vero che portare via il risultato pieno da Parma avrebbe voluto dire pensare a qualcosa di diverso, ma non è così e dobbiamo andare avanti».
Il Foggia si è suicidato nel secondo tempo?
«Avevamo speso tantissimo e concedere al Parma un uomo in più per settanta minuti sarebbe un impresa per pochi. Abbiamo speso tanto. Davamo la possibilità alla squadra di ripartire nel primo tempo e non c’era soltanto una fase, quella difensiva, ma anche quella offensiva. La mia richiesta era quella di continuare così ma non è facile avere la padronanza del campo come è successo per così tanti minuti».