IL BLOG DEL MISTER – Foggia Calcio, la discriminante del fattore mentale
di Alessandro Sciarappa
[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]N[/dropcap]el calcio, così come nello sport in genere, una giocata si compone di due grandi fasi: aspetto mentale e aspetto tecnico. Il primo vale almeno il 70% della buona riuscita dello stesso. Il Foggia visto con il Brescia ha avuto una percentuale ben più bassa di quel famoso 70% sopra citato. I rossoneri, inconsciamente, dopo quattro vittorie di fila hanno approcciato la gara contro le rondinelle non con la stessa attenzione e la stessa concentrazione.
IL MATCH – Mancava Deli, per squalifica, al suo posto ha giocato Scaglia, con Zambelli a destra. Questo ha comportato che a centrocampo ci fossero 4/5 dello schieramento composti da uomini arrivati durante il mercato di gennaio, quindi con una condizione debilitata da un periodo più o meno recente di inattività. Con una conseguente perdita di dinamicità. Zambelli e Scaglia, in particolare, hanno dimostrato di essere ancora lontani dalla migliore condizione. Ancora qualche errore in fase difensiva, ritmi lenti contrapposti a quelli di un Brescia che ha pressato fino all’ultimo minuto, hanno fatto il resto. In molti sui Social puntano il dito sull’ingresso in campo di Fedato a partita in corso. Certo, una gara non si perde per un calciatore (che si chiami Fedato o altro), ma mi pongo un quesito. Perché rispolverare un giocatore che aveva giocato l’ultima partita lo scorso 28 dicembre (Foggia – Frosinone 1-2) in una fase delicata di una gara altrettanto delicata? Ma passiamo ad analizzare gli episodi del match nel mio blog per Foggiasport24.com.
CHE CONTROLLO – Torregrossa aggancia un pallone lanciato dalla difesa con un gesto atletico e tecnico degno di un calciatore di categoria superiore. Un piccolo saggio delle qualità di un ragazzo bersagliato dagli infortuni nel corso della sua carriera ma dall’indubbio talento. L’attaccante bresciano mette palla a terra attirando su di sé due calciatori del Foggia (Camporese e Loiacono), mentre Tonucci è in ritardo su Caracciolo che si inserisce e riceve il passaggio per poi sbagliare il controllo e permettere l’intervento al portiere.
SINCRONISMI ERRATI – Situazione di palla scoperta. Coppolaro, terzino destro del Brescia, porta palla e lancia lungo, indisturbato, per Caracciolo che, come evidenzia il movimento in rosso nella foto, taglia alle spalle di Kragl e Camporese. I sincronismi risultano errati così come le marcature preventive, inefficaci. Caracciolo controlla palla di petto e va verso la porta calciando con il destro. Guarna mette in angolo con il piede coprendo bene lo specchio.
GOL, KRAGL, ESULTANZA – Il Foggia passa in vantaggio ancora una volta sfruttando un cross preciso e tagliato di Kragl. Mazzeo attacca il secondo palo e, nonostante fosse sbilanciato con il corpo, riesce ad indirizzare la sfera sul palo opposto, dove Nicastro si fa trovare pronto come un rapace alla deviazione con il bacino. Dopo il gol si nota un particolare che forse è l’emblema della giornata-no dei rossoneri. L’esultanza risulta essere compassata, quasi come se il gol fosse un qualcosa di scontato. Ben diverse le esultanze con il Carpi, dove la “bava alla bocca” traspariva dai protagonisti. A proposito dei cross di Kragl. Qualche minuto dopo il tedesco mette al centro un nuovo traversone, colpendo la sfera da fermo ma imprimendo la medesima forza e precisione. Da notare la marcatura di Galstaldello (con il n. 35) su Nicastro (n. 17), con l’esperto difensore che sente sempre il contatto con il suo avversario. La palla arriva nella zona di Zambelli, chiuso in angolo da Curcio, che legge bene la traiettoria del pallone.
CARACCIOLO, CHE ESPERIENZA – Un saggio di bravura da perfetto attaccante di Caracciolo. L’azione si svolge sulla sinistra d’attacco del Brescia, dove Furlan (destro naturale), ha fatto il bello ed il cattivo tempo per tutta la partita. Il movimento dell’esterno è stato sempre lo stesso, palla sul destro e cross al centro, ma Zambelli è sempre stato troppo distante dal suo avversario. Come nell’occasione in foto. Caracciolo, al centro dell’area, segue l’azione temporeggiando, per poi piazzare un contro-movimento che manda al bar Loiacono, sempre attratto dal pallone e poco dall’avversario. Gli prende il tempo, un metro e lo difende frapponendo il proprio corpo. Forte del vantaggio acquisito sul diretto avversario, Caracciolo salta di testa e con il braccio a protezione tiene a distanza Camporese che non riesce ad arrivare sul pallone. Bravo Guarna a salvare in angolo con un colpo di reni.
IL COLPO RIMASTO IN CANNA – Calcio d’angolo per il Brescia che porta in attacco molti uomini. Il Foggia recupera palla e può impostare la ripartenza rapida con Scaglia che nella prima immagine in basso conduce la sfera. Si vedono ben nove giocatori delle rondinelle davanti la linea del pallone. Scaglia lancia lungo per Mazzeo, sul quale tampona Somma. L’attaccante si accentra e ha alla sua destra due possibilità: la prima vede Nicastro tagliare verso il centro, seguito da Coppolaro (nel cerchio rosso). Alle spalle arriva Zambelli di gran carriera. Il movimento di Nicstro apre lo spazio all’esterno che riceve tutto solo il passaggio di Mazzeo ma sbaglia il primo controllo, trovandosi con il pallone lontano dal piede d’appoggio e non in asse con lo stesso. Per accelerare i tempi sul rientro di Gastaldello, Zambelli calcia con il destro in maniera scoordinata, con la sfera che si alza di molto sulla traversa. Bravo Coppolaro, difensore del Brescia, a non farsi attrarre totalmente dal movimento di Nicastro ma a leggere la possibile apertura di Mazzeo per Zambelli.
SPALEK – SPACCA – Il Brescia attacca sulla destra. Nell’immagine vediamo la linea difensiva del Foggia non perfettamente allineata. Caracciolo è solo, ma su di lui recupera velocemente Tonucci, mentre Loiacono commette un errore in marcatura ponendosi dinanzi al suo avversario che attacca la profondità alle sue spalle. Tra Caracciolo e Torregrossa c’è perfetta sintonia nei movimenti. Mentre il primo disegna una mezzaluna dal secondo al primo palo, per ricevere l’eventuale scarico indietro di Spalek, l’altro effettua un preciso contro-movimento che taglia fuori Camporese. Lo stesso Camporese, al contrario di Tonucci, non sente pienamente il contatto con l’avversario. Torregrossa anticipa il difensore e sul primo palo devia il radente di Spalek. Da rivedere Guarna che non legge bene la situazione e va a terra troppo presto. Un errore simile venne commesso a Pescara sul secondo gol di Pettinari. Ha comunque preso gol sul suo palo.
OCCASIONE PERSA – Nel finale di gara, sul risultato di 1-2 per il Brescia, il Foggia ha l’occasione per riequilibrare la partita. Kragl, nell’insolito ruolo di interno di centrocampo (spostato dopo l’ingresso di Fedato sulla corsia di sinistra), avanza portando palla fino ai venticinque metri. Il Brescia, nella frenesia di bloccare il sinistro del tedesco, lo accerchia – in maniera un po’ disordinata – con ben sei calciatori. Ma inevitabilmente, libera altri rossoneri. In basso, nell’immagine, si vede Fedato completamente solo a sinistra. Un passaggio filtrante avrebbe permesso al laterale di poter puntare la porta o in alternativa di mettere in mezzo per Duhamel e Mazzeo, marcati da un solo avversario, Coppolaro.