Se vi è sembrata troppo una settimana di sosta per la Serie A, figuriamoci cosa sia stata per noi che seguiamo la Serie B la sosta invernale di tre settimane! Una lunga attesa prima di riprendere il discorso interrotto sul finire del 2017. Una sosta, però, con molti pregi: in particolare giocare meno partite in inverno in stadi spesso obsoleti e non adatti e soprattutto sovrapporre il meno possibile campo e mercato.
Ecco, il mercato. Se la massima serie ha fin qui regalato pochissimi spunti, la cadetteria è stato uno scoppiettante fiume in piena che promette di regalare ulteriori sorprese. Tranne l’Empoli, tutte le squadre hanno acquisito nuovi elementi sperando di arricchire la rosa a disposizione dei mister (Parentesi: Atzori a Vercelli è durato come un gatto sull’Aurelia rendendo ancora più inspiegabile l’esonero di Grassadonia che con una squadra con pochi elementi da B stava comunque facendo del suo meglio). Possiamo dunque già operare un primo bilancio di questa sessione invernale.
Inevitabilmente la copertina se l’è presa il Parma. Basta solo l’arrivo di Amato Ciciretti per far salire di qualità tutta la rosa. L’ex Benevento ha preferito scendere di categoria in questi sei mesi anche perché, ipotizzo, avrà la possibilità di lottare per qualcosa di più concreto rispetto alla utopica salvezza dei sanniti. Gazzola è un altro acquisto da A e se aggiungiamo il ritorno al 100% di Ceravolo ecco che i gialloblù aumentano le proprie quotazioni nella lotta promozione.
Benvenuto Amato #Ciciretti! 💪🏻💛💙
Leggi il comunicato 📝➡ https://t.co/2rFf2ahGTG#ForzaParma pic.twitter.com/P5Mj9EGwnV— Parma Calcio 1913 (@1913parmacalcio) 18 gennaio 2018
E le altre in lotta per la promozione? Il Frosinone ha dato muscoli al centrocampo con Kone e Chisbah, il Palermo ha dato un appoggio a Nestorovski prendendo Moreo, il Bari ha puntellato la difesa con Oikonomou, il Venezia ha preso una vecchia volpe come Litteri. Nessuna ha operato una vera rivoluzione, tutte si sono mosse rintuzzando la rosa qua e là.
In coda la situazione non è molto diversa. A parte il caso del Foggia, che ha lui sì rivoluzionato la squadra e non ha ancora finito, le rivali dei satanelli hanno operato poche ma significative operazioni. Su tutte l’Ascoli, che non avendo attaccanti a disposizione ha preso due che in B possono fare eccome la differenza: Ganz e Monachello sono acquisti frutto anche del ritrovato entusiasmo della piazza dopo l’arrivo di Serse Cosmi.
La Ternana ha riportato in Italia Piovaccari, che se sta bene ha tutto per incidere. L’Entella ha puntato su esuberi di Spezia (Acampora) e Salernitana (Gatto). Il Cesena con Emmanuello e Suagher conta di aver sistemato il reparto arretrato. Pro Vercelli e Brescia hanno richiamato i precedenti allenatori esonerati e soprattutto le Rondinelle sono attese ora sul mercato.
Sarà interessante scoprire quanto la sosta, e il relativo richiamo atletico, e il mercato incideranno sulle gerarchie fin qui stabilite, al di là di come sia andata la prima giornata di ritorno. La Serie B è un campionato difficile da leggere e quest’anno lo è ancora di più.
E poi bisogna tener conto del possibile effetto boomerang nell’inserimento di volti nuovi a stagione in corso. Tra equilibri interni che possono diventare precari e il tempo necessario per amalgare gli ultimi arrivati il rischio è di non quagliare e di non raggiungere gli obiettivi. Non c’è una regola aurea su come comportarsi: dipende dalle personalità dei singoli prima ancora che dai valori tecnici.
Come sempre sarà il campo ad essere giudice supremo e di certo in questo girone di ritorno avremo ben poche occasioni per annoiarci.
Dario Ronzulli