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18 Maggio 2025
Foggia Calcio

Inchiesta sui pagamenti in nero. «Il Foggia rischia grosso: possibili penalizzazione e squalifiche»

Inchiesta sui pagamenti in nero. «Il Foggia rischia: possibili penalizzazione e squalifiche»

A sostenerlo è l’avvocato Mattia Grassani, uno dei massimi esperti di diritto sportivo in Italia. E intanto sembra ormai vicina la cessione del 50% della società rossonera al gruppo rappresentato da Raffaello Follieri

Da un lato il campo, con il Foggia che insegue la salvezza in serie B, dall’altro l’evoluzione societaria, con la trattativa per la cessione del 50% del club al gruppo rappresentato da Raffaello Follieri (lunedì scorso la firma del preliminare, closing previsto entro la fine di dicembre). Tra queste, la questione relativa ai problemi giudiziari dell’ex socio Massimo Curci e ai presunti pagamenti in nero. Proprio su quest’ultima vicenda il club rossonero si è espresso attraverso un comunicato ufficiale: «Il Foggia Calcio, avendo appreso da notizie di stampa dell’arresto dell’ex socio, signor Massimo Curci, nel ribadire la propria completa estraneità alle vicende giudiziarie che lo riguardano precisa che lo stesso non riveste alcuna carica all’interno dell’organigramma societario e che la menzione dello stesso quale vicepresidente onorario ha valore meramente simbolico in virtù del ruolo avuto nel passato». Estraneità ribadita anche in una video-intervista al presidente Fares, pubblicata nel tardo pomeriggio di ieri sul sito ufficiale. Ma come funziona la giustizia sportiva in questi casi? A chiarirlo è l’avvocato Mattia Grassani, uno dei massimi esperti di diritto sportivo in Italia.
Quando si mette in moto la macchina della giustizia sportiva?
«È verosimile che la giustizia sportiva si sia già messa in moto, una volta appreso della vicenda dalle notizie pubblicate dalla stampa».

Qualora venissero accertati i fatti riportati in queste ore, dal punto di vista sportivo la società rischierebbe una penalizzazione?
«L’articolo 8, comma 6, del codice di giustizia sportiva stabilisce che “la società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde comunque loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica”. La penalizzazione, dunque, è irrogata in casi di particolare gravità, ritenuti tali per la diffusione del fenomeno, il numero di soggetti coinvolti e l’ammontare delle somme erogate in violazione dei regolamenti federali e dell’Accordo collettivo».

E cosa rischiano calciatori e tecnici?
«L’articolo 8, comma 11, del codice di giustizia sportiva dispone che “i tesserati che pattuiscono con la società o percepiscono comunque dalla stessa compensi, premi o indennità in violazione delle norme federali, sono soggetti alla squalifica di durata non inferiore a un mese”».

Eventuali sanzioni quando verrebbero irrogate?
«È fondamentale comprendere quando sarà chiusa l’indagine, aspetto, questo, strettamente dipendente, a mio avviso, dal momento in cui la Procura della Repubblica competente trasmetterà gli atti alla Procura Federale. I provvedimenti disciplinari sono esecutivi già all’esito del giudizio di primo grado, per cui non si può escludere che il club e i tesserati vengano raggiunti da sanzioni prima della fine della stagione».

Fonte: Carlo Testa – Il Corriere del Mezzogiorno

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