[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]N[/dropcap]ell’ambito del Road Show Sky dedicato al Foggia si è svolta anche la conferenza stampa di Giovanni Stroppa alla vigilia della partita di campionato contro la Cremonese. Sollecitato da Daniele Baroni, telecronista Sky per la «B», il tecnico ha esordito dando un suo giudizio sull’attuale torneo cadetto: “È una «B» molto di qualità, equilibrata e questo ci fa ben sperare. È un campionato con squadre ben strutturate dal punto di vista fisico, con ottimi allenatori, in cui ci si sta un po’ allontanando dalla storica filosofia italiana del primo non prendere gol: un aspetto questo che fa sì che il tifoso si senta più vicino a ciò che vede in campo”.
Stuzzicato sul mercato, il mister rossonero ha sottolineato come “(…) ogni allenatore vorrebbe avere subito una squadra per fare grandi cose, ma ciò che è stato fatto è stato fatto in simbiosi con la dirigenza”. Nota dolente del Foggia 2017/18 i tanti gol subiti: “Lo scorso anno siamo stati il secondo miglior attacco del torneo a una rete dal Matera ed abbiamo avuto la miglior difesa. Posso dire che il mio lavoro non è cambiato rispetto alla passata stagione. È fondamentale l’equilibrio e credo che i gol da noi presi facciano parte di un percorso di crescita. Se gioca Gerbo, ad esempio, non vuol dire che non deve difendere, lui garantisce però alla squadra un palleggio più pungente. Quello che conta è la cattiveria, la determinazione di non voler prendere gol.”
Veniamo alla Cremonese, avversario di domani allo Zaccheria: “È una squadra tra le più difficili perché lavorano bene insieme, hanno pochi difetti, sono strutturati e seguono la filosofia dell’allenatore. Ha giocatori esperti e un attaccante fuori concorso come Paulinho. Se lui non ci sarà (sarà infatti assente come Clayton e Cinelli nda) giocherà un altro, potrebbe essere Brighenti, Mokulu o Scappini, ma non cambia la filosofia e la fisionomia della squadra. Sarà fondamentale per noi non commettere errori nel possesso palla. La Cremonese è forte in fase difensiva, sono applicati, lavorano bene sull’ampiezza del campo, sanno muoversi in fase difensiva. Si dice sempre, ma davvero domani sarà la partita più difficile del campionato, perché loro hanno qualità individuali e collettive. Domani dobbiamo fare la partita perfetta”.
Capitolo squadra: “Agazzi è al 100%, non così Nicastro. Empereur è convocato ma non è al massimo. Anche Rubin è disponibile ma non al 100%, non so a che livello possa essere. Celli è pronto per un’altra maglia da titolare ma lasciatemi il beneficio del dubbio. Sono contento perché non è mai stato in dubbio dal punto di vista tecnico, il ragazzo però non si sentiva pronto ad indossare questa maglia, veniva da altre realtà, da un’altra categoria. Sono felice perché i giovani devono essere consapevoli di poter giocare a Foggia.”
Una battuta finale non può non essere riservata ancora una volta alla tifoseria rossonera dopo l’ennesima “migrazione biblica” a Vercelli: “Non eravamo abituati ai tifosi fuori”, ha affermato Stroppa, “l’anno scorso c’erano spesso divieti, in questa stagione ci sono porte aperte. Non è certo una cosa normale portare tanta gente in trasferta, a Cesena c’era un’atmosfera da serie A. A Vercelli sembrava di giocare in casa, così come a Carpi. Allo Zaccheria avvertiamo la pressione positiva, però dico anche che a volte dobbiamo essere noi a dare entusiasmo e voler schiacciare sul piede dell’acceleratore”.