Una Buona Parola per Tutti… azzurra
Questa settimana la “Buona Parola” del nostro Guido Cavaliere è dedicata alla Nazionale italiana di calcio.
Pensava di essere a Pisa a giocarsi i play-off. Qualcosa di pendente, però, c’era, lo si era visto già nella gara persa in malo modo contro la Spagna. Giocare con una sfrontatezza e con un’incoscienza unica ha condannato la Nazionale di calcio a giocarsi lo spareggio contro la Svezia. Spareggio non giocato all’andata e giocato in maniera sperimentale al ritorno. Sperimentale, perchè in una partita decisiva non si puo’ schierare titolari calciatori che, nell’arco dei due anni, non sono stati mai convocati. Per non parlare di Zaza, non al meglio della condizione e portato lo stesso in rosa.
Pendeva tutto: ciondolavano i calciatori in campo ed, ad un certo punto, si è capito che a pendere sarebbe stato Ventura o, almeno, ce lo auguriamo. Serve un selezionatore e non un allenatore di medio/bassa classifica in un campionato sopravvalutato. Un sergente di ferro capace di tirare fuori aggressività da ragazzini con contratti importanti. Donnarumma, comunque sia non è l’unico colpevole.
Colpevole è anche tutto il sistema calcio che, nell’arco dei dieci anni, non si è saputo rinnovare, non ha investito nel settore giovanile. Tutto questo chiamasi “miopia imprenditoriale”. Da salvare solo De Rossi che, dopo l’autogol dell’andata, ha deciso di non rispondere alla chiamata di mister Ventura autoeliminandosi dalla sfida del ritorno. Riconoscere i propri limiti alla fine paga sempre. HOMBRE VERTICAL.
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