[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]Q[/dropcap]uarantotto ore dopo la sconfitta di Empoli, in sala stampa si è presentato Michele Camporese. Il difensore del Foggia ha esordito parlando proprio del ko in terra toscana: “È stata una partita in cui abbiamo espresso un buon gioco, nel primo tempo tatticamente eravamo messi bene ma abbiamo concluso poco. Nel secondo siamo partiti bene, poi però c’è stato un blackout di 10 minuti e su quello dobbiamo lavorare.
Occorre gestire meglio i momenti di difficoltà e reagire dopo il gol subito non incassandone altri. Abbiamo visto in fondo che in cinque minuti può cambiare tutto: se non avessero fatto il terzo gol e ci avessero dato il rigore saremmo a parlare di un 2-2. Ma con i se e i ma non si va avanti. A Empoli nelle due occasioni in cui abbiamo lavorato male in fase difensiva abbiamo preso i due gol. Perché l’avversario era di livello, così come lo è Caputo che è un attaccante importante per la categoria”.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? “È giusto vedere che c’è del positivo come fa il mister che ha le sue idee, ma è anche vero che la categoria è questa e si trovano maggiori difficoltà rispetto a quelle del campionato vinto in Lega Pro. Nei momenti di difficoltà, è necessario gestire meglio le partite e comunque bisogna anche vedere la classifica. I gol subiti ci sono, è evidente: stiamo lavorando molto in questi giorni sulle palle inattive e continueremo a farlo anche nei prossimi. La nostra è una marcatura a uomo e dunque lavoriamo sull’uomo. Ma io credo che sia tutta una questione di testa. Se si lavora bene non è facile per l’avversario prendere palla”.
Il centrale dei satanelli è poi tornato sui momenti di blackout: “Non è semplice spiegarlo. Succede che a volte quando si subisce gol ci si demoralizza un po’. Vai ad esempio a Empoli, crei, giochi e quando stai premendo prendi il gol. È chiaro che dopo diventa dura. Ma questo non deve rappresentare un alibi. Stiamo lavorando su questi aspetti”.
Uno sguardo al prossimo avversario, il Perugia, di scena allo Zaccheria venerdì sera e reduce da due stop di fila: “È una formazione blasonata, ha elementi di categoria, con individualità eccellenti, ad esempio il nordcoreano Han che ho incontrato con il Benevento in Coppa Italia. La squadra è ben messa in campo. Ma la serie B insegna che si può vincere e perdere con tutti. Chi avrebbe mai detto che la Pro Vercelli sarebbe passata a Perugia. Noi giochiamo in casa e bisogna far valere questo fatto, la spinta del pubblico che è un valore aggiunto. La partita va affrontata con umiltà e consapevolezza che occorre fare bene e che serve fare più punti possibili il prima possibile”.
E a proposito del pubblico, ecco il pensiero di Camporese sulla tifoseria foggiana: “Il tifo qui è una cosa meravigliosa, sembra di giocare sempre in casa, è un valore in più per noi. I tifosi ci tengono e noi crediamo di poter portare a casa la vittoria. In questo momento abbiamo solo difficoltà a ottenere dei risultati”.
Infine una battuta sul suo ambientamento in squadra e città: “Mi trovo molto bene, la società è ottima, mi trovo bene con la famiglia in una città che offre diverse cose. Con la squadra siamo uniti, al momento in difficoltà con i risultati e quindi si vede tutto come un bicchiere mezzo vuoto. Ma sono convinto che faremo molto meglio”.