[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]D[/dropcap]opo Roberto Floriano martedì, oggi è toccato a Giuseppe Loiacono presentarsi in sala stampa per rispondere alle domande dei cronisti. Il difensore barese è tornato titolare e il Foggia ha cominciato a ingranare: “Fa piacere sentire queste considerazioni”, ha esordito il laterale di Stroppa, “ma credo sia un caso; in realtà siamo diventati più squadra, eravamo solo all’inizio e i risultati non arrivavano. Poi piano piano siamo cresciuti e ora ci stiamo incanalando bene”.
Un punto con il Palermo, quattro con Carpi e Brescia: “Siamo soddisfatti. Dopo l’ottima prestazione con il Palermo abbiamo dato continuità con due grandi risultati: un’ottima partita a Carpi, con il Brescia siamo partiti sotto tono ma poi ci siamo sbloccati”.
Anche quest’anno, Giuseppe è partito in panchina per conquistare dopo poche gare la maglia da titolare: “Qualsiasi calciatore vorrebbe partire negli undici”, ha affermato il «6» rossonero, “ma ci sono 20 giocatori ed è difficile. Il mio compito è quello d’impegnarmi e farmi trovare pronto. Il miglioramento della mia condizione rispetto al Palermo, dove i crampi sono arrivati anche per colpa del caldo, è dovuta certamente anche al maggior minutaggio”. Per lui come per tutta la batteria della retroguardia quest’anno ci sono avversari più tosti: “Più si sale e più diventano forti. Fisicamente ma anche tecnicamente sono un passo avanti rispetto alla Lega Pro”.
Una battuta non può non essere dedicata ai tanti gol subiti dai satanelli. Questo il pensiero di Loiacono: “I gol presi li abbiamo analizzati con il mister di settimana in settimana; stiamo però crescendo sia a livello difensivo sia di squadra. Andando avanti miglioreremo ancora. Dove migliorare? Nell’essere cattivi nel difendere la porta. Quando non si riesce a segnare, non si deve prendere gol, così almeno si pareggia. In questa categoria è importante non subire gol”.
Infine, il difensore rossonero ha speso alcune parole per l’interpretazione del suo ruolo, in particolare rispetto alle differenze con il compagno di posizione Gerbo: “Il mio compito è innanzitutto quello di difendere, devo migliorare in fase offensiva. Ho caratteristiche diverse rispetto a quelle di Alberto: lui è più di spinta, io sono più portato a difendere. Comunque bisogna adattarsi a tutto”.