[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]C[/dropcap]onferenza stampa di Giovanni Stroppa alla vigilia del complicato impegno con il Palermo. Nastro riavvolto, ancora Avellino nei primi pensieri del mister: “Mi fanno piacere le parole dei giocatori (che lo avevano sollevato da ogni responsabilità nda), la squadra è unita, ma non mi tolgo dalle responsabilità e come ho già detto: prestazione inguardabile e responsabilità solo mia.
Ne faccio tesoro, poi però l’archivio perché il pensiero va al percorso intrapreso nelle partite precedenti. Il percorso è quello dell’ora di Pescara, in cui c’è stato un grandissimo Foggia padrone del campo, e dell’Entella. Se guardo a quelle prestazioni dico che là mancava poco e la linea era tracciata. Rifarei la scelta del modulo. È sembrata improvvisata ma non lo era. Vi spiegherò tra un mese il perché”.
Comunque la parola d’ordine è riscattarsi: “Se ce ne fosse ulteriore bisogno, ho visto i ragazzi allenarsi ed è stato un piacere per i miei occhi. Lavorano al 100%, ieri ho dovuto anche allentare perché andavano «troppo forte» come intensità. Questo è il sinonimo di risposta, quella risposta che daremo domani. Una risposta da dare prima di tutto a noi stessi, ma mai come ora una risposta da dare anche ai tifosi, visto ciò che hanno fatto a fine gara ad Avellino e visti gli attestati verso i giocatori. Vedo delle situazioni eccezionali verso i giocatori e credo che daremo qualche cosa di più proprio per i tifosi.
C’è delusione ma non la voglia di rompere tutto, c’è la voglia di dare alla squadra, ai giocatori, a tutti noi la possibilità di risollevarci. Questo lo definirei un sinonimo di maturità. È la forza che ti dà energia. Sappiamo gli errori che abbiamo commesso e sappiamo la risposta che dobbiamo dare. Mi auguro che ci sia in partita quanto fatto in settimana, dobbiamo portare in campo qualcosa di più. È fondamentale metterci il cuore, la cattiveria. Per me manca solo questo, perché da questo derivano altre cose che sono mancate. Noi siamo quelli con l’Entella e possiamo essere tali contro chiunque”.
Anche contro una delle corazzate della categoria: il Palermo. “Il Palermo è sicuramente una delle candidate o la candidata a vincere il campionato: l’affronteremo con il massimo rispetto. Ma dobbiamo dare delle risposte e le daremo. Il Palermo ha qualità, sanno che possono essere una grande squadra. In questo momento hanno qualche difetto, ma ci sono giocatori importanti che possono fare bene anche in serie A.
Coronado è un giocatore unico nella categoria. Hanno cambiato allenatore, ma anche l’anno scorso hanno giocato con moduli differenti e comunque i giocatori sono abituati a giocare insieme. Tedino (che Stroppa ha incontrato quando era sulla panchina del Sudtirol nda) è un ottimo allenatore, ha fatto benissimo nel Pordenone. Ha alternato diversi moduli ma i suoi concetti sono precisi. Nel Palermo ancora non si vedono le sue caratteristiche”.
Su formazione e modulo, il tecnico rossonero non si è sbilanciato (“Vedremo domani. Ho Coletti acciaccato ma sarà convocato. Come centrale di sinistra ho provato anche Martinelli e Figliomeni”), su Gerbo – apparso in difficoltà in marcatura al Partenio – ha detto: “Ad Avellino non è stato aiutato nell’uno contro uno. Chiunque avrebbe sofferto. Ha disputato un ottimo inizio di campionato”.
La chiosa è sulla pressione e sull’ambiente atteso contro il Palermo: “Se non si sopporta la pressione non si può giocare al calcio, è troppo facile quando si hanno 10 punti di vantaggio sulla seconda. Ci sono delle risposte da dare, i giocatori hanno qualità tecniche e morali per indossare questa maglia. Ok le pressioni ma divertiamoci anche, non nel senso di essere superficiali ma nella consapevolezza di poter fare bene.
I tifosi, la gente, le curve sono stati vicini alla squadra, l’ho percepito sino dalla fine della partita di Avellino. Domani mi aspetto che saremo tutti insieme, dal primo al novantacinquesimo credo, e non ho motivo di non farlo, che ci siano tutti i presupposti per stare vicini alla squadra. E sarà molto importante stare al 100% con la squadra”.