[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]L'[/dropcap]importanza di chiamarsi Mazzeo. Anzi, l’importanza di essere tatticamente intelligenti come Fabio Mazzeo. Prendo spunto dalla famosa commedia di Oscar Wilde per parlarvi oggi del ruolo fondamentale che riveste il centravanti nel tridente del Foggia Calcio, che non si chiamerà “Earnest” ma poco importa se le sue prestazioni sono sempre queste. Il suo è un apporto prezioso tanto per il numero di gol (15 non sono pochi) quanto per la capacità di aprire spazi e creare situazioni di gioco invitanti per i compagni. Apre gli spazi, offre sponde ai compagni e attacca la porta per concludere a rete. Meglio di così…Andiamo ad analizzare alcune di queste situazioni.
SITUAZIONE 1 – GOL DI MAZZEO

L’azione nasce dalla corsia di destra, dove Chiricò porta palla, accentrandosi, secondo un movimento a lui spesso caro. Mazzeo, con grande intelligenza, si abbassa per offrire lo scambio al compagno e spedirlo in porta con un uno-due. Allo stesso tempo, a sinistra (in alto nella foto), Di Piazza attacca il proprio marcatore, messo male col corpo (non vede ne l’avversario e tanto meno la porta), sorprendendolo alle spalle. Il passaggio sarà indirizzato a lui. La difesa riuscirà comunque a respingere, ma Agazzi recupererà palla e servirà Mazzeo per la rete del vantaggio. Un gran bel gol per esecuzione.
SITUAZIONE 2 – GOL DI DELI (SOVRAPPOSIZIONE E MOVIMENTO DEL TRIDENTE)

L’azione in questo caso è da manuale del calcio applicato sul terreno di gioco. Perfetta per idea, sincronismi ed esecuzione. Molto meno perfetta è la difesa della Paganese, apparsa in balia degli eventi. Chiricò porta palla, mentre alle sue spalle Agnelli (Lettera A) esegue un bel movimento di sovrapposizione, chiamando ed ottenendo il passaggio del compagno. Al contempo in area si sviluppa l’azione principale. Mazzeo, il centravanti (denominato 1), attacca il primo palo. Maza (denominato 2), finge di andare verso la porta e con un contro-movimento taglia verso il portatore di palla, per ricevere lo scarico basso. Deli (denominato 3), da mezzala diligente, segue l’azione e si inserisce attaccando il secondo palo. Proprio lì si evolverà l’azione. Grazie ai giusti sincronismi di cui sopra, Agnelli, una volta giunto sul fondo, ha a sua disposizione tre soluzioni pulite per concludere l’azione: Mazzeo sul primo palo, Maza staccato per lo scarico e Deli sul secondo. Paganese non pervenuta in fase difensiva.

SITUAZIONE 3 – SINCRONISMI OFFENSIVI
Palla gestita da Chiricò che si accentra con il centravanti Mazzeo che gli parte alle spalle per la sovrapposizione. Lo sviluppo dell’azione offre così una nuova opportunità di passaggio al portatore di palla. Nel mentre, evidenziato nel cerchio bianco, Maza (esterno sinistro) attacca lo spazio lasciato dai centrali. Al termine dell’azione lo spagnolo si ritroverà a tu per tu con il portiere ma si farà respingere la conclusione da Liverani.
SITUAZIONE 4 – GOL SUBITO – CATTIVO POSIZIONAMENTO IN FASE DIFENSIVA
L’azione nasce sulla sinistra d’attacco della Paganese, la destra per la difesa del Foggia. Viene creata la superiorità numerica con due uomini degli ospiti (nel cerchio bianco) contro l’unico rossonero (Gerbo, cerchio rosso). Troppo distante la mezzala destra che avrebbe dovuto garantire maggior copertura. Al contempo c’è troppo spazio tra i due centrali Martinelli e Coletti. Si crea una situazione di emergenza in fase difensiva. Martinelli ritarda l’uscita sul portatore di palla, che è bravo nel vedere lo spazio libero e nel colpire con un preciso diagonale nell’angolino basso, per il gol della bandiera nel 3-1 finale. Troppo invitante il cono visivo creato tra il pallone e i due pali della porta (Foto 3). Per la fase difensiva del Foggia errore da matita blu.
SITUAZIONE 5 GOL MAZZEO – AL POSTO GIUSTO NEL MOMENTO GIUSTO
In occasione del secondo gol di Mazzeo, l’attaccante è bravissimo nel seguire l’azione che si sviluppa sulla sinistra con una penetrazione di Vacca. Attacca la difesa, attratta dal pallone e approfitta della diagonale non eseguita correttamente dall’esterno basso, che gli lascia spazio e campo per entrare in area e attaccare il secondo palo con estrema facilità. Depositare il pallone in rete sul rasoterra di Vacca è un gioco da ragazzi. Non è un gioco da ragazzi la capacità di farsi trovare in quel punto in quel preciso momento. Soprattutto libero da marcature.