[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]L[/dropcap]e percussioni magnetiche di Tullio de Piscopo ritmavano “Andamento lento”, come quello imposto al Foggia dalla falcata compassata di Ivan Rajcic il 27 novembre scorso. Lo Zaccheria non gradì e mugugnò, Loiacono e Padovan fecero la doccia in anticipo e la Casertana s’inginocchiò sotto lo spicchio rossoblù di curva Nord per festeggiare l’1-1 ottenuto.

Un girone dopo, di quel “passo” (mezzo falso) non resta nulla: è vero, ci sarà un Piscopo, non “Tullio de” ma Fabio, arbitro della sezione di Imperia che dirigerà Casertana-Foggia, ore 14.30 allo stadio Pinto. Con lui, 4 vittorie e un pari per i falchetti; un successo e due pareggi per i satanelli. Ma i numeri, come spesso ricorda Stroppa, contano poco. Importa di più che tra i padroni di casa mancherà proprio Rajcic (in castigo dopo il rosso con la Juve Stabia) e soprattutto che il Foggia ora vola inarrestabile: 1° posto in classifica, a +6 sul Lecce (con lo scontro diretto a favore), 74 punti in 33 giornate (media di 2.24 a partita), 8 affermazioni di fila, miglior difesa e 2° miglior attacco del torneo.
Dall’altra parte i rossoblù di Tedesco: 8° posto con 45 punti (media 1.36) e un bilancio al Pinto di 6 centri, 7 pari e 3 sconfitte. Dimensioni diverse, obiettivi differenti per due club uniti nel ricordo di un palermitano che ha scritto la storia sia in Capitanata sia all’ombra della Reggia. Stiamo parlando di Pino Caramanno, il coach della promozione in «B» del Foggia di Casillo conquistata a Trapani contro il Palermo, con Peppino Baldassarre che sciorinò l’espressione più celebre della sua vicenda di radiocronista: “Annuntio vobis, gaudium magnum…”, che risuonò in uno Zaccheria stracolmo e impazzito di gioia.
In quella stagione magica, i satanelli infilarono 15 risultati utili di fila, serie che si interruppe proprio a Caserta, città nella quale da lì a qualche mese sarebbe poi approdato il tecnico siciliano. Con i falchetti, Caramanno stabilì il record di successi consecutivi della storia rossoblù, 10, il 9° dei quali ottenuto al De Simone di Siracusa, dove invece – e qui ci rituffiamo nel presente campano – la Casertana ha perso mercoledì scorso nell’ultimo turno di campionato. Un match, quello in terra aretusea, in cui Tedesco ha fatto un po’ di turn over schierando questa squadra:
Un confronto nel quale ha realizzato il suo 1° gol con i falchetti Francesco Giorno che assieme a Giuseppe Carriero rappresentano la nouvelle vague del centrocampo casertano e sono il 1° obiettivo di “Attenti a quei due”. Classe ’93, bustocco (ma con mamma di origine napoletana), Giorno è stato chiamato a giocare al posto di Rajcic, lui che si è definito “un centrocampista duttile”, che dà il meglio di sé come “mezzala destra o sinistra”; lui che dopo la delusione di essere “messo alla porta” dalla squadra della sua città, la Pro Patria, è rinato con la maglia della Vis Pesaro in serie D.
Lombardo (di Desio, Milano) come Francesco, è anche il suo “compare” di mediana Carriero, scartato dall’Inter (non fu ritenuto pronto dal punto di vista fisico), partito dall’Eccellenza, affermatosi con lo Sporting Bellinzago (con cui ha vinto il campionato di serie D) e approdato per la prima tra i Pro alla Casertana, con cui ha già segnato due reti, alla Reggina e alla Virtus Francavilla. Due ragazzi interessanti (su di loro già si sono mossi club di categoria superiore), due giovani che stanno imparando grazie anche ai consigli dei veterani dello spogliatoio.

Tra questi c’è Nicola Ciotola (a riposo a Siracusa), un altro che merita l’attenzione del nostro blog. Uno che ha confidenza con i gol importanti. Come quello – graditissimo alle nostre latitudini – con cui i falchetti hanno liquidato il Lecce al Pinto: era il 4 febbraio e il contemporaneo 3-0 del Foggia al Messina ha regalato la vetta ai rossoneri. Ma l’urlo che ha scritto il romanzo più epico nella carriera del beneventano (cresciuto nelle giovanili del Napoli) è stato quello del 19 giugno 2007, quando una rete al 118° del playoff contro il Monza regalò al Pisa la serie B dopo 13 anni.
Allenatore dei nerazzurri era Piero Braglia con cui poi Ciotola avrebbe trionfato in Lega Pro anche con la maglia della Juve Stabia. Uno specialista in promozioni, dunque, il classe ’84 (esterno nel 4-2-4 del Pisa dell’attuale CT azzurro Ventura) che proverà a stoppare la corsa promozione del Foggia. Un compito davvero arduo per lui e i compagni, perché i rossoneri viaggiano oramai a velocità supersonica, altro che… andamento lento.