Aaron, un rossonero a Londra: “Per Conte sono un amuleto. Sogno l’amichevole Chelsea – Foggia Calcio. E Dan Petrescu…”
Il giornalista Federico Farcomeni, inviato di Tuttosport a Londra, ha regalato a Foggiasport24.com, con grande amicizia e cortesia, l’intervista ad Aaron Rutigliano, foggiano doc ma proprietario di un ristorante a Londra. E se il Chelsea venisse allo Zaccheria?
[dropcap color=”#” bgcolor=”#” sradius=”0″]A[/dropcap]aron Rutigliano è foggiano di origine ma ormai londinese d’adozione. E, come il nome che è un omaggio dei genitori al nome completo di Elvis Presley, la sua vita è molto rock. Dopo aver fallito l’esame di inglese all’Istituto Europeo di Design a Milano infatti, con grande umiltà andò a Londra deciso ad imparare la lingua lavorando per i locali più prestigiosi della città. Poi, nel 2010, l’apertura del ristorante Gola a Fulham Road, a due passi da Stamford Bridge, gli ha permesso di conciliare arte, passione e cibo. Senza mai dimenticare le sue radici in Capitanata. Tanto che domenica scorsa era al Domenico Purificato di Fondi per sostenere i Satanelli.
Aaron, raccontaci questa trasferta…
“Volo diretto Roma-Londra e poi macchina fino a Fondi. Il primo tempo l’ho seguito nella curva del Foggia, dove però era impossibile riuscire a vedere la partita tra bandieroni e fumogeni. Così nel secondo tempo sono uscito dallo stadio e mi sono diretto verso la tribuna. La polizia però non voleva farmi entrare, finché è arrivato il presidente che è un mio grande amico e mi ha messo di fianco a Pio e Amedeo. È stata una festa grandissima e soprattutto sono rimasto stupito della civiltà dei tifosi foggiani che io personalmente non ricordavo così: gente che buttava ordinatamente i bicchieri vuoti della birra negli appositi contenitori, ma soprattutto i furgoni che ho visto arrivare con famiglie e passeggini, oltre alla gente di Fondi che festeggiava con noi. Il calcio è bellissimo per questo”.
Ma è vero che hai aggiornato live anche Ciccio Baiano sull’andamento dell’incontro?
“Assolutamente sì. Eravamo in contatto costante, ma ci sentiamo sempre in ogni caso. Lui qui in Inghilterra è sempre un idolo per i tifosi del Derby County, ma si fa vedere spesso a Londra da me, tanto che andremo insieme alla finale di FA Cup il 27 maggio. A Fondi l’ho anche videochiamato insieme a Pio e Amedeo”.
A proposito di Pio e Amedeo, proprio giovedì sera è andata in onda l’ultima puntata di Emigratis.
“Da me hanno girato un paio di scene. Il mister ha dovuto pagare perché ha perso la scommessa, ma comunque qui sono stati benissimo. Hanno scambiato Chalobah per Cuadrado, ma poi hanno incontrato anche Obiang e Ravanelli”.
Ci sono davvero tantissimi personaggi famosi che vengono regolarmente nel tuo locale…
“Proprio l’altra sera dopo la vittoria del Chelsea contro il Southampton, c’erano anche il procuratore di Kovacic e l’allenatore del Fulham Jokanovic che è una persona eccezionale. Io comunque ho anche un rito particolare: tutti i clienti che vengono da me devono mettersi in posa con la sciarpa rossonera del Foggia. L’unico che non si è voluto fare la foto è stato Zuñiga che, visti i suoi trascorsi napoletani, mi ha detto che la sciarpa non la poteva nemmeno toccare. Inutile dire che ci sono rimasto male, anche perché con quella sciarpa si sono fatti immortalare tanti personaggi importanti che sono miei clienti abituali come Ravanelli, Sabatini e Totti…e lui no. Da allora non si è più presentato!”
Ma Conte viene spesso, no?
“I primi tempi era sempre qui, ma anche adesso continua a farsi vedere regolarmente. Però per quanto riguarda la foto, non posso chiedere al mister di farsi immortalare anche lui con la sciarpa del Foggia. Visti i precedenti, e vista la sua origine leccese, non lo potrei mai fare per una questione di delicatezza, anche se mi ha detto che sarebbe venuto volentieri con me a vedere Foggia-Lecce. Ovviamente condividiamo l’amore per la Puglia e le cose buone della nostra terra. Non basta: quando viene qui, ci mettiamo a vedere tutte le partite, spaziamo dalla Serie A a quelle più impensabili fino alla Serie C australiana. Lui conosce tutti i giocatori, è davvero incredibile!”
Più di qualche organo di informazione italiana ha notato la regolare presenza di una sciarpetta rossonera dietro la panchina di Antonio a Stamford Bridge.
“Per me è una cosa simbolica perché mi ricorda quando andavo allo stadio da piccolo con mio padre. Ora che lui non c’è più, ogni volta che vado allo stadio con la sciarpa del Foggia è come se lui fosse lì con me. Peraltro anche il mister (Conte nda) ci tiene alla mia presenza visto che in quelle 4 che hanno perso quest’anno, io non c’ero. Scaramantico com’è, sta cercando di convincermi in tutti i modi per andare a Liverpool domenica a vedere anche Everton-Chelsea! Quando c’è stata Chelsea-Manchester United di campionato, la società, come da tradizione, invita un paio di ex giocatori che fanno il giro di campo all’intervallo per salutare il pubblico. Quella volta c’era Dan Petrescu. È rimasto di sasso quando ha capito che quella che avevo al collo era sì la sciarpa dei Red Devils, ma di altri satanelli a lui ben noti…”
Stai pensando a qualche piatto speciale per festeggiare la promozione?
“Sto cercando una soluzione perché quando vengono qui i giocatori mi chiedono sempre di stare leggeri e allora per me riesce difficile conciliare tutto. Detto questo, viste le mie conoscenze ai “piani alti” e visto anche che dalla prossima stagione Chelsea e Foggia condivideranno lo sponsor tecnico, sto assillando il mister per convincerlo a giocare un’amichevole tra le due squadre. Sarebbe un sogno!”.
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