Un punto di penalizzazione per responsabilità oggettiva. Questa la sanzione inflitta alla Paganese dal Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, in riferimento all’ultimo filone di calcioscommesse dell’indagine Dirty Soccer 3. A dicembre la Corte Federale D’Appello a sezioni unite aveva accolto il ricorso del Procuratore Federale avverso la declaratoria di irricevibilità dei deferimenti, di fatto riaprendo il procedimento. Nella giornata di oggi sono state rese note le sanzioni. La Paganese è stata punita con la penalizzazione di un punto, mentre all’ex dg azzurrostellato Cosimo D’Eboli è stata inflitta l’inibizione di 3 anni e 6 mesi, più un’ammenda di 60mila euro. Per il dirigente salernitano la Procura Federale aveva chiesto 4 anni di inibizione.
La gara che ha portato al coinvolgimento della Paganese e di D’Eboli in questo filone di Dirty Soccer è Martina-Paganese del dicembre 2014, persa 2-0 dagli azzurrostellati. Secondo quanto si legge nella sentenza del TFN,Ercole Di Nciola, all’epoca ds de L’Aquila, “ha tentato di combinare questa partita attraverso i buoni uffici di D’Eboli Cosimo (Direttore Generale della Paganese 1926) e Favia Adriano (soggetto che ha svolto attività nell’interesse del Martina 1947), colloquiando con i medesimi e chiedendo loro di alterare il risultato della gara attraverso una fitta serie di telefonate che avevano lo scopo, se pure velato attraverso l’adozione di un linguaggio convenzionale e criptico, di agevolare un approccio diretto tra dirigenti e giocatori di entrambi i sodalizi. Le intercettazioni rese dalla Procura Federale documentano appieno ogni circostanza fattuale, per cui la colpevolezza dei soggetti è inequivocabile in relazione alla organizzazione della combine che tuttavia, all’atto pratico, non sortì esito”. Secondo il TFN, la Paganese, che già dopo il deferimento aveva contestato nel merito la sussistenza dei presupposti per l’affermazione della responsabilità oggettiva, non ricorrendo alcun rapporto con D’Eboli, “il vincolo societario tra D’Eboli Cosimo e la Paganese Calcio non è mai stato posto in discussione, per cui anche quest’ultima va sanzionata in ottemperanza all’ art. 7, co. 2, e art. 4, co, 2 CGS” (responsabilità oggettiva, ndr). Il club liguorino sarebbe intenzionato a fare ricorso avverso la decisione del TFN.
Con il -1 in classifica, gli azzurrostellati restano in undicesima posizione ma vengono raggiunti dal Catania a quota 39 punti, pur avendo una partita in meno visto il rinvio del match di ieri a Taranto.
fonte: paganesemania