Due milioni e duecentomila euro circa. Sarebbe questo l’ammontare del debito che, entro giugno, il Calcio Catania dovrà regolare con Boca Juniors e Sporting Lisbona. Il rischio, stando al nuovo regolamento della Fifa, potrebbe essere persino l’esclusione della squadra rossazzurra dal prossimo campionato. La dirigenza del club etneo, che qualche mese fa ha reso noto la vicenda, continua a lavorare per raggiungere un accordo con i due club. Non manca l’ottimismo ma finora, tuttavia, non sono stati comunicati concreti passi avanti sulla questione.
Stando al più recente bilancio presentato dal Catania, al 30 giugno 2015, il club dichiarava debiti per 800mila euro verso gli argentini del Boca Juniors e1,4milioni di euro verso i portoghesi dello Sporting Lisbona. Il denaro dovuto sarebbe relativo agli acquisti di Gino Peruzzi e Gonzalo Escalante per quel che riguarda il club argentino; di Fabian Rinaudo per quel che riguarda il club portoghese. Tre operazioni condotte nelle due stagioni in cui AntoninoPulvirenti aveva delegato a Pablo Cosentino la responsabilità di gestire il club. «Pagare, è certo, dobbiamo pagare», ha più volte ripetuto Pietro Lo Monaco in riferimento alla vicenda, che va risolta entro il prossimo giugno per non incorrere in problemi simili o peggiori di quelli causati, l’estate scorsa, dalcaso Castro.
L’amministratore delegato del Calcio Catania è impegnato a trovare una mediazione, che permetta di onorare il debito in tempi e modi compatibili con le difficoltà economiche che il club siciliano si trova a fronteggiare giornalmente. La trattativa meno agevole pare quella con lo Sporting Lisbona. I portoghesi vantavano il diritto a una percentuale sulla cessione di Rinaudo. E pare che la scorsa estate non ci siano rimasti per nulla bene nell’apprendere che il calciatore, in ragione del prestito gratuito accordato dal Catania al Gimnasia La Plata, potrà invece svincolarsi a fine stagione senza che nè a loro nè al Catania arrivi un solo euro. Una clausola che tuttavia era prevista tra le righe del contratto di trasferimento del mediano in rossazzurro.
«Bisogna discutere con lo Sporting Lisbona per portarli a una transazione che ci dia modo di pagare», aveva detto Lo Monaco l’ultima volta che era stato chiamato a fare, con la stampa, il punto della situazione. Su questa strada non sono stati comunicati passi avanti, da allora. Pare che da un mese circa le parti stiano dialogando in modo costruttivo, ma nell’immediato futuro, l’addì sostiene di non avere in agenda alcun incontro con la dirigenza portoghese. Più facile sembra l’accordo col Boca, che sarebbe già stato avviato. «Contiamo di potere arrivare a una transazione ottima», diceva tempo addietro Lo Monaco. Intesa che, probabilmente, sarà facilitata in virtù dei buoni rapporti stretti nel tempo coi sudamericani, dai quali il Catania prelevò calciatori come Pablo Ledesma e Matias Silvestre.
Tra i debiti con altre squadre, lasciati in eredità dalla gestione Cosentino, nel già citato bilancio figurano 275mila euro da dare al Wisla Cracovia (acquisto Chrapek, ndr), i 510mila da dare al Racing Club de Avellaneda per il caso Castro, gli 1.2 milioni di euro da dare al Nacional Montevideo per Rolin (acquistato sotto la gestione Gasparin, ndr). Tre pendenze che l’addì del Calcio Catania ha dichiarato di avere assestato con altrettanti accordi. C’è anche un altro debito, contratto sotto la gestione Cosentino, che spunta nell’ultimo bilancio: 525mila euro da corrispondere al Velez per l’argentino Freire. Ammontare che l’addì sostiene non essere più presente tra le pendenze del bilancio.
fonte: mondocatania