Lotito lo cederà solo per una proposta indecente, ma nella folta lista di corteggiatori di Alfredo Donnarumma ci sarà qualcuno disposto a prelevarlo in fuoriserie e non con una semplice utilitaria? Il modus operandi lotitiano è arcinoto: fissato il prezzo d’un calciatore, non si deroga. Nella fattispecie, la valutazione di Alfredino da Torre Annunziata è di poco inferiore ai due milioni di euro. Anche superiore a quella fatta la scorsa estate, quando Donnarumma fu, come oggi, al centro delle attenzioni del mercato. Ed ora come allora l’offerta più concreta resta quella del Foggia, pronto a mettere sul piatto 500mila euro cash più il cartellino dello spagnolo Martì Riverola, elemento la cui adattabilità in cadetteria resta tutta da verificare. Il Bari s’è defilato dalla corsa e punta Floccari e Ciano. Lo stesso Pisa, società con cui l’agente Mario Giuffredi ha un canale privilegiato, è rimasto spaventato dalla quotazione ed ha messo nel mirino Masucci dell’Entella e De Luca, in uscita dai galletti. Avellino, Cesena e Spezia stimano da sempre il calciatore, ma non hanno la liquidità necessaria per metterlo a disposizione dei rispettivi allenatori. Spunta anche il Latina, società che può disporre di rinnovata linfa economica dopo il recente cambio di proprietà. Il tecnico pontino Vivarini è il mentore di Donnarumma fin dai tempi del Teramo, quando l’attaccante granata faceva coppia fissa con Gianluca Lapadula. La situazione non cambia: “pagare moneta, vedere cammello”. Le redini, per ora, restano ben salde tra le mani granata.
fonte: mauro mazzarella – solosalerno
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