“Mi reputo un professionista e non era più possibile continuare a farlo in terza serie. In B e Lega Pro non si guadagnano grosse cifre e quando per mesi non ricevi lo stipendio le difficoltà quotidiane delle famiglie sono reali. Tolte le 7-8 big che puntano a vincere, in Lega Pro il livello tecnico si è abbassato molto. Ormai non c’è differenza con la D nè dal punto di vista economico nè di competitività. Non si sceglie più un giocatore perché è forte e ha determinate qualità, ma per altri motivi: gente che viene con lo sponsor per essere ingaggiata, oppure presa perché qualcuno deve un favore a qualcun altro. Si va avanti per raccomandazioni e non per capacità. Non c’è piú meritocrazia”. Così Andrea Cristiano, centrocampista classe ’84 ex tra le altre di Albinoleffe, Ascoli e Varese, nell’ultima stagione alla Lupa Roma, ha commentato aGazzamercato.it la situazione della terza serie italiana.
fonte: sebastian donzella-tuttolegapro