La nuova stagione di Lega Pro è partita, tra soliti problemi e tante innovazioni. TuttoLegaPro.com ha intervistato in esclusiva l’avvocato Federica Ferrari, socia co-fondatrice dello studio DCF Sport Legal, per comprendere al meglio alcune dinamiche interne alla terza serie.
Anche quest’anno le classifiche sono state macchiate da punti di penalità, seppur per violazioni risalenti alla passata stagione. Pensa che è di nuovo alto il rischio che promozioni e retrocessioni possano essere decise a tavolino dalle penalizzazioni?
“È certamente difficile fare previsioni sulla stagione sportiva in corso e sapere anticipatamente quale sarà il comportamento tenuto dai club. È chiaro che se tutte le società saranno regolari nei pagamenti e non ci saranno ritardi, non ci saranno neppure penalizzazioni destinate ad incidere sulle classifiche”.
Il Catania, che ha subito sei punti di penalizzazione dalla FIFA per un debito non pagato a un club argentino, pare stia per presentare ricorso, volendo dimostrare di aver transato il debito poco prima della scadenza. Non rischiamo nuovamente di vivere un caso Novara?
“il caso Novara, che è stato seguito dal nostro studio, è diverso da quello del Catania. Nel caso Novara si è trattato di un problema interpretativo delle norme federali che, secondo la nostra difesa, dovevano essere “adeguate” e calate nel contesto statale perché le norme tributarie che regolano il pagamento delle tasse e dei tributi hanno una fonte legislativa diversa da quella sportiva e di ciò si doveva tenere conto. Nel caso Catania la controversia si sposta a livello internazionale e sul punto deciderà il TAS”.
Un altro agosto di passione, con squadre come AlbinoLeffe e Paganese ammesse in extremis. Non pensa che le tempistiche siano state ancora una volta troppo lunghe?
“I tempi della giustizia sono dettati dall’attuale sistema normativo. Poiché le domande di iscrizione ai campionati vengono depositate a fine giugno un eventuale contenzioso è destinato a protrarsi per qualche mese ed a concludersi solo a fine agosto-inizio settembre. Se poi il club, dopo una pronuncia negativa ottenuta in sede sportiva, decide di rivolgersi al TAR (come è accaduto per la Paganese) i tempi si allungano ulteriormente. Ma si deve riconoscere che i tempi di svolgimento dei processi sono, in ambito sportivo, piuttosto contenuti solo che, in tema di iscrizione ai campionati, si scontrano con l’esigenza, avvertita da tutti, di concludere ogni controversia in tempo utile per la formazione dei calendari”.
fonte: sebastian donzella-tuttolegapro