Emanuele Calaiò blocca il mercato dello Spezia. Che studia strategie, sotterfugi. Perchè, come è noto, i liguri dovrebbero corrispondere una – lauta – buonuscita al calciatore, ma per il momento da quell’orecchio il diesse Fusco e la proprietà non ci sentono. O, almeno, fanno finta. Ma il braccio di ferro non potrà andare avanti in eterno, soprattutto perchè in fin dei conti a farne le spese potrebbe essere lo Spezia stesso: i bianconeri hanno bisogno di liquidità per sbloccare alcune situazioni e dovranno per forza cedere gente dall’ingaggio pesante come Calaiò. Anche la questione rinnovi (con Iemmello in attesa, ndr), ad esempio, è stata accantonata per i motivi di cui sopra. Dunque, tutto ciò va a confermare quanto già detto sinora, ovvero che la situazione potrebbe e dovrebbe sbloccarsi a stretto giro. Dalla prossima settimana ogni giorno potrebbe essere quello giusto per Emanuele Calaiò. E non solo per il “sì”, ma anche per dirsi addio definitivamente. Perchè da un paio di giorni le parti non si aggiornano ed il Parma spinge. E forte. Se accettasse l’offerta formulata da Calaiò (300mila per due anni, più 50mila in caso di promozione, ndr) l’arciere non potrebbe rifiutare. Un biennale, a queste cifre e all’età di Calaiò, non lo si può rifiutare assolutamente. E così la Salernitana, come il Bari, resta momentaneamente ferma.
fonte: antonio pergola-solosalerno
