Il Catanzaro ha raggiunto la salvezza in Lega Pro solo all’ultima giornata, l’obiettivo poteva essere ottenuto prima, ma alla fine tutto è bene ciò che finisce bene, così come ha detto l’allenatore Alessandro Erra in conferenza stampa dopo la partita finale vinta col Melfi. Intervistato anche dai colleghi di TMW Radio oggi, il tecnico di Coperchia ha commentato quello che dovrà essere il futuro di questo Catanzaro, che sarà stabilito dalla proprietà nel momento in cui avrà eventualmente convocato Erra, il quale ha ancora un contratto in essere fino al giugno 2018.
“Per il Catanzaro è stato un campionato sofferto. Ero arrivato praticamente a fine ottobre, già due settimane prima dell’ultima giornata, contro il Monopoli, potevamo raggiungere la salvezza, e ci era andata male. Non è stato semplice, ma è un traguardo che abbiamo raggiunto meritatamente. Quando sono subentrato, sicuramente ho trovato una squadra abituata a praticare un’idea di calcio diversa, giocavano col 3-5-2, ci siamo adattati, e io ho cercato di ottenere il meglio in una situazione ambientale non facile perché all’epoca c’era contestazione nei confronti della società. Allenare a Catanzaro non è semplice, perché la pressione dei tifosi si fa sentire, parliamo comunque di una realtà che ha un vissuto importante alle spalle. Non è semplice quando la tifoseria vede che le cose non vanno in un certo modo”. Il tecnico ha inoltre spiegato il senso delle sue dichiarazioni a fine gara: “Si era cercato di correggere la squadra a gennaio, secondo le mie idee, è stato fatto questo solo in parte, visto che eravamo comunque in una situazione di difficoltà. Si potevano fare cose diverse, è andata bene, è stato scampato il pericolo, quindi l’obiettivo prefissato è arrivato. Volevo intendere solo quello, la squadra era stata costruita secondo un criterio di calcio e io stavo giocando in un altro modo, quindi ho chiesto di correggere la squadra secondo le mie idee del calcio. Le dinamiche di mercato non sono semplici, soprattutto a gennaio, perché ci sono tanti fattori da tenere in considerazione, ma l’importante è aver raggiunto l’obiettivo. Il mio futuro?
Aspetto di incontrarmi con il presidente, ma mi sembra che la linea comune sia quella di essere ambiziosi. Quando firmai il contratto, il presidente mi disse che avrebbe voluto far partire un progetto ambizioso, quindi ho accettato subito. Sono convinto che nel momento in cui si partirà con la costruzione della squadra si agirà in questo senso, quindi ragionare secondo un discorso ambizioso, la società ha l’opportunità di coltivarlo e Catanzaro ha una tifoseria straordinaria”. Poi un plauso al Crotone: “Il suo successo è frutto di programmazione, concretezza, competenza, idee chiare. Il segreto è la lungimiranza, là dove non si può arrivare con i soldi ci si arriva con le idee, quindi rivolgo un plauso al Crotone che ha raggiunto un obiettivo impensabile alla vigilia del campionato”.
fonte: Luca Esposito-Tuttolegapro