Parla l’ex Foggia Calcio Moreno Grilli, protagonista della promozione in Serie A del 1975-1976. «Utilizzo le foto dello Zaccheria per stimolare i ragazzi della mia scuola calcio»
[dropcap color=”#888″ type=”square”]I[/dropcap]l suo nome è scritto tra gli eroi che quarant’anni fa conquistarono una strepitosa promozione in Serie A con il Foggia. All’epoca era poco più di una promessa del calcio nostrano, un ragazzo dai capelli biondi e dalla corsa infaticabile, portato alla ribalta da Roberto Balestri (sostituto dell’esonerato Cesare Maldini), che lo aveva allenato nelle giovanili rossonere. Ma in breve tempo Moreno Grilli ha saputo ritagliarsi un posto importante in quella squadra, entrando in una delle azioni più importanti di quella stagione: il gol di Pirazzini all’88° minuto di Foggia – Pescara. Con i rossoneri in dieci, alla disperata ricerca del vantaggio per continuare a sperare nella promozione, Grilli batte un calcio angolo e il capitano svetta di testa per infilare l’angolino della porta di Piloni. Sugli spalti il diluvio, non solo pioggia, anche ombrelli e cappelli, che saltano in aria per la gioia di migliaia di tifosi.
Oggi Moreno Grilli è il responsabile di una scuola calcio a Roma e miete successi con i suoi ragazzi sui campi di tutta Italia. Tuttavia, non appena può si connette con il mondo rossonero per aggiornarsi sui risultati di quella che è rimasta la sua squadra del cuore. La redazione di http://www.Foggiasport24.com lo ha contattato per sentire il suo parere sulla volata verso la B. «Il Foggia? Utilizzo le foto dello Zaccheria per stimolare i miei ragazzi. Spesso grazie a Facebook vengo taggato in alcune foto di quando ero calciatore. Tutti rimangono allibiti nel vedere quanta gente affollava lo Zaccheria. “Ma è possibile che c’erano tutte quelle persone?”, mi chiedono i giovani calciatori. Io sono costretto a spiegare loro cos’è il calcio a Foggia e mostro le foto di oggi con migliaia di persone presenti in Lega Pro. Uso quelle foto per spronarli, voglio che ambiscano a diventare un giorno calciatori in città come questa, dove si vive per il pallone».
Come contro l’Akragas con 12.050 paganti ad affollare il glorioso Pino Zaccheria. «Questi numeri sono la prova che la società sta operando bene. E se continua così sono destinati anche a salire… di molto. Conosco molto bene Foggia… ». Un entusiasmo rinato grazie ai risultati e al gioco della squadra di De Zerbi, sul quale Grilli esprime parole dolci come cucchiaini di miele: «Leggo da più parti commenti di esperti ed ho visto qualche partita. Veder giocare il Foggia è divertente. Pratica un bel calcio e la squadra è ben attrezzata. Peccato per quel calo nel momento più importante della stagione. Un momento di appannamento messo definitivamente alle spalle ma che ha causato un po’ di distacco dal vertice. Adesso i rossoneri hanno assunto una consapevolezza diversa, rafforzata dalla vittoria della Coppa Italia Lega Pro. Da qui alla fine non sono esclusi colpi di scena».
Tre partite prima del gong. Poi, la festa per la prima classificata e i play off per le altre big. Grilli ha una sua teoria: «Il Foggia deve pensare solo a vincere le prossime tre partite. Se ci riuscirà potrà sperare nei passi falsi delle altre… e nel calcio non bisogna dari mai niente per scontato. Puntare alle tre vittorie è fondamentale, anche nel caso in cui il Benevento non perda colpi. Significherebbe ottenere il secondo posto, utile a giocare in casa la prima partita dei play off (a eliminazione diretta nda) e il ritorno delle eventuali semifinale e finale. Un vantaggio non da poco se ti puoi permettere 14.000 persone allo Zaccheria. Vincere diventerebbe difficile per chiunque. Poi la squadra è forte, può farcela. Auguro a questi calciatori e alla gente di poter rivivere le emozioni del 1975-1976».
