20 Gennaio 2025
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BASKET. Diamond, to be continued … Nardò out (67-71): le pagelle

Nardò, 14 aprile 2016. Signori, giù il cappello. Una strepitosa e incommensurabile Diamond asfalta a “domicilio” la supercorazzata Nardò ed approda alla finalissima della Final Eight del Campionato di Serie C “Silver” che si disputerà sabato 16 a Cerignola, ore 18.30, contro l’Udas, vittoriosa ai danni del Sunshine Vieste. Non bastano parole ed aggettivi per definire la mission impossible che i ragazzi di coach Vigilante sono stati in grado di mettere a segno. I nostri impavidi eroi hanno davvero buttato il cuore oltre l’ostacolo e senza alcun timore di sorta, hanno bissato la prestazione fornita solo due giorni prima al Pala Scaloria ed hanno concesso il bis. Sicuramente in quel di Nardò il quoziente difficoltà era molto ma molto più elevato, vuoi per la consistenza tecnica e numerica degli avversari, vuoi per l’ottima cornice di pubblico che ha “arredato” il Pala Andrea Pasca. Una vera bolgia. Ma i nostri eroi non hanno avuto il minimo timore. Non si sono mai lasciati distrarre da qualsiasi evento. Hanno badato esclusivamente a “giocare”. A mantenere alta la concentrazione e a lottare come leoni su ogni pallone. D’altra parte era l’unico modo per superare la squadra sulla carta più forte, la più titolata. Quella che ha mantenuto la vetta della classifica fino in fondo. Ma che, due su tre, ha dovuto arrendersi agli avversari che, probabilmente, hanno dato più filo da torcere. Per chi ha assistito alla gara, soprattutto dal vivo, non sarà difficile ricordare quella che è stata la partita “perfetta”, tra le più esaltanti del torneo e sicuramente la più importante. I ragazzi hanno dimostrato di avere attaccamento alla maglia e ai colori sociali. La qualificazione alla seconda fase è il “regalo” più bello che potessero fare alla Dirigenza per l’impegno e i notevoli sacrifici ai quali si sottopongono quotidianamente. E, nel “capolavoro” di Nardò tutti, sono stati importantissimi per il raggiungimento dell’importante traguardo. In ogni caso niente è stato ancora fatto. Sicuramente la Diamond è lì tra le “grandi” della Silver e non si tirerà indietro. Proverà, comunque, a centrare un altro obiettivo. A questo gruppo, nulla è precluso. La B potrebbe essere alla sua portata. Vedremo. Intanto i dieci magnifici ed indomabili “LEONI” vanno elogiati per il carattere, l’impegno, il sacrificio e la dedizione. E, insieme a loro il “domatore”, Cristian Vigilante. Il coach ha tatticamente preparato a puntino il match e caricato a dovere i ragazzi. Match che ha messo in luce, in ogni momento difficile, l’esaltazione delle individualità, una sorta di magic moment, capace di fungere da traino per i compagni. L’assenza di Bjelic tra i padroni di casa ha rappresentato un punto a favore del Foggia ma il rientro di Bartolucci e il peso specifico complessivo del Nardò non ne hanno scalfito il valore. La Diamond ha fatto capire le proprie intenzioni sin dal salto a due. Con un pressing alto e un’attenta difesa, hanno costretto i tiratori ospiti a sbagliare moltissimo. Lo 0-6 iniziale ha impressionato per l’intensità nelle azioni e la precisione al tiro di uno strepitoso Luca Vigilante (11 p. complessivi e tutti nel primo quarto) che ha realizzato il possibile e l’impossibile è stato determinante nell’aggiudicazione del primo parziale (17-22), “scivolato” poi sul piano di un sostanziale equilibrio. Nel secondo parziale si sono registrati diversi errori da ambo le parti. Gli ospiti hanno sapientemente badato a controllare il match, riuscendo anche a raggiungere, per due volte, il massimo vantaggio (+9, 31-21; 33-24). Il Nardò, sospinto dal rumoroso pubblico, ha tentato di rispondere colpo su colpo ma, il rientro negli spogliatoi per il riposo, li ha visti ancor soccombenti (30-38). I 10’ di pausa sono sicuramente serviti a Coach Di Pasquale per riordinare le idee ed organizzare al meglio la squadra per il proseguimento della battaglia. In effetti il Nardò è tornato sul parquet con tutt’altro piglio agonistico. Aggressivo e determinato. Con le buone e con le cattive ha imposto, di “forza” il proprio gioco. Provenzano, Colella e Bartolucci dalla lunga distanza e le incursioni di Monier hanno “suonato” la riscossa, consentendo la rimonta. A -3’15” Provenzano ha piazzato la seconda “bomba” personale e il sorpasso è diventato realtà. Il clima di euforia nel Pala Andrea è diventato ancor più incandescente e il terzo periodo s’è concluso a favore del Nardò (50-46) mettendo in luce il primo ed unico momento di difficoltà della Diamond e facendo prevedere gli ultimi 10’ da evitare ai deboli di cuore. E così è stato. Dopo un’iniziale tiro libero di Brantley, il Nardò, approfittando di un intenzionale fischiato a Ferramosca e di un “tecnico” a coach Vigilante, ha messo il turbo e, col +10 maturato (57-47), ha illuso il pubblico di avere ormai la gara in pugno. Sbagliando e non facendo i conti con i “LEONI” di Capitanata. Strette le maglie in difesa, ci hanno pensato i due americani Evans e Brantley con due missili a testa dalla linea dei 6,75, intervallati dal tiro dalla lunetta di Antonio Padalino, a riaccendere le speranze, mai sopite, di poter mettere a segno il colpo grosso (61-62). Provenzano, precisissimo dalla lunetta, ha ancora illuso, ma un gasatissimo Cicivè, “pescato” ben tre volte sotto canestro, ha messo a segno i punti decisivi. Quelli che hanno definitivamente steso il “Toro” (67-71). E fatto calare il gelo sull’ormai ammutolito pubblico di casa. La Diamond vola in finale con l’Udas Cerignola e, soprattutto, guarda alla seconda fase con ottimismo.

Nuova Pallacanestro Nardò – Diamond Foggia 67 – 71 (17-22; 30-38; 50-46)

Nuova Pallacanestro Nardò: M. Colella 5 (1/3 da 3; 1/6 da 2); M. Dell’Anna; S. Provenzano 16 (3/10 da 3; 1/4 da 2; 5/6 t.l.); A. Manca 2 (1/3 da 2); D. Dell’Anna 4 (2/4 da 2); R. Monier 16 (0/1 da 3; 6/10 da 2; 4/4 t.l.); A. Chirico 9 (1/2 da 3; 1/7 da 2; 4/5 t.l.); F. Durini 2 (0/2 da 3; 2/2 t.l.); Bartolucci 11 (2/7 da 3; 1/4 da 2; 3/3 t.l.); G. Ferilli 2 (1/2 da 2). Coach: A. Di Pasquale.

Diamond Foggia: L. Vigilante 11 (1/2 da 3; 4/6 da 2; 0/2 t.l.); S. Brantley 14 (3/7 da 3; 2/5 da 2; 1/1 t.l.); A. Padalino 2 (0/2 da 3; 0/3 da 2; 2/4 t.l.); N. Padalino 4 (2/4 da 2); B. Papa n.e; V. Vernò n.e.; A. Ferramosca; B. Evans 23 (4/6 da 3; 5/7 da 2; 1/1 t.l.); P. Cicivè 15 (7/15 da 2; 1/3 t.l.); M. Dell’Aquila 2 (0/5 da 3; 1/4 da 2). Coach: C. Vigilante.

Arbitri: Donato Davide Nonna di Casamassima e Claudio Campanella di Santeramo in Colle.

Note: spettatori 1.000 circa. 5 falli: Padalino Nicola. Tecnico a Dell’Anna D. e alla panchina del Foggia 4°q..

Luca VIGILANTE: 10 La prestazione nel primo quarto è da favola. Tiene testa da solo al Nardò. Poi si dedica alla difesa. Con risultati eccellenti. Essenziale.

Sherrard BRANTLEY: 10 Insieme ad Evans e Cicivè viene fuori nel momento più difficile della gara. E’ tra le liete sorpresa della Diamond. Mitragliatore scelto.

Antonio PADALINO: 10 Quando coach Vigilante lo chiama in causa si fa trovare pronto e dà il suo contributo. Prezioso.

Nicola PADALINO: 10 E’ il Gladiatore, il Capitano dei dieci indomabili LEONI. L’uomo playoff. Gioca nonostante una frattura da stress. Cosa dire di più ? Unico.

Bryan PAPA: 10 L’anima della Diamond: svolge tutti i ruoli. Presidente, d.s., giocatore in modo eccellente. Encomiabile.

Vittorio VERNO’: 10 E’ l’under onnipresente. Non manca mai. Esempio di dedizione ed attaccamento. Ma utile quando gli si chiede una mano. Esemplare.

Antonio FERRAMOSCA: 10 Non ha molto spazio ma esegue con dedizione le istruzioni dettate dal coach. Pratico.

Brandon EVANS: 10 Con Brantley forma una delle coppie di stranieri migliori del campionato. Decide quando e come risolvere le gare. Devastante.

Patrisio CICIVE’: 10 Il suo lavoro spesso non si vede ma i punti realizzati a Nardò sono essenziali per la vittoria. Decisivo.

Marco Dell’Aquila: 10 Le sfide difficili lo esaltano e lui da il meglio di se. Rendendo difficile la vita agli avversari . Lottatore.

Coach Cristian Vigilante: 10 I risultati delle ultime due stagioni dicono che è uno tra i migliori coach del campionato. C’è da chiedere di più ? Confermato.

A cura Ufficio Stampa e Comunicazione

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