9.4 C
Foggia
28 Marzo 2025
Foggia Calcio

Angelo: “Che emozione sentire lo stadio gridare il mio nome. Ora non dobbiamo sbagliare più”

Le dichiarazioni di Angelo nel dopo-partita:

LA PARTITA – “Oggi è stata la mia prima doppietta in carriera.
L’emozione più grande è stata sentire lo stadio che gridava il mio nome. Dedico il gol ai miei figli, Rafael e Angelo Junior.
Il rigore non ho voluto tirarlo io perché ognuno deve rispettare il suo ruolo: i nostri rigoristi sono Sarno e Agnelli, dunque doveva tirarlo uno di loro.
Il gol della Lupa ci ha messo in difficoltà, non ci voleva, ma nel secondo tempo abbiamo scacciato i fantasmi, dimostrando – in 10 contro 11 – di avere anche la forma fisica.
Conoscevo già il mister della Lupa Palazzi, abbiamo lavorato insieme a Siena. E’ stata una settimana talmente piena di tensione che non sapevo nemmeno fosse lui l’allenatore, l’ho visto in campo e l’ho salutato lì”.

LA TENSIONE – “Dopo la partita di Lecce c’è stata una settimana di tensione, c’è stato il confronto con le curve, l’allenatore è stato a rischio. Questa vittoria, quindi, ci voleva”.

IL CAMPIONATO – “Con così tante squadre in pochi punti bisogna cercare di non sbagliare più, non mi piace parlare di fortuna ma serve anche quella, così come speriamo che gli arbitri facciano sempre le scelte giuste.
Il prossimo turno abbiamo un derby, ma ci sono cose più importanti del derby, i 3 punti contano soprattutto in ottica promozione, l’obiettivo è la serie B”.

CALCIO, DIVERTIMENTO E FOGGIA – “Io sono qui non semplicemente per i soldi. L’anno scorso è stato un anno brutto e non divertente per me.
Quando ho parlato con De Zerbi l’anno scorso, lui mi ha promesso di fare un calcio divertente e di farmi tornare il sorriso. Per quello sono qui a Foggia e non mi pento della scelta, lo dico oggi ma l’avrei detto anche dopo le partite a Lecce o Siena.
A Lecce mi sono trovato benissimo nella mia carriera, ho tanti amici lì. A Foggia vivo da 6 mesi ma già la città mi è entrata nel cuore, mi piace la gente, vedo persone che – fra tante difficoltà – non mollano mai”.

IL RAPPORTO CON DE ZERBI – “Dovevamo dare un segnale importante anche per il mister. La reazione avremmo già dovuto averla dopo il Lecce, abbiamo quindi già sbagliato a Siena.
La squadra è una sua creatura, lui ha dimostrato ad alcuni giocatori che potevano fare molto di più e molto meglio di quanto avevano fatto fino ad allora in carriera.
Il Foggia è una sua creatura, purtroppo nel calcio non si possono mandare via 24 giocatori e si pensa sempre all’allenatore, ma non sarebbe stato giusto.”

Potrebbero interessarti:

Foggia calcio, Stroppa: “Abbiamo sbagliato troppo ma occorre fare i complimenti all’Empoli”

Gianpaolo Limardi

Quattro rossoneri nella Nazionale Under 18

La Redazione

Grande successo per il libro “Stroppa, dalla diffidenza alla differenza” di Giovanni Vigilante e Alberto Mangano

Gianpaolo Limardi